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Valori del sangue

Emoglobina
Valori normali: maschi 13.5 - 16 g/dl. Femmine 12.5 – 15g/dl
L’emoglobina, contenuta nei globuli rossi, è una proteina essenziale per il trasporto dell’ossigeno ai tessuti. L’emoglobina capta l’ossigeno durante il passaggio del globulo rosso nei polmoni e lo rilascia a livello degli organi.
La carenza di emoglobina è detta anemia. L’anemia può essere provocata da: perdite acute o croniche di sangue; ridotta produzione di globuli rossi per carenze di ferro, rame, cobalto, vitamina B12, acido folico o per insufficienza midollare; eccessiva distruzione per anemie autoimmuni, valvulopatie cardiache, ecc.; anomalie dell’emoglobina (talassemia, anemia falciforme), malattie renali, epatopatie, morbo celiaco, malatie della tiroide, malattie croniche, neoplasie. Il tasso di emoglobina è altresì ridotto nella gravidanza.
L’aumento di emoglobina è invece detto policitemia. La policitemia può essere ad insorgenza spontanea oppure essere secondaria a malattie cardiache o polmonari, a situazioni particolari (soggiorno in alta quota), stimolazione di sostanze chimiche o di farmaci.

Ematocrito
Valori normali: maschi 40 - 50%. Femmine 36 - 47%
L’ematocrito definisce il rapporto fra parte cellulare (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) e parte liquida (plasma) del sangue.
L’ematocrito è basso nelle anemie ed in tutte quelle condizioni in cui c’è una riduzione dei globuli rossi.
L’ematocrito è elevato nella policitemia vera e/o nella disidratazione.

Emocromo completo
E’ un insieme di parametri tendenti a valutare la parte cellulare del sangue e comprende:
- il conteggio dei globuli bianchi WBC (numero dei globuli bianchi)
- i rapporti percentuali fra i vari tipi di leucociti, (granulociti neutrofili NEU, eosinofili EOS e basofili BAS linfociti LYN e monociti MON)
- il conteggio dei globuli rossi RBC
- il valore dell’emoglobina HB e dell’ematocrito HCT
- il volume dei globuli rossi MCV
- la concentrazione della emoglobina negli eritrociti MCH, MHC
- il conteggio delle piastrine PLT.

Ad alterazione di uno di questi parametri corrispondono varie situazioni patologiche.

PAO (Pressione Arteriosa Omerale)
Valori normali: 105 – 140/ diastolica 60 – 85
La pressione massima è detta sistolica mentre quella minima è detta diastolica. La pressione sistolica è quella pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie in seguito alla contrazione del muscolo cardiaco (sistole). La pressione diastolica è quella pressione che il sangue esercita sulle pareti delle arterie nell’intervallo tra due sistoli (diastole). La costante presenza di valori pressori elevati è detta ipertensione.
L’ipertensione è considerata una malattia in quanto causa di danno agli organi corporei (specie a vasi sanguigni, cuore, reni, retina). L’ipertensione può essere secondaria ad altre malattie o a insorgenza spontanea (ipertensione primitiva o essenziale). L’ipertensione è una malattia molto pericolosa in quanto non dà segni di sè, se non tardivamente (gli americani la chiamano “The silent killer”). E’ alla base di infarti del miocardio, emorragie celebrali, aneurismi e loro rotture, emorragie retiniche ecc.
Valori pressori costantemente bassi si indicano come ipotensione; questa situazione di norma non è considerata una malattia.

Transaminasi ALT (Alanina Amino – Transferasi)
Valori normali: 3 – 40* UI/L - *(in alcuni laboratori può arrivare fino a 60 UI/L)
Si tratta di una proteina (enzima) contenuta nelle cellule ed utilizzata per la trasformazione degli zuccheri in energia. Sono particolarmente ricche di questo enzima le cellule del fegato, del cuore del rene e del muscolo. Si riscontra un aumento di questo enzima libero nel sangue in seguito a processi di sofferenza o di distruzione delle cellule.
L’ALT è elevata nell’epatite acuta. Svariate sono le situazioni patologiche che provocano un aumento delle ALT: nell’ittero ostruttivo, nella epatite cronica, nella neoplasia epatica, nella cirrosi, nell’infarto del miocardio, nella mononucleosi infettiva, nell’ittero emolitico e nella epatopatia alcolica.
L’ALT è diminuita nell’insufficenza renale, nella carenza di B6.

