Sostieni il nostro blog

Neoplasie del polmone

Tutte le strutture toraciche possono essere interessate da processi neoplastici, ma la frequenza del tumore a derivazione bronchiale è nettamente superiore a quella di tutte le altre considerate assieme. I tumori benigni sono rari e di scarsa importanza clinica; l’unico problema che pongono è la loro differenziazione dal carcinoma.



CARCINOMA BRONCOGENO
Un tumore primitivo ad alta malignità che rappresenta la maggiore parte dei casi di cancro del polmone e ha una prognosi molto sfavorevole..
Il più frequente è senz’altro il carcinoma a cellule squamose che rappresenta il 40 – 70% dei carcinomi broncogeni.
Il cancro del polmone ha inizio e decorso subdoli, per cui la diagnosi è quasi sempre tardiva.
Il paziente, abitualmente fumatore e spesso bronchitico cronico, nota un progressivo aumento dei disturbi già presenti, più spesso della tosse e della dispnea.
Maggiore attenzione richiama la presenza di escreato striato di sangue o l’insorgenza di un dolore toracico.
La progressione della malattia è per lo più rapida: la dispnea si fa ingravescente, la tosse ostinata e i segni di interessamento pleurico e/o mediastinico progrediscono fino all’exitus.

Quadro clinico
1) alterazioni locali, determinate dalla presenza del tumore di per se’ (ad es. emottisi)
2) effetti delle sue metastasi (es. dolori ossei, versamento pericardico)
3) sintomi sistemici aspecifici (es. dimagrimento, febbre)
4) sindromi paraneoplastiche (endocrine, neurologiche, ecc.)

Sindromi paraneoplastiche
In un discreto numero di pazienti con neoplasia polmonare possono comparire una grande varietà di disturbi, apparentemente non in rapporto con la malattia polmonare di base. Queste manifestazioni possono dipendere dalla presenza di metastasi o dalla produzione, da parte del tumore, di una sostanza ormonosimile (sindromi paraneoplastiche) che determina alterazioni sistemiche di ordine metabolico, neurologico, ematologico, dermatologico, a carico del sistema osteomuscolare o del tessuto connettivo.

Diagnosi
Rx torace, Stratigrafia del torace (ormai in disuso), TC, RMN, Broncoscopia, Mediastinoscopia, Toracoscopia, Biopsia di linfonodi (soprattutto importanti, nel tumore del polmone, i linfonodi sovraclaveari prescalenici).
La diffusione metastatica può interessare qualsiasi organo o tessuto, in particolare il sistema nervoso centrale, il fegato, l’osso, il surrene, il midollo osseo.

Terapia
I risultati del trattamento del cancro del polmone sono a tutt’oggi scoraggianti: la percentuale di pazienti che sopravvive dopo 5 anni dall’inizio del trattamento è dell’ordine del 5-8%. L’intervento chirurgico si impone dove sia possibile; alternative all’intervento sono la radioterapia (palliativa o curativa), la chemioterapia (da sola o in associazione alla chirurgia e/o alla radioterapia), la terapia medica palliativa.



Nessun commento:

Visitatori

Seguimi su Libero Mobile

Canale Video di PocketStudy