Sostieni il nostro blog

Assistenza e storia

STORIA DELL'ASSISTENZA E DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA

Nella storia dell'uomo la medicina si confonde con la magia e la religione.
La guarigione della malattia era affidata alle divinità.
Vi erano sacerdoti per azioni di culto e sacerdotesse per l’assistenza.

Si ricordano nomi illustri della storia più antica:
Ippocrate (V sec. a.C.)
la malattia appare come uno squilibrio tra ambiente esterno e ambiente interno (corpo umano).
Galeno (II sec. d.C.)
seguace della medicina ippocratica, la sua opera dominò nel campo medico fino al Rinascimento.


Fù Roma, nell’epoca precristiana, a veder sorgere i primi ospedali (valetudinaria - ricoveri gestiti da ecclesiastici) che accoglievano i soldati feriti e gli schiavi malati.
I medici erano degli schiavi greci che prestavano la loro cura.


I primi secoli dell’era cristiana furono caratterizzati da:
- spirito di forte solidarietà
- comunità che si prendevano cura di chi soffriva
- diaconi e diaconesse che svolgevano assistenza su base territoriale (a domicilio)
- fraternità e beneficenza verso i poveri
- costruzione di ospedali finanziati dai ricchi

In questo periodo vissero San Basilio a Cesarea (370 d.C.) e Fabiola a Roma (390 d.C.)


NELL’ALTO MEDIOEVO l'assistenza è erogata dagli ordini monastici femminili e maschili e si fonda finalmente su norme igieniche e dietetiche


NEI SECOLI XI - XIII nei comuni nascono le arti e le corporazioni che disporranno di ospedali e con le crociate l’assistenza da stabile, diventa itinerante, per seguire e proteggere il malato in terre lontane. Si ha l'istituzione dei primi ordini religioso-cavallereschi per la difesa dei pellegrini.


NEI SECOLI XIV - XVII:
- Tra il XIV e il XV secolo si ha il fenomeno del PAUPERISMO (i poveri venivano rinchiusi in ricoveri)
- Viene impiego personale laico
- Accelera il progresso scientifico, l'evoluzione della medicina, l'osservazione e studio delle malattie e la medicina scientifica adotta un modello biomedico ma le scoperte della medicina non incidono sullo stato di salute della popolazione che vive ancora in abitazioni prive dei requisiti igienici essenziali.

Questi furono i secoli di Eustachio, Falloppio, Harvey, Malpighi.
Ma anche di Cartesio (“l’uomo è mente e corpo”) e Galileo che fonda la scienza moderna basata sull’esperienza empirica (sulla pratica).

Successivamente fù il tempo dei grandi riformatori dell'assistenza come Giovanni di Dio (ordine “Fatebenefratelli”) e Camillo de Lollis (ordine dei “Ministri degli infermi”) ma l'assistenza è ancora carità.

Nel SETTECENTO con lo sviluppo della società e illuminismo, si assiste allo sviluppo delle scienze umane. La ragione e la scienza iniziano ad avere un ruolo determinante nella vita dell’uomo e nella conoscenza.
E' del riconoscimento del principio di uguaglianza giuridica fra gli uomini, il secolo della rivoluzione francese (1789).
Si assiste alla evoluzione della tecnica ospedaliera (ospedali a padiglioni con più aria e più luce), insegnamento della medicina negli ospedali e alle prime regole per il servizio infermieristico.

L'OTTOCENTO è segnato dalla rivoluzione industriale che con l'aumento delle capacità produttive conduce ha un miglioramento delle condizioni di vita e a nuovi progressi della medicina come “scienza”.
Si assiste allo sviluppo della microbiologia grazie menti illustri come Pasteur e Koch. Dopo le loro scoperte, la malattia cominciò ad essere concepita come alterazione strutturale e funzionale degli organi e viene data enorme importanza alla pulizia e alla sterilizzazione
E' il secolo della epidemiologia, della diagnostica radiologica (Roengten) e infermieristica diventa sapere disciplinare.

E' il tempo di FLORENCE NIGHTINGALE (1820 – 1910) che ha segnato la storia dell’assistenza.
La Nightingale nasce a Firenze da ricchi genitori ma una profonda fede religiosa e il desiderio di essere utile al prossimo, la orientano al lavoro in ospedale, nonstante il malcontento della sua famiglia.
Fà esperienze in Germania e a Parigi e a Londra introduce innovazioni organizzative in una struttura assistenziale.
Nel 1854 con la guerra di Crimea coordina un importante opera di risanamento igienico diventando icona storica della nuova immagine dell’infermiere.
Successivamente fonda la prima scuola per infermieri “St. Thomas” a Londra (ammesse solo le donne, di buona famiglia e indiscussa moralità) e pubblicazione libri di assistenza (Notes on nursing).
La scuola Nightingale diventerà un centro di formazione

Il NOVECENTO è caratterizzato da una popolazione estremamente povera e priva di istruzione e da una scadente assistenza può poco o nulla contro il dilagarsi delle malattie infettive che affliggono la prima metà del secolo fatta di guerra e povertà.

