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Educazione alla salute

L'educazione sanitaria consiste in un insieme coordinato di interventi fatti da familiari, insegnanti operatori sociali, infermieri e medici.

Un operatore sanitario che educhi alla salute deve avere capacità di saper ascoltare e di saper utilizzare, di non imporre ma di convincere.

L'esercizio professionale e l'assistenza infermieristica erogata fa riferimento ai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei:

-Profili professionali
Possibilità di fare ciò che compete

-Ordinamenti didattici
Possibilità di fare ciò che si conosce

-Codici deontologici
Possibilità di fare ciò che prevede codice

tipici di ogni professione matura, consolidata e codificata.


L'impegno educativo dell'infermiere è ben delineato dal:

D.M. 739/94 che all'art.1 comma 2:
"L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e, dei disabili di tutte le età e, l'educazione sanitaria."
D.M. 739/94 che all'art.1 comma 4:
"L'infermiere contribuisce alla formazione del personale di supporto e, concorre direttamente all'aggiornamento relativo al proprio profilo professionale e, alla ricerca."

Nuovo Codice Deontologico al punto 4:
(approvato nel febbraio 1999 dal Comitato Centrale della Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI)
Si afferma la necessità di promuovere stili di vita sani e, di delineare l'iter terapeutico attraverso una strettissima collaborazione con l'assistito che deve essere "ascoltato, informato e coinvolto" sia, con i medici, che devono informarlo sul progetto terapeutico.



ACCEZIONE MODERNA DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA

La funzione assistenziale e educativa sono strettamente dipendenti l'una dall'altra, in quanto l'utente di un servizio sanitario ha diritto a ricevere, prestazioni assistenziali e l'educazione alla conoscenza ed alle modalità di soluzione dei propri problemi di salute.

Dal punto di vista giuridico e deontologico, il professionista infermiere ha l'obbligo di contribuire alla preparazione del personale di supporto e, di quello in formazione e, di autoeducarsi, in modo da essere costantemente in grado di fornire risposte adeguate alle richieste.

L'assistenza infermieristica ha come obiettivo quello di aiutare la persona in difficoltà ad utilizzare nella maniera più adeguata le sue potenzialità residue, fisiche, psicologiche, sociali.
Per raggiungere questo risultato è indispensabile il contributo educativo.

L'infermiere dovrebbe essere in grado di attuare questa azione educativa in qualunque realtà si trovasse ad operare e in qualsiasi momento della sua attività assistenziale.

L'intervento assistenziale e educativo va adattato alle conoscenze, alle esperienze, alla situazione contingente del soggetto dell'intervento.

Scopo della professione, secondo tre, delle teoriche più conosciute in Europa, in campo infermieristico:

VIRGINIA HENDERSON
(…)
Elementi: Lo scopo della professione
Conservare o ristabilire l'autonomia della persona assistita nel soddisfare i suoi bisogni fondamentali.
(…)

NANCY ROPER
(…)
Elementi: Lo scopo della professione
Promuovere l'acquisizione, il mantenimento, il ristabilimento della massima indipendenza nei campi di soddisfazione dei bisogni di base attraverso le attività quotidiane, prevenzione, ricerca del comfort, promozione.
(…)

DOROTHEA OREM
(…)
Elementi: Lo scopo della professione
Facilitare e/o sostenere l'individuo nel realizzare il self-care, al fine di:
- mantenere la salute della persona;
- ristabilire il suo stato di salute;
- aiutarla nei suoi sforzi per vincere la malattia ed i traumatismi.
(…)


NOTA:
da GUIDA ALL'ESERCIZIO PROFESSIONALE per il personale infermieristico, ostetrico, tecnico sanitario e della riabilitazione, CESPI-CG ed. medico scientifiche S.r.l.- TORINO 1990

L'atto educativo è dunque l'azione con la quale una persona, educatore o insegnante, cerca di cambiare un'altra, educando o allievo.
Educatore e allievo sono i due attori del Processo Educativo.
L'educatore è colui che "sa" le cose che l'educando deve apprendere.
Ogni interazione, ogni rapporto tra operatore sanitario e utente, ha i connotati di un rapporto maestro-allievo.
L'utente chiede, supplica, piange, si comporta come un bambino e, l'operatore, sgrida, rimprovera, ordina, consiglia, cura o lenisce, rivestendo il ruolo dell'adulto nei confronti dei malati-bambini da curare o accudire.
Presuppone una scelta da parte di un individuo di aiutare un altro ad apprendere; e da un certo punto di vista, l'infermiere ha proprio questo compito: aiutare la persona durante l'esperienza, sempre nuova, sempre diversa e, sempre travagliata, della malattia o, a difendersi, dalla malattia stessa, imparando a conoscere meglio se stessi, le proprie capacità e possibilità, a sperimentare cambiamenti, senza restarne completamente annientati: in una parola a reagire in modo appropriato alla "novità" che la malattia o, la possibilità di contrarla, comporta nella vita della persona stessa.



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