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PORT-A-CARTH

Il port-a-carth è un`accesso vascolare profondo, che si utilizza principalmente nei trattamenti chemioterapici, è un sistema impiantabile in sala operatoria in anestesia locale
Si introduce principalmente in vena succlavia mediante puntura percutanea e fatto avanzare fino alla vena cava superiore, si prepara una tasca sottocutanea nella quale viene suturata la camera del port
Primo controllo fluoroscopico in sala operatoria e successivo mediante radiografia del torace dopo circa 2 ore dal posizionamento del sistema.







Possono essere:
-monolume: una camera
-bilume: due camere (in disuso)



Indicazione
-trattamenti chemioterapici (farmaci lesivi)
-non c`è possibilità di avere un accesso periferico
-terapie endovenose a lungo termine (dura piu di due anni)

Vantaggi
-assenza di trombosi e infezioni
-rimane aperto anche se usato in modo discontinuo
-è composto da materiale bicompatibile
-miglior risultato estetico
-meno sofferenza
-comodità di gestione

Svantaggi
-necessita l`utilizzo di staff preparato
-possibilità di dislocazione
-rottura della camera

La gestione del port-a-cath
Prima di avviare qualsiasi iniezione o infusione è essenziale confermare l’integrità della camera tramite palpazione ed esaminazione (presenza di calore al tatto, eritema o gonfiore) e chiedere al paziente se ha accusato sintomi che potrebbero essere indicativi di frammentazione o embolizzazione del catetere (episodi di respiro affannoso,dolori al petto o palpitazioni)

Se è comparso uno di questi sintomi l’integrità del catetere va verificata mediante radiografia del torace

Preparazione
-garze sterili
-guanti monouso
-soluzione iodata
-gripper
-siringa con eparina

Procedura
-illustrare la procedura al paziente
-eseguire il priming dell’ago o del set di prolunga
-disinfettare la cute sovrastante il port-a-cath
-localizzare la camera mediante la palpazione

Mentre due dita della mano sinistra tengono fermo il port-a-cath, l’ago, manovrato dalla mano destra,viene introdotto perpendicolarmente alla cute fino a quando la sua punta non tocca il fondo della camera (reservoir) del port

L’iniezione non deve incontrare resistenza, segno di malfunzionamento; usare pressioni troppo elevate può portare alla rottura del catetere connesso al port

Iniettare in modo ”pulsante”, facendo attenzione alla comparsa di eventuali rigonfiamenti,rossore della camera, indicazioni da parte del paziente o nostro dubbio
Solo in questo caso verificare attraverso il reflusso di sangue l’esatto posizionamento dell’ago
Per rimuovere l’ago di HUBER è opportuno esercitare una rapida trazione afferrando il cono dell’ago stesso e NON LA SIRINGA al fine di evitarne la disconnessione, mentre la mano sinistra esercita una controtrazione del port

Nell’utilizzo dell’ ago GRIPPER mantenere SEMPRE una pressione positiva chiudendo il set di prolunga durante l’iniezione degli ultimi 0,5 ml di soluzione eparinata

-clampare i morsetti
-deconnettere la siringa
-chiudere il sistema con un tappino sterile o collegare set infusionale con sistema luer-lock

Procedere con il posizionamento di garze sotto la base dell’ago Gripper se non poggia sulla cute e apporre il cerotto tipo Surgifix o se poggia utilizzare al cerotto trasparente sterile

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