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Il NANDA

LE DIAGNOSI INFERMIERISTICHE SECONDO IL NANDA

L'infermiere nel corso della propria attività può trovarsi ad affrontare due situazioni alle quali deve dare delle risposte:

-la presenza di problemi nella cui risoluzione l'infermiere ha completa autonomia è la diagnosi infermieristica;

-la presenza di problemi e nella cui risoluzione l'infermiere non agisce in modo autonomo, ma in collaborazione con altre figure professionali, è un problema collaborativo.

Evoluzione della diagnosi infermiermieristica

La nozione di diagnosi infermieristica si è sviluppata negli Stati Uniti a partire dagli anni '70.

1970- la nozione di diagnosi infermieristica si incomincia a sviluppare in America.

1973- inizia l'elaborazione di una prima nomenclatura per l'elaborazione della diagnosi infermieristica da parte di un gruppo di infermieri statunitensi.

1982- il gruppo assume la denominazione di: NANDA

La NANDA si riunisce ogni due anni, ed è l'unico organismo competente a livello mondiale per quanto riguarda la diagnosi infermieristica.

La NANDA ha il mandato per conto dell’ OMS di:

-Analizzare
-Convalidare
-Classificare le categorie di diagnosi infermieristica


Nel marzo del 1990 la NANDA ha così definito la diagnosi infermieristica:
La diagnosi infermieristica è un giudizio clinico sulle reazioni ai problemi di salute presenti o potenziali, ai processi di vita di una persona, di una o famiglia o di una collettività”.

La diagnosi infermieristica serve come base per la scelta degli interventi assistenziali che mirano a raggiungere risultati di cui l'infermiere è responsabile”.

Gli ambiti di interesse della tassonomia sono tre:

Ambito pratico: l'utilizzo di un sistema di classificazione è importante perché costituisce per gli infermieri un punto di riferimento per l'identificazione delle diagnosi infermieristiche,inoltre dall'esperienza della corsia si possono ricavare informazioni utili sulla loro applicabilità.

Ambito della ricerca: in questo campo una tassonomia è importante perché costituisce la base da cui sviluppare ulteriori ricerche.

Ambito della formazione: una tassonomia aiuterà gli studenti ad attribuire un ruolo primario all'assistenza infermieristica e a sviluppare capacità di analisi.


Negli Stati Uniti nel '2000 è stato pubblicato da Judith Wilkinson un testo la cui novità è rappresentata dalla modalità con cui sono presentate le diagnosi infermieristiche, accompagnando ciascuna di esse con un elenco di obbiettivi-risultati infermieristici “NOC” e con un elenco di interventi infermieristici “NIC”.
In questo modo viene facilitata l'intera pianificazione assistenziale.

Modelli di risposta umana
Le Diagnosi infermieristiche approvate dalla NANDA per l'uso clinico e la sperimentazione furono racchiuse in nove modelli di risposta umana:

-SCAMBI
-COMUNICAZIONE
-RELAZIONI
-VALORI
-SCELTE
-MOVIMENTO
-PERCEZIONI
-CONOSCENZA
-EMOZIONI

Modello 1: Scambi
-Nutrizione alterata: superiore al bisogno
-Nutrizione alterata: inferiore al fabbisogno
-Nutrizione alterata: potenzialmente superiore fabbisogno
-Rischio elevato di infezione
-Rischio elevato di alterazione della temperatura corporea
-Ipotermia
-Ipertermia

Modello 2: Comunicazione
-difficoltà di comunicazione verbale

Modello 3: Relazione
-Difficoltà di interazione sociale
-Isolamento Sociale
-Relazioni famigliari alterate
-Rischio elevato di stress nel ruolo di prestatore di assistenza
-Alterazioni del modello di sessualità

Modello 4: Valori
-
Sofferenza spirituale

Modello 5: Scelte
-Adattamento inefficace della persona
-Difficoltà di adattamento
-Inefficace gestione di un regime terapeutico
-Non adesione (specificare)
-Conflitto decisionale
-Comportamenti tendenti a migliorare la salute (specificare)

Modello 6: Movimento
-Riduzione della mobilità
-Intolleranza all’attività fisica
-Difficoltà nell’assunzione dei cibi
-Allattamento al seno efficace

Modello 7:Percezione
-Disturbi dell’immagine corporea
-Disturbi dell’autostima
-Disturbi dell’identità personale
-Senso di impotenza

Modello 8: Conoscenza
-Mancanza di conoscenze (specificare)
-Alterazione dei processi di pensiero

Modello 9: Emozioni
-Dolore
-Dolore cronico
-Lutto disfunzionale


Ogni categoria diagnostica NANDA è composta da 4 elementi:
IL TITOLO: descrizione del problema.

LA DEFINIZIONE: che chiarisce meglio il titolo.

CARATTERISTICHE DEFINENTI: insieme di segni e sintomi caratteristici di un determinato problema.

FATTORI CORRELATI: che concorrono all’insorgenza del problema

ESEMPIO DI DIAGNOSI INFERMIERISTICA:
RISCHIO ELEVATO DI INFEZIONE (1986)

DEFINIZIONE:Condizione della persona il cui organismo rischia di essere invaso da microrganismi patogeni.

CARATTERISTICHE DEFINENTI:Presenza di fattori di rischio quali: Difese primarie inadeguate (lesioni cutanee, tessuti traumatizzati, diminuzione dell’azione ciliare, stasi dei liquidi organici, cambiamento del PH delle secrezioni, peristalsi alterata); difese secondarie inadeguate (ad es. diminuzione dell’emoglobina, leucopenia, diminuita risposta infiammatoria), immunodepressione; immunità acquisita inadeguata; distruzione tessutale e aumento dell’esposizione ambientale; malattia cronica; procedure invasive; malnutrizione; alcuni farmaci; trauma; rottura delle membrane amniotiche; mancanza di conoscenza, che induce ad esporsi a microrganismi patogeni.

FATTORI CORRELATI:
Vedere fattori di rischio

IPERTERMIA (1986)

DEFINIZIONE:
Condizione di temperatura corporea superiore al livello normale.

CARATTERISTICHE DEFINENTI:
Maggiori :Aumento della temperatura al di sopra dei livelli normali
Minori :Pelle arrossata, calda al tatto, aumento della frequenza respiratoria, tachicardia, convulsioni.

FATTORI CORRELATI:
Esposizione ad ambiente caldo; attività energica; medicinali/anestesia; abbigliamento inadeguato; metabolismo aumentato; malattia o trauma; disidratazione; incapacità o ridotta capacità di traspirazione.

LA DIAGOSI INFERMIERISTICA E’: La rilevazione di un bisogno dell'utente,attuale,potenziale le è possibile entro le finalità dell'attività infermieristica la linea guida degli interventi Infermieristici.

La Diagnosi infermieristica non è una diagnosi medica per i seguenti motivi:
-L’attenzione della diagnosi infermieristica è posta sulla reazione delle persone ai problemi reali o potenziali di salute.
-Per la diagnosi medica l'infermiere può un identificare problemi come segni e sintomi e riferirli al medico.
-La diagnosi medica è orientata alla patologia o alle reazioni fisiopatologiche degli organi o degli apparati.
-Per l'identificazione e il di trattamento dei problemi di una diagnosi infermieristica l'infermiere è autonomo.


IL PES

Un metodo utile alla formulazione delle diagnosi infermieristiche è il metodo PES :

P:Problema
E:Eziologia o fattori contribuenti
S:Segni e sintomi e caratteristiche contribuenti

Il metodo PES consente di enunciare il problema legato alla causa, o meglio, ai fattori correlati e di giustificare l’affermazione con la descrizione dei segni e dei sintomi.

Diagnosi infermieristica reale, potenziale e possibile

le diagnosi infermieristiche vengono suddivise in tre categorie:

-diagnosi infermieristica reale: Si riferisce a un problema già in atto e gli interventi sono basati essenzialmente sulla cura (ad esempio, alterazione dell'integrità della cute correlata alla presenza di punti di pressione).

-diagnosi infermieristica potenziale: Si riferisce al rischio di insorgenza di un determinato problema e gli interventi sono orientati alla prevenzione (ad esempio, rischio di infezione correlata alla presenza di drenaggi).

-diagnosi infermieristiche possibile: Queste ultime sono diagnosi non confermate, in quanto possono mancare dati certi ( segni e sintomi) per definire il problema, pertanto, invece che fare delle affermazioni che non possono essere dimostrate è preferibile scrivere diagnosi infermieristica possibile.

Gli errori da evitare quando si formula una diagnosi infermieristica sono i seguenti:

-Utilizzare una terminologia diagnostica medica per indicare una diagnosi infermieristica (diabete mellito).

-Confondere un trattamento, un intervento o un esame diagnostico con una diagnosi infermieristica (il paziente deve essere sottoposto a endoscopia).

-Riportare segni e sintomi che un'infermiera non è abilitato a rilevare (epatosplenomegalia, rumori polmonari) mentre si potranno usare espressioni come aumento di temperatura, frequenza respiratoria.

-Riportare come segni e sintomi risultati di esami ematochimici odi altre indagini.
Identificazione di un problema collaborativo

L' identificazione di un problema collaborativo reale o potenziale non è semplice in questo ambito sono molto importanti le conoscenze di fisiopatologia, chirurgia, anestesia, traumatologia, farmacologia, scienze umane che l'infermiere possiede.

Il problema collaborativo è "un problema reale o potenziale di salute e corrisponde a una risposta fisiopatologica dell'organismo ( ad un trauma, ad un esame diagnostico o ad un trattamento) che gli infermieri hanno la responsabilità di riconoscere, segnalare e trattare in collaborazione con il medico."

Anche il problema collaborativo può essere reale o potenziale:

Problema collaborativo reale: problema già presente

Problema collaborativo potenziale: problema non ancora manifesto ma sono presenti fattori di rischio oppure segni/ sintomi premonitori.

La formulazione dei problemi collaborativi richiede un metodo diverso da quello adottato per le diagnosi infermieristiche.
Vista la loro natura e la conseguente dipendenza dall'intervento medico nella formulazione occorre:

-Utilizzare la terminologia medica;

-Enunciare solo il problema in quanto l'identificazione delle cause non è di competenza infermieristica

-Enunciare il problema come problema collaborativo reale o potenziale

L'enunciazione del problema collaborativo coincide spesso con un segno/sintomo o una diagnosi medica.

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