In Italia nel:

1910
Istituzione degli ordini provinciali

1915-1918
Grande guerra (600.000 morti, malaria, tubercolosi)

1925
In piena epoca fascista, la prima legge istitutiva italiana per la formazione infermieristica, prevede scuole convitto con corsi di durata biennale, la cui direzione didattica  affidata al Direttore Sanitario

1934
Sanitario/sanitario ausiliare/arti ausiliarie delle professioni sanitarie

1943
Nasce l’ente mutualità che diverrà INAM (Istituto Nazionale Assicurazioni contro le Malattie)

1948
Art.32 la Repubblica tutela la salute come interesse dell’individuo e della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario salvo disposizioni di legge. La legge in nessun caso può violare il diritto del rispetto alla persona umana

1954
Istituzione collegio prof./Infermiere generico I.G. e la nascita del Collegio I.P.A.S.V.I. (Infermiere Professionale Assistenza Sanitario Vigilanza Infanzia) : istituzione obbligatoria. Ente di diritto pubblico che tutela l’esercizio professionale.

1956
Obbligo della licenza di scuola media inferiore per accesso alle scuole di vitto

1958
Viene istituito un ministero per la sanità

1965
Dirigente assistenza infermieristica D.A.G.

1968
Riforma degli ospedali

1971
Accesso consentito alle scuole anche al sesso maschile

1974
D.P.R. 225 “Mansionario” questo decreto  formato da due articoli che identificano l’infermiere e le sue mansioni

1978
L.833 istituisce il Servizio Sanitario Nazionale. La Repubblica tutela la salute come interesse dell’individuo e della collettività attraverso il Servizio Sanitario Nazionale

1990
Si parla di Infermiere Professionale I.P.

1992/93
EVOLUZIONE DEL RUOLO DELL'INFERMIERE NELLA TUTELA DELLA SALUTE.
D.L. 502/92 e D.L. 517/93 inizio dei diplomi universitari e le USSL divengono ASL (aziende sanitarie)

1994
Decreto M. 739/94 art. 1:
1. l’infermiere  l’operatore sanitario che in possesso del diploma universitario abilitante e dell’iscrizione all’Albo professionale (elenco di professionisti abilitati a esercitare la professione)  responsabile dell’assistenza generale infermieristica.
2. L’assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa  di natura tecnica, relazionale, educativa.
preventiva prima che si verifichi un evento e si divide su tre livelli:
- mettere in atto tutti quei interventi che bloccano i fattori di rischio (es.: fumo)
- diagnosi precoce (screening = selezione)
- persona malata (malattia cronica) prevenire ulteriori complicanze
palliativa capacità di gestire delle persone con patologie (malattie in stato terminale)
riabilitativa riportare una persona ad un’autonomia
natura tecnica “fare” insieme di interventi
relazionale entrare in relazione con il paziente
educativa ridare alla persona la capacità di autoassistersi
3. L’infermiere:
a) partecipa alla identificazione dei bisogni di salute della persona e della collettività
b) identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività e formula i relativi obbiettivi
c) pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico
d) garantisce la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostico-terapeutiche
e) agisce sia individualmente sia in collaborazione con gli altri operatori sanitari e sociali
f) per l’espletamento delle funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera del personale di supporto
g) svolge la sua attività professionale in strutture sanitarie pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, in regime di dipendenza o libero professionale.
4. L’infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e concorre direttamente all’aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e alla ricerca
5. La formazione infermieristica post-base per la pratica specialistica  intesa a fornire agli infermieri di assistenza generale delle conoscenze cliniche avanzate e delle capacità che permettono loro di fornire specifiche prestazioni infermieristiche nelle seguenti aree:
a) sanità pubblica: infermiere di sanità pubblica
b) pediatria: infermiere pediatrico
c) salute mentale-psichiatria: infermiere psichiatrico
d) geriatria: infermiere geriatrico
e) area critica: infermiere di area critica

1996
D.M. 96 vengono stabilite modalità, discipline e organizzazione didattica del diploma universitario

1999
D.L. 229/99 terza riforma sanitaria (o riforma Bindi), il cui preciso obbiettivo è la tutela della salute come diritto fondamentale
D.M. 509/99 ristrutturazione 3+2 (lauree)
Legge 42/1999 Viene sancita l’equipollenza tra i diplomi di infermiere regionale e i diplomi universitari e viene abrogato il mansionario

2000
Legge 251/2000 Viene individuata la figura di infermiere dirigente e ribadita la piena responsabilità dell’infermiere nella gestione dell’assistenza



Nessun commento:

Visitatori

Seguimi su Libero Mobile

Canale Video di PocketStudy