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Chirurgia in area critica

USTIONI
L`Ustione, è un`insulto termico dato da calore, fattori chimici ed elettrici
Le sostanze chimiche ed elettriche possono essere:
Liquide: olii bollenti, vapore, acqua
Solide: ferro da stiro, forno
Gassose: sostanze volatili

Fisiopatologia
La lesione termica provoca una vasodilatazione che aumenta la permeabilità vascolare, questo porta ad un`abbassamento della pressione oncotica ed aumento di quella idrostatica, portando a trasudato ed edema


Le ustioni si dividono in:
1°grado: è una ustione superficiale con interessamento solo dell`epidermide, si attua un meccanismo di guarigione fisiologico, se comprende il 75% del corpo può diventare grave.

2° grado: è sempre di tipo superficiale anche se prende in considerazione anche le papille dermiche con la formazione della flittenia alternata a zone eritematose intense
Anche questo grado puo andare incontro a guarigione
Quando il danno é piú esteso cé bisogno di intervento chirurgico per il rischio di infezione, cicatrici e stralci fibrosi

3° grado: il danno è a tutto spessore viene cè il coinvolgimento di tutto il tessuto compreso il derma, cè una perdita molto alta di liquidi, la superficie appare dura e bianca o avorio puo presentarsi marrone o nera se cè carbonizzazione
In queste lesioni si formano le escare perchè i linfociti vanno verso la lesione richiamando mediatori chimici e fibroblasti che causano l'escara (tessuto necrotizzato evidente)
La guarigione è solo chirurgica



Ovviamente una ustione di 2° grado non curata può sfociare in una di 3° grado.




Gravità
1° grado: <50%>75% grave

2° grado: <15%>40% critico

3° grado: <2%>
>20% critiche

Nei casi in cui si supera il primo valore nelle ustioni di 2° e 3°, e si supera il 70% in quelle di 1°, si opta per il ricovero.
Nei casi meno gravi, con interessamento di zone importanti come viso (masticazione) pieghe ascellari (deficit nel movimento) mani e piedi (recettori) genitali e perineo si ricovera comunque.

Trattamento in emergenza
-eliminare gli indumenti, tagiandolli
-detergere con acqua fredda, blocca il danno da calore ed elimina la sostanza dannosa.
-pulire la zona con fisiologica
-applicare sofagen perchè isola e protegge
-bendaggio, deve essere lento per la traspirazione.
-il bendaggio deve essere piu stretto a monte e a valle.
-antibiotici ed antidolorifici
-antitetanica
-decidere se è il caso di un ricovero
-cambio la medicazione e controllo la ferita tutti i giorni per la prima settimana, fino a quando non vi siano segni evidenti di riepitelizzazione e la scomparsa di edema.

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