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Pressione intracranica

Il cranio è una struttura inestensibile La sua pressione interna è determinata dalla somma di tre compartimenti:
- ematico (sangue)
- parenchimale (cervello)
- liquorale (liquor)

Lievi variazioni di pressione, in plus o minus, vengono controbilanciate da un sistema di autoregolazione.
L’ipertensione endocranica si ha quando aumenti volumetrici di uno o più comparti non vengono sufficientemente compensati dagli altri.
Dato che il volume cerebrale non può essere ridotto, la capacità di compenso del
sistema è rappresentata dalla riduzione del volume liquorale.
Il compartimento liquorale (CSF) e quello ematico (CBV) insieme, rappresentano meno del 10 % dello spazio intracranico quindi la capacità di assorbire le modificazioni determinate dall’aumento patologico del volume cerebrale, (edema, tumore, ecc.) è limitata.


L'ipertensione intracranica può causare:
- erniazioni del tessuto celebrale
- ischemia celebrale per compromissione della perfusione


Cause:
- Emorragie (Rottura aneurismama, Scoagulazione, Picco ipetensivo, Trauma)
- Tumori celebrali (Meningiomi, Adenomi, Neuromi, Gliomi, ecc.)
- Idrocefalo per impossibilità del drenaggio di liquor dai ventricoli.


Metodi per determinare l'aumento della PIC:

1) Non invasivi
- Peggioramento clinico,
- Aumento pupillare,
- Bradicardia,
- Doppler transcranico

2) Invasivi
Catetere di rilevazione pressoria in sede:

- Intraparenchimale
Di facile posizionamento con basso rischio di infezione.

- Intraventricolare
Accurata misura della PIC e possibilità di drenare il liquor o iniezione di medicamenti.



VALORI DELLA PIC

Il principale strumento per il controllo della PIC nelle terapie intensive neurochirurgiche è il MONITOR CODMAN con il quale è possibile monitorizzare i seguenti valori medi:


- Inferiore a 15 mmHg
Pressione intracranica normale nei ventricoli sani.

- 18-20 mmHg
Pressione intracranica patologia.

- 20 mmHg
Pressione intracranica da trattare.



SEGNI E SINTOMI

Il sintomo dominante è la cefalea (sintomo molto aspecifico) gravativa, pulsante che spesso si accompagna a vomito “a getto”,

La pressione intacranica, gravitando sul nervo ottico, determina una stasi venosa. La papilla assume all'oftalmoscopio un aspetto roseo-grigiastro.
Se un paziente con papilla da stasi comincia a perdere acuità visiva, vuol dire che sta iniziando un processo di atrofia.

Un altro segno suggestivo di ipertensione endocranica è l'apatia, l'inattività, la sonnolenza in vari gradi, dalla risvegliabilità con le parole, alla risvegliabilità con stimolo doloroso, allo stato soporoso e al coma.



ASSISTENZA

In caso di ipertensione fisiologica
- Colpo di tosse
- Aspirazione
- Manovre di Nursing (come il sollevamento della testa di 15-30 gradi)

In caso di ipertensione patologica
- Iperventilazione
- Sedazione e analgesia (oppioidi, benzodiazