Sostieni il nostro blog

Cesareo

Oggi il 50 % dei parti viene effettuato tramite cesareo.

Indicazioni
Il cesareo è indicato in situazioni come:

- Posizione
si effettua quando il feto si trova in posizione podalica o trasversa

- Sofferenza fetale
viene fatta se il bambino non è impegnato

- Patologie materne
gestosi e preglamsia, nel diabete e nell'ipertensione,patologie oculari se non ho il distacco di retina posso fare il parto naturale.

- Herpes simplex
in precedenza si faceva sempre il cesareo, ora si è visto che non cè bisogno, si fa solo nei casi in cui la vagina è piena di vescicole.

- Gravidanza gemellare
si fa il cesareo solo se uno dei due è podalico.

- Patologie del feto
come la macrosomia fetale se è troppo grande non può passare nel canale del parto questa situazione si chiama sproporzione feto-pelvica, Malformazioni gravi del feto.

- Pregresso cesareo
si può fare anche il naturale se la donna ha avuto solo un cesareo e se la situazione del travaglio è propizia al naturale.

- Motivi annessiali
come la placenta previa,quando è molto vicina all'orefizio uterino interno, in particolar modo in maniera molto centrale faccio sempre il cesareo.
Questo perchè durante le contrazioni se non è in sede giusta può staccarsi prima della fine del parto.
In caso di placenta previa si fà sempre il cesareo prendendo in considerazione il punto di insersione, che può essere:
-Laterale (quando il suo bordo dista più di 3 centimetri dalla periferia dell’orifizio uterino interno, non da molti problemi, si riesce quasi sempre a terminare la gravidanza)
-Centrale (quando l’area di inserzione ricopre l’orifizio uterino interno, si ricovera verso l’ultimo mese per essere monitorizzata, le prime contrazioni portano al distacco di alcune parti di placenta, si fà ricoverare verso la 32 settimana e si fà il cesareo verso la 34 settimana)
-Marginale (quando il bordo è situato a meno di 3 centimetri dall’orifizio uterino interno, si ricovera a 31 settimane e si fà il cesareo verso la 37 settimana).

- Motivi psicologici
ci sono delle situazioni in cui la donna decide di fare comunque il cesareo



Parto Prematuro
La prematurità è’ la maggior causa di mortalità e morbilità neonatale e determina alti costi di assistenza a breve e a lungo termine.
Si definisce parto prematuro l’interruzione della gravidanza prima di 37 settimane, può essere spontaneo/ provocato.

Epidemiologia
Danimarca: dal 5,5% del 1994 al 6,9% del 2003
Canada: dal 6,4% del 1981 al 7,6% del 2000
USA: dal 9,4% del 1981 al 12,1% del 2002
New Zealand: dal 4,3% del 1980 al 5,9% del 1999

Cause incremento dei parti prematuri
-Miglioramento delle tecniche di rianimazione neonatale e di induzione della maturazione polmonare
-Miglioramento della diagnostica e terapia in patologia ostetrica
-Aumento dell’utilizzo delle tecniche di fecondazione assistita
-Aumento delle placente praevie ( TC )

Eziologia del parto prematuro
Le cause sono numerose e molto eterogenee con modalità diverse, confluiscono in una via terminale comune, la attivazione e produzione di prostaglandine, contrazioni e dilatazione cervicale

Infezioni e parto prematuro
L’infezione può proviene per via ascendente dalla vagina o per via ematica, i batteri colonizzano la cavità amniotica e attivano la produzione di prostagladine, iniziando il travaglio di parto
Le infezioni fetali e materne sono frequenti.

Parto prematuro: terapia
-Tocolitici: tutti i tocolitici hanno un effetto analogo e ritardano il parto di 24- 48 ore
-Steroidi: I glucocorticoidi somministrati in dosi elevate alla madre favoriscono la maturazione funzionale dei polmoni, del feto, attraverso la produzione di surfactant.
-Riposo



Eziologia del parto prematuro

Diabete
Il diabete è una malattia caratterizzata da uno squilibrio della metabolizzazione (cioè della trasformazione e dell'assimilazione) del glucosio, uno zucchero. Durante la gravidanza questa malattia può presentarsi in una forma tipica, detta diabete gravidico, anche nelle donne che prima non ne soffrivano. Solitamente il disturbo compare verso la seconda metà della gravidanza e può essere tenuto sotto controllo con un'alimentazione povera di zuccheri ed eventualmente con una cura a base di insulina (l'ormone che permette la trasformazione del glucosio). I rischi di parto prematuro aumentano, invece, se il diabete compare all'improvviso verso il termine della gravidanza o se subisce "impennate" difficili da controllare.

Gravidanza gemellare
Quando la gravidanza è gemellare e i bambini si sviluppano in modo regolare, l'utero, che durante la gestazione già normalmente aumenta di 30-40 volte il suo volume, si tende ancora di più. La maggiore distensione delle pareti dell'utero può quindi portare all'avvio del parto anche prima della trentottesima settimana. Per questo in caso di gravidanza gemellare è particolarmente importante sottoporsi a frequenti controlli e restare il più possibile a riposo.

Liquido amniotico abbondante
Non si conoscono ancora bene le cause che portano all'aumento eccessivo del liquido amniotico (polidramnios), anche se si è notato che si verifica con maggiore frequenza se vi sono problemi seri al feto. Quando la quantità di liquido cresce eccessivamente, si verifica una maggiore distensione dell'utero che può avviare il travaglio. Per impedire che ciò avvenga prima che il bambino abbia raggiunto la maturità polmonare, il medico può riportare entro il livelli di normalità la quantità di liquido asportandone l'eccesso con una siringa. L'intera operazione va eseguita molto lentamente, perché un calo improvviso di liquido potrebbe avviare le contrazioni, e va ripetuta periodicamente, perché il liquido si riforma.

Gestosi
La gestosi è una sindrome, cioè un insieme di sintomi, che si può manifestare nell'ultimo periodo della gravidanza con ipertensione (pressione alta), gonfiore alle gambe e presenza di proteine nelle urine.
Questa malattia può comportare una diminuzione dell'afflusso di sangue alla placenta, l'organo attraverso il quale il bambino riceve il nutrimento.
Di conseguenza ci può essere uno scarso accrescimento del feto e talvolta, può verificarsi una minaccia di parto prematuro.
Per prevenire la comparsa della gestosi è importante tenere sotto controllo la pressione ed evitare un aumento di peso eccessivo.
Se il disturbo si presenta in forma seria, il medico verso la fine della gestazione può fare ricoverare la donna in ospedale per sottoporla a controlli costanti.

Distacco di placenta
In circa una gravidanza su 200 l'ovulo fecondato si annida nella parte più bassa dell'utero. Di conseguenza anche la placenta (l'organo che porta il nutrimento e l'ossigeno al feto) si sviluppa più in basso, davanti all'apertura del collo dell'utero (placenta previa). In questo caso è importante che la donna stia a riposo perché trovandosi in una posizione anomala è più facile che la placenta si stacchi, causando un parto prematuro.
Il distacco può avvenire anche a causa di un urto.
Anche se succede solo in casi molto rari, la placenta può staccarsi a causa di un urto sul pancione, che può comprometterne la funzionalità. In caso di improvvisi scossoni, infatti, l'utero, che è costituito da tessuto muscolare, tende a contrarsi. La placenta, però, non essendo elastica come le pareti dell'utero, non riesce a seguirne i movimenti ed è possibile che si stacchi in qualche punto. La futura mamma deve proteggere, quindi, il pancione dal rischio di urti e scossoni e in caso di un colpo imprevisto rivolgersi immediatamente al ginecologo.

Patologie cadiache e renali
In gravidanza aumenta la quantità di sangue che circola nell'organismo della mamma. Questo implica un lavoro maggiore per cuore e reni, che devono rispettivamente pompare e filtrare una maggiore quantità di sangue. In questo caso si può verificare un affaticamento eccessivo di tali organi, magari a causa di un problema preesistente. Di conseguenza, probabilmente per un meccanismo di difesa, si avvia il parto anche prima della scadenza. Per questo è bene che chi soffre di problemi al cuore o ai reni prima di affrontare una gravidanza consulti uno specialista, rispettivamente il cardiologo o il nefrologo, ed eventualmente si sottoponga a controlli periodici nei nove mesi.

Le malformazioni
Le malformazioni dell'utero sono congenite, cioè presenti dalla nascita. Se l'utero è bicorne, cioè appare diviso in due corni distinti, oppure è setto, cioè la sua parte superiore è segnata da un solco (il setto) che si presenta come una protuberanza nella cavità uterina, il bambino si sviluppa solo in una parte dell'utero. Per questo con il procedere della gravidanza lo spazio può non essere sufficiente e quindi si avvia il parto. Se queste anomalie vengono individuate prima del concepimento è, in genere, possibile intervenire chirurgicamente unificando la cavità uterina (per l'utero bicorne) o eliminando il tessuto in eccedenza (per l'utero setto).

Il collo debole
Si parla di incontinenza cervico-segmentaria quando il collo dell'utero tende ad aprirsi. È un problema che può essere congenito, cioè presente dalla nascita, o dovuto a interventi sul collo dell'utero o a lacerazioni avvenute in parti precedenti. Il problema è correggibile, in genere tra la dodicesima e la ventesima settimana con il cerchiaggio, un intervento che si esegue in anestesia generale, durante il quale viene inserita intorno al collo dell'utero una speciale fettuccia che lo tiene chiuso e che verrà poi rimossa al momento del parto.

I fibromi
Il fibroma dell'utero è un tumore benigno la cui diffusione aumenta con l'età (intorno ai 30 anni colpisce il 20% delle donne e a 40 circa il 40%). Durante l'attesa, a causa dell'azione degli ormoni, i fibromi aumentano di dimesione e possono essere causa di parti prematuri, perché creano irritazioni che portano l'utero a contrarsi. La mamma dovrà stare a riposo, qualora durante l'attesa sia stata scoperta la presenza di un fibroma.

Molto spesso le cause del parto prematuro sono ignote. Si è però osservato che la frequenza è maggiore in presenza di alcuni fattori.

L'età: Il parto prematuro è più frequente nelle mamme molto giovani (meno di 20 anni) e in quelle mature (più di 38 anni).

Il fumo: L'eccesso di tabacco può portare a un funzionamento della placenta (l'organo che fornisce ossigeno e nutrimento al bambino) non ottimale e a uno stato di eccessiva tensione dell'utero. Per questo le madri fumatrici sembrano essere più soggette al parto prematuro.

Nessun commento:

Visitatori

Seguimi su Libero Mobile

Canale Video di PocketStudy