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Pancreas

I principali sintomi delle malattie pancreatiche sono:
- Dolore addominale (dolore persistente e forte con irradiazione posteriore e localizzazione peri-ombellicale)
- Maldigestione (malassorbimento da parte dell’intestino ed emissioni nelle feci di alimenti indigeriti)
- Diabete (soprattutto nelle forme croniche).

Le principali patologie pancreatiche si dividono in:
- Malattie congenite (fibrosi cistica)
- Malattie infiammatorie (pancreatine acuta e cronica)
- Tumori (adenocarcinoma)


FIBROSI CISTICA
La fibrosi cistica è un disturbo nella secrezione del cloro da parte di tutte le ghiandole esocrine in particolare a livello del pancreas ma anche di polmone ed intestino, con una secrezione altamente viscosa.
La diagnosi si effettua attraverso il test del sudore e lo studio radiologico del piccolo intestino.
I sintomi principali sono: broncopneumopatie ricorrenti, maldigestione, ritardo di crescita e cirrosi biliare.


PANCREATITE ACUTA
Processo infiammatorio acuto del pancreas spesso associato ad un ostacolo al deflusso del succo pancreatico.
Le cause fondamentali sono:
- Litiasi biliare
- Alcool
- Iperlipemia

Le pancreatiti acute si possono dividere in due tipi:

1. Pancreatite acuta interstiziale
il pancreas appare diffusamente tumefatto ma con una anatomia integra

2. Pancreatite acuta emorragica
il pancreas appare con una necrosi tissutale emorragica e sovvertimento dell’anatomia dell’organo.

La diagnosi è effettuata tramite l’aumento della lipasi e dell’amilasi nel siero e con la TAC, si può effettuare anche l’ecografia che appare meno specifica.


PANCREATITE CRONICA
La pancreatite cronica è il risultato di più episodi di pancreatici ricorrenti che alla fine determinano un danno cronico.
La causa fondamentale sembra essere l’abuso di alcool.
Dal punto di vista anatomopatologico si ha la sostituzione del tessuto normale con tessuto fibrotico.

I sintomi principali sono:
-Dolore addominale
-Insufficienza pancreatica
-Diabete

La diagnosi più efficace si fa con la TAC.


CIRROSI EPATICA
Fenomeno patologico a carico del fegato, caratterizzato da fibrosi e rigenerazione cellulare.

Il decesso nei pazienti con cirrosi epatica è dato quasi sempre dalle sue complicanze:
-sanguinamento varici esofagee
-ascite
-encefalopatia porto-sistemica
-sindrome epato-renale
-epatocarcinoma.

Nella cirrosi la complicanza più grave è data dalla rottura delle varici esofagee, ad oggi è ancora la causa di morte maggiore in questi pazienti.
L’ascite è una complicanza meno rilevante delle varici esofagee, diventa grave solo se si infetta o se determina complicanza respiratoria.

La cirrosi epatica è spesso la conseguenza di altre malattie che colpiscono il fegato.
A prescindere dal fattore eziologico le epatopatie evolgono, quasi sempre, in questo modo:
1-agente lesivo
2-epatite acuta
3-epatite cronica
4-cirrosi
Possono anche sfociare in epatite fulminante.

Eziologia
Virali: HBV-HCV-HAV
Tossiche: alcool e farmaci
Metaboliche: morbo di wilson
Autoimmunitarie: epatopatie autoimmunitarie
Forme colestatiche: cirrosi biliare

Epatite B
È un virus a DNA, la diagnosi si fa con la ricerca di HBsAg.
Cronicizza solo nel 10 % dei casi ed il contagio avviene tramite sangue e derivati

Epatite C
Virus ad RNA, la diagnosi si ottiene attraverso il dosaggio dell’anti-HCV.
Cronicizza nel 70 % dei casi ed il contagio avviene tramite sangue e derivati.

Epatopatia alcolica
Prevalentemente è dato da un danno tossico, l’alcool induce un danno ossidativo sul fegato, determinando un accumulo di grassi

Morbo di Wilson ed emocromatosi
Determinano epatopatia cronica per accumulo di metalli nel fegato per cause genetiche

Epatite autoimmune
Colpisce prevalentemente il sesso femminile, la diagnosi si fa con gli anticorpi anti-nuclero, e la terapia è prevalentemente con farmaci steroidi

Cirrosi biliare primitiva
Colpiscono le cellule biliari causando colestasi



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