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Malattie della pleura

Le malattie della pleura comprendono, oltre a processi neoplastici, condizioni che determinano un abnorme accumulo di gas (pneumotorace) o di liquido (versamenti pleurici).
Le modalità di manifestazione delle malattie della pleura sono costituite da:
- dolore
- febbre
- dispnea
- anomalie radiografiche


PNEUMOTORACE
Presenza di aria o gas nella cavità pleurica.

Il pneumotorace può essere classificato in:
1) Pneumotorace artificiale (terapeutico), largamente impiegato in passato nella terapia della tubercolosi.
2) Pneumotorace traumatico: secondario a traumi (in particolare incidenti stradali) o a manovre diagnostiche e terapeutiche sul torace.
3) Pneumotorace spontaneo che, a seconda dell’evoluzione può essere distinto in:
- pneumotorace chiuso (se l’apertura nella pleura viscerale si chiude al collassarsi del polmone);
- pneumotorace aperto (se persiste la comunicazione con la pleura)
- pneumotorace iperteso (se si realizza un meccanismo a valvola che produce un’elevata tensione all’interno della cavità);
è questa una forma particolarmente grave, caratterizzata da spostamento delle strutture mediastiniche, aumento della pressione venosa centrale, tachicardia, ipotensione, cianosi.

Eziopatogenesi
Spesso le lesioni responsabili del pneumotorace sono acquisite: tubercolosi, pneumopatie croniche ostruttive, pneumopatie interstiziali, pneumopatie infettive.

Quadro clinico
La sintomatologia è in rapporto all’entità del collasso polmonare e alla eventuale presenza di una concomitante malattia polmonare.
Sintomatologica caratteristica: dolore, dispnea, tosse, stizzosa.

L’esame obiettivo evidenzia i segni caratteristici quando il collasso polmonare è almeno di 1/3 di polmone:
- tachipnea ed asimmetrica espansione del torace
- iperfonesi alla percussione
- riduzione o assenza del fremito vocale tattile e del murmure vescicolare dal lato colpito

La radiografia del torace mostra il polmone più o meno collassato all’ilo, circondato da una zona trasparente estesa dall’apice alla base.

Complicanze
- la ricorrenza, presente in circa la metà dei casi
- la bilateralità della lesione (rara);
- la cronicizzazione;
- il versamento pleurico, sieroso (idropneumotorace) o emorragico (emopneumotorace)
- l’empiema (versamento pleurico purulento)
- il pneumotorace iperteso, raro ma di estrema gravità.

Terapia
Il pneumotorace semplice non richiede generalmente alcun trattamento, salvo il riposo a letto; la riespansione si realizza mediamente in 2-3 settimane.
Il pneumotorace complicato richiede invece, in urgenza, rapida applicazione di un tubo di drenaggio e copertura antibiotica, ai sedativi della tosse e del dolore (anche stupefacenti), all’intervento chirurgico.



PLEURITI
Infiammazione dei foglietti pleurici abitualmente secondaria a processi di varia natura a carico del parenchima polmonare, che può manifestarsi con o senza versamento pleurico apprezzabile; nel secondo caso si parla di “pleurite secca” o “fibrinosa”; le forme con versamento purulento vengono definite “empiemi”.

Pleurite fibrinosa
E’ una condizione caratterizzata da un’infiammazione della pleura le cui superfici si ricoprono di fibrina; è quasi sempre secondaria ad una malattia del polmone. Il sintomo caratteristico è il dolore pleurico. Può regredire completamente o evolvere verso una forma essudativa.

Versamenti pleurici
In condizioni normali, lo spazio pleurico contiene solo pochi ml di liquido; un soggetto adulto forma e riassorbe, in 24 ore, circa 700 ml di liquido.
I meccanismi responsabili dell’accumulo di liquido nello spazio pleurico sono di due tipi:
1) aumento della pressione idrostatica o diminuzione della pressione oncotica (filtrazione di liquido attraverso pareti capillari intatte: trasudato)
2) rottura del normale equilibrio di formazione/riassorbimento di liquido (fuoriuscita di liquido in eccesso, ricco di proteine, da pareti capillari lese: essudato)

Diagnosi
L’esame radiografico è in grado di evidenziare un versamento pleurico se questo raggiunge almeno i 300 ml.
In presenza di un versamento pleurico di origine non chiara va sempre eseguita toracentesi esplorativa; la toracentesi sarà invece evacuativa quando l’entità del versamento è tale da provocare notevole dispnea.



Fibrotorace
Fusione dei foglietti pleurici mediante fibrina e uno strato di tessuto connettivo; sono presenti spesso calcificazioni. E’ la conseguenza di un processo infiammatorio di vecchia data passato inosservato. Se molto esteso comporta conseguenze anche gravi sulla meccanica della respirazione, con comparsa di dispnea.



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