Immunità Attiva Artificiale
I vaccini sono lo strumento con cui si cerca di mimare le corrispondenti risposte immunitarie attive naturali verso gli agenti infettanti.
Le risposte immunitarie naturali sono poco tempestive poiché non impediscono lo sviluppo di una malattia infettiva,efficienti poiché consentono in molti casi una guarigione spontanea anche in assenza di interventi terapeutici specifici,durature poiché lasciano, mediante lo sviluppo di una memoria immunologica, una stato di protezione specifica ed indeterminata contro le reinfezioni.
Cenni storici
Anno ufficiale di nascita dei vaccini è il 1798 quando un medico inglese di nome Edward Jenner
pubblicò i risultati di uno studio ventennale sulla protezione dal vaiolo umano indotta dalla
inoculazione intradermica del virus del vaiolo bovino , infatti i mungitori di vacche ( da qui il termine vaccino coniato da Pasteur) una volta infettatisi con il vaiolo bovino risultavano poi protetti, in corso di epidemie, verso il vaiolo umano
Nel 1881 e nel 1885 Pasteur mette a punto il vaccino anticarbonchio e quello antirabbia
Nel 1923 Ramon ottiene le anatossine (prodotti detossificati delle esotossine batteriche) con le quali allestisce il vaccino antidifterico ed antitetanico
Alla fine degli anni ’50 Salk (virus inattivati) e Sabin (virus vivi attenuati) mettono a punto il
vaccino antipoliomielite.
Caratteristiche del vaccino
Efficacia
Si misura in termini di protezione dall’infezione e/o dalla malattia
Innocuità
Si misura valutando la infettività residua e gli effetti immunopatologici
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