Sierodiagnosi per la Lue o Sifilide
Attualmente i test di base (cosiddetti di screening) più usati sono la V.D.R.L. ed il T.P.H.A.
Valori normali: Negativo
Questi esami tendono ad escludere che il donatore sia affetto da lue o sifilide.

Anticorpi anti HIV 1-2 (per l'AIDS )
Valori normali: Negativo
Le tecniche laboratoristiche usate per controllare il sangue dei donatori non sono in grado di individuare direttamente i virus responsabili dell’AIDS; sono, invece, in grado di rilevare la presenza degli anticorpi prodotti dal sistema immunitario contro i virus stessi.
Questi anticorpi non proteggono l’individuo sieropositivo, sono però la spia della presenza del virus e della possibile infettività del soggetto. Dal momento della infezione (e quindi della infettività) a quello della comparsa di questi anticorpi (siero-conversione) trascorre sempre un lasso di tempo che normalmente varia da un minimo di 15-20 giorni ad un massimo di 6-8 mesi. In questo periodo, detto periodo finestra, il soggetto può essere contagiante pur in presenza di test negativi. E’ per questo motivo che si invita l’individuo che abbia avuto comportamenti a rischio ad astenersi dalla donazione.

Ricerca dell'HBsAg (per l'epatite B) e anticorpi anti HCV (per l'epatite C )
Valori normali: Negativi
Attualmente vengono ricercati gli antigeni di superficie (HbsAg), gli anticorpi diretti contro componenti virali (test anti-Hbc ed anti-Hbs per l’epatite B ed HCVAb per l’epatite C), la presenza di Acidi Nucleici Virali nel sangue con il test (Nat-PCR) su pool di sacche.
Tutti questi esami devono essere negativi per escludere una infezione del fegato in atto o pregressa. Una sacca di sangue può essere usata solo dopo essere stata validata cioè essere risultata negativa a tutti i test effettuati, altrimenti viene distrutta ed il donatore richiamato per ulteriori approfondimenti.
Soggetti con una reattività isolata anti-HBsAg conseguente a vaccinazione sono idonei alla donazione.
Per tutto il periodo in cui il donatore risulta positivo ad uno dei test, va considerato infettivo per l’epatite. L’epatite può essere clinicamente inapparente e quindi asintomatica, ma l’ammalato può comunque trasmettere l’infezione. Attualmente, per la normativa vigente, anche dopo una normalizzazione di tutti i test, il donatore non è più idoneo alla donazione.
conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh
Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti.

VES (velocità di Eritro Sedimentazione)
Valori normali: 1 - 20 mm
Misura la velocità con cui le emazie sospese nel plasma sedimentano. L’aumento della velocità di eritrosedimentazione è correlata con un aumento di alcune proteine quali le globuline e il fibrinogeno o la diminuzione di altre nel sangue.
La Ves è elevata nelle infezioni, nelle leucemie, nelle neoplasie, nella obesità, anemia, nel caso di assunzione di alcuni farmaci e nei fumatori.
La Ves è bassa nella policitemia, nell’anemia.

Azotemia
Valori normali: 20-40 mg/100ml
Il rene filtrando il sangue sottrae ad esso acqua, sali e scorie. L’azotemia è l’esame che ci permette di valutare la capacità di filtrazione del rene. Il danno del rene impedisce l’escrezione di azoto (UREA) attraverso le urine con un conseguente suo accumulo nel sangue.
E’ elevata nella insufficienza renale, nella nefrite, nella ostruzione delle vie urinarie, nella disidratazione, nello shock, nella insufficienza cardiaca, nella vecchiaia.
E’ bassa nella insufficienza epatica, nella cachessia, nella gravidanza, nella iperidratazione.

Creatininemia
Valori normali: 0.6 - 1.5 mg/100ml
La creatinina è correlata con l’aumento o la diminuzione nel sangue della concentrazione di alcune proteine, è una proteina che viene filtrata dai reni ed escreta con le urine, perciò la sua ritenzione può essere un indice di insufficiente azione di filtraggio del rene e quindi di danno renale.
La creatinina è elevata nella insufficenza renale acuta o cronica, nella ostruzione delle vie urinarie, nella età avanzata, nei casi di notevole assunzione di carne e di vitamina C.
La creatinina è bassa nella gravidanza e nel danno muscolare cronico.

