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Pneumopatie interstiziali

Il termine interstiziale viene riferito a quelle pneumopatie che interessano prevalentemente il tessuto connettivo polmonare; questo tessuto, che è diffusamente distribuito al polmone dalla parete alveolare fino all’ilo, può essere interessato da numerosi processi morbosi, ad eziologia nota o sconosciuta, che possono determinare una fibrosi polmonare con gravi alterazioni funzionali.
La sintomatologia comune è caratterizzata da tosse stizzosa e dispnea da sforzo con frequente l’ippocratismo digitale.
Il decorso della malattia risulta prettamente lento e progressivo.

Classificazione delle fibrosi polmonari
Fibrosi polmonare idiopatica (non associata ad alcuna malattia nota)
Fibrosi polmonare secondarie:
- da inalanti ambientali e professionali (vapori di mercurio, cadmio, ecc.)
- da farmaci ( metisergide, busulfano, ecc.)
- da agenti fisici (radiazioni, ecc.)
- da agenti infettivi (virus, tubercolosi)
- associata a connettiviti (lupus eritematoso sistemico, sclerosi sistemica progressiva, ecc.)
- associata ad arteriti polmonari e a granulomatosi polmonari (Sindrome di Goodpasture, di Churg-Strauss, sarcoidosi, ecc.)
- in corso di altre patologie (malattie cardiache, malattie neoplastiche, ecc.)



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