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Virus

IN SINTESI

I virus sono particelle subcellulari (prive di struttura cellulare) capaci di moltiplicarsi soltanto all'interno di una cellula ospite.
La struttura della particella virale è meno complessa di quella dei batteri,sono organismi di piccole dimensioni (da 20nm a 250nm).
Tutti i virus sono costituiti da un involucro proteico (capside) formato da più subunità (capsomeri) di una stessa proteina.
All'interno dell'involucro viene custodito il DNA o l'RNA del virus stesso.
Alcuni virus sono provvisti di un ulteriore strato di protezione lipidico esterno che viene asportato dalla membrana della cellula infetta.



STRUTTURA

Materiale genetico
Costituito da acido nucleico di tipo DNA o RNA (deossiribovirus e ribovirus).
La catena di nucleotidi può essere doppia ,singola, circolare od ad estremi liberi a seconda del tipo di virus L’acido nucleico rappresenta dal 15 fino al 30% del peso totale virus

Capside
Porzione proteica di rivestimento del nucleo genetico (DNA o RNA)
Può rappresentare fino al 90 % del peso del virus Rappresenta una protezione per il materiale genetico,permette la penetrazione del virus nelle cellule ospiti attraverso la complementarietà di struttura con la superficie cellulare,le proteine che la compongono hanno notevole potere antigenico.

Pericapside
Involucro lipoproteico che in alcuni virus avvolge il nucleo capside deriva dal processo di gemmazione ed è costituito da membrana cellulare della cellula infettata nella quale le proteine strutturali sono state sostituite da proteine di origine virale dalla presenza della componente lipidica deriva la sensibilità di alcuni virus ai solventi per i lipidi che ne aboliscono le capacità infettanti.



SENSIBILITA' AD AGENTI FISICI E CHIMICI

Termosensibili al di fuori della cellula ospite ed inattivati a 55 - 60 °C in pochi minuti,sono sensibili alle radiazioni ionizzanti e quelli provvisti di pericapside sono sensibili ai solventi dei lipidi (tensioattivi e solventi vari)Tutti i virus sono sensibili ai disinfettanti che denaturano le proteine (alcoli, fenoli, etc..)Inattivati alla temperatura di 85 - 90 °C per 10 - 15 minuti



L’INFEZIONE VIRALE

Di infezioni virali ne possiamo trovare di vari tipi, a seconda di come infettano la cellula e delle conseguenze che portano.

Cellula sensibile
Cellula che permette al virus di penetrare e moltiplicarsi senza che si manifesti la malattia

Cellula bersaglio
Cellula dove il virus una volta penetrato nell’ospite si moltiplica e provoca sintomi di malattia. Talvolta la cellula sensibile coincide con quella bersaglio (infezioni respiratorie, infezione erpetica genitale, gastroenteriti). Altre volte la cellula sensibile non coincide con la bersaglio (vie respiratorie superiori sistema nervoso).

Cellula permissiva
Cellula che permetta al virus una volta penetrato di compiere un ciclo replicativo completo con la produzione di nuovi virioni e la morte della cellula infettata



TIPI DI INFEZIONE

Infezione produttiva
condizione nella quale una cellula sensibile o bersaglio ha caratteristiche di permissività permettendo al virus di esplicare un ciclo riproduttivo completo fino alla morte della cellula

Infezione restrittiva
condizione nella quale una cellula sensibile o bersaglio mostrano condizioni di permissività non costanti e legate a particolari condizioni cellulari (virus inerte)

Infezione latente
condizione nella quale il Dna del virus infettante si integra nel genoma cellulare potendo replicarsi ad ogni ciclo cellulare (esprimendo nella cellula sue caratteristiche proteine) o rimanendo silente fino alla comparsa di condizioni di permissività che permettono un ciclo di replicazione virale completa

Infezione abortiva
condizione nella quale una cellula sensibile non è completamente permissiva alla espressione del genoma virale, ne deriva che un ciclo completo di replicazione non è possibile (infezione abortiva completa) oppure vengono prodotte proteine virali letali ugualmente per la cellula (infezione abortiva parziale)



CICLO DI MOLTIPLICAZIONE VIRALE

Il virus ha un ciclo di riproduzione virale che si divide in cinque fasi,che possono durare dalle 6-7 ore fino alle 24 ore.

Attacco
Necessaria la presenza di proteine di superficie virali (antirecettore) che collidano con proteine di superficie cellulare complementari (recettore). Mutazioni dei geni virali possono permettere l’interazione con più tipi di cellule sensibili o bersaglio. Cellule sensibili possono non essere permissive. Cellule non sensibili possono divenirlo mediante artifici colturali. Gli anticorpi che si producono contro l’antirecettore virale sono quelli capaci di neutralizzare il virus.

Penetrazione
La penetrazione necessita di una compartecipazione della cellula sensibile. La penetrazione si verifica subito dopo l’attacco del virus alla superficie cellulare. Nei virus sensa pericapside la penetrazione avviene mediante un meccanismo di endocitosi (endosoma). Nei virus con pericapside la penetrazione avviene o per endocitosi o per fusione del pericapside con la membrana cellulare e successiva liberazione del nucleocapside nel citoplasma.

Esposizione
Il meccanismo con il quale avviene la liberazione del materiale genetico dall’involucro proteico (capside) non è ancora chiaro. Secondo alcune ipotesi interverrebbero enzimi cellulari secondo altre alcune proteine virali trascritte subito provocherebbero la completa separazione tra genoma virale e capside proteico.

Sintesi
I virus sono parassiti intracellulari obbligati,dipendono dalla cellula ospite per la fornitura di energia e precursori a basso peso molecolare, quindi utilizzano i ribosomi e gli enzimi cellulari per la sintesi proteica. Gli acidi nucleici e proteine strutturali sono sintetizzati ex novo, i lipidi derivano dalla membrana della cellula ospite.

Montaggio
Inizia quando sono stati prodotti un numero idoneo di genomi e proteine strutturali. Il meccanismo non è ancora noto In alcuni virus si assemblano prima le proteine del capside e poi viene introdotto il menoma,nei virus sensa peplos (pericapside) le particelle virali complete si accumulano nella cellula fino a provocare la morte della stessa, nei virus con il peplos le particelle complete vengono espulse dalla cellula mediante gemmazione. La gemmazione non comporta sempre la distruzione della cellula ospite.
I virus non si riproducono per divisione binaria come i batteri, da ciò deriva che da un singolo virus e con un singolo ciclo riproduttivo derivano più virus figli (centinaia di copie).
I virus nel replicarsi perdono la loro integrità strutturale e durante la replicazione virale non è possibile identificare una struttura virale completa tranne alla fine del montaggio delle particelle virali figlie (eclissi)



AZIONE PATOGENA VIRALE

L’azione patogena virale si divide in due fasi:

Penetrazione
Consiste nell’arrivo del virus nel sistema linfoematico dopo essere penetrato per via transcutanea, traumi, siringhe o aghi infetti, inoculazione con vettori o per via respiratoria e dopo aver superato le difese locali.

Replicazione
Consiste nella replicazione virale che avviene in cellule sensibili e cioè permissive nel punto di ingresso replicazione primaria (talvolta asintomatica), per poi propagarsi per via linfo ematica alle cellule bersaglio (replicazione secondaria).



BATTERIOFAGO

Sono virus parassiti dei batteri, scoperti nel 1915 da studi sugli stafilococchi.
Sono costituiti come i virus da proteine ed acidi nucleici e possono essere raggruppati in sei tipi morfologici Si replicano per adsorbimento,penetrazione e replicazione virale.



COLTIVAZIONE VIRALE

Essendo parassiti intracellulari obbligati necessitano di cellule viventi per replicarsi
Le colture cellulari sono ottenute da tessuti trattati con enzimi proteolitici al fine di separare le singole cellule tra loro.
Le cellule vengono coltivate in contenitori di vetro o plastica,sono colture isotoniche, tamponate a ph 7.4, contengono glucosio,aminoacidi,vitamine,coenzimi e siero animale La presenza di virus in una coltura cellulare si evidenzia tramite le modificazioni cellulari (effetto citopatico) come la necrosi, la agglutinazione, formazione di sincizi.



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