Glicemia
Valori normali: 60- 100 mg/100ml
Questo esame misura la quantità di glucosio presente nel sangue. Il glucosio è indispensabile per il normale funzionamento di tutte le cellule dell’organismo, infatti è utilizzato per produrre l’energia necessaria alle sue funzioni vitali. Se assunto in quantità eccedenti il normale fabbisogno, il glucosio si deposita nei tessuti sotto forma di glicogeno e di grasso. I livelli di glucosio sono mantenuti costanti nel sangue dall’azione bilanciata di vari ormoni: il più importante è l’insulina.
La glicemia è elevata nel diabete mellito, nell’ipertiroidismo, nell’ipercorticismo, nell’iperpituitarismo nell’acromegalia, nelle epatopatie, nelle infezioni, nelle ustioni, nella terapia cortisonica e dopo un pasto (per una corretta determinazione si deve essere a digiuno da 12 ore prima del prelievo).
La glicemia è bassa per l’assunzione di farmaci o di alcool, nell’iperinsulinismo, nella insufficienza surrenalica, nell’ipopituitarismo, nel Morbo di Addison, nell’ipotiroidismo, nell’epatoma, nell’acoolismo, nei campioni mal conservati.

Colesterolemia
Valori normali: 150-200 mg/100ml
Il colesterolo è il principale grasso presente nell’organismo; esso è utilizzato per la produzione di energia, come supporto per la produzione di ormoni e ricostituzione dei tessuti, come deposito di materiale ad alto contenuto energetico e la ricostruzione.
Il colesterolo è elevato nella ipercolesterolemia familiare, nell’ipotiroidismo, nel diabete mellito, nella sindrome nefrosica, nella epatite cronica, nelle iperlipemie familiari. L’eccesso di colesterolo nell’organismo (ipercolesterolemia) è una causa di danno alle pareti delle arterie e di rischio per la comparsa di arterosclerosi, malattie cardiache e celebrali. La forma ereditaria di ipercolesterolemia è un fattore predisponente alla ateromatosi delle arterie con tutte le note conseguenze per la circolazione sanguigna già in età giovanile.
La forma eredofamiliare è piuttosto frequente sia nella forma omozigote (colesterolemia > di 650 mg/dl) che eterozigote (colesterolemia totale di 270-550mg/dl). In quest’ultimo caso la diagnosi precoce è difficile e spesso la scoperta avviene in seguito a cardiopatia ischemica intorno ai 40 anni.
Il colesterolo è basso nell’influenza epatica, nell’ipertiroidismo, nelle infezioni acute nella uremia e nella malnutrizione.

Trigliceridemia
Valori normali: meno di 150 mg/100ml
I trigliceridi sono un altro tipo di grassi presenti nell’organismo e più precisamente nelle lipoproteine a bassissima densità. Essi sono principalmente di origine alimentare. Il loro eccesso aumenta il rischio di cardiopatia ischemica e di arterosclerosi.
I trigliceridi sono aumentati nella obesità, nella sindrome nefrosica, nella insufficienza renale cronica e nella alimentazione errata, nella iperlipemia familiare, nella pancreatite.

Gamma GT
Valori normali: meno di 45 Ul/L
E’ un enzima contenuto prevalentemente nelle cellule epatiche e renali. Il suo aumento nel sangue avviene in seguito ad un danno tessutale.
E’ molto elevata nell’alcolismo, nelle metastasi epatiche, nell’ascesso epatico, nel granuloma epatico, nella patologia biliare ostruttiva (es. calcoli della colecisti).
E’ elevata nella pancreatite, nell’infarto del miocardio, nella epatite, nella steatosi epatica, in alcune nefropatie, nel carcinoma renale.

Sideremia
La sideremia è il dosaggio del ferro presente nel sangue. Il ferro è essenziale per la formazione dell’emoglobina. Il suo assorbimento avviene a livello duodenale e può essere ridotto nella ulcera peptica e nella gastrite.
Il ferro è elevato nella necrosi epatica, nella emocromatosi, nella emosiderosi, nella politrasfusione, nell’alcoolismo, nella terapia trusfusionale cronica.
Il ferro è basso nell’anemia sideropenica, nelle carenze dietetiche, nel malassorbimento intestinale, nel sanguinamento cronico, nella vecchiaia, nelle infiammazioni croniche, nelle neoplasie maligne, nell’ulcera sanguinante, nella gastrite e nella assenza di stomaco, nella menorragia (mestruazioni abbondanti), nella gravidanza e negli atleti.

Ferritinemia
Valori normali 10-260 mcg/l
E’ la determinazione del ferro corporeo totale. E’ normalmente più bassa nella donna che nell’uomo.
E’ elevata nell’emocromatosi, nei politrasfusi, nelle infiammazioni croniche, malattie reumatiche e nell’insufficienza renale. E’ un indice di misurazione dei depositi di ferro più sensibile rispetto alla sideremia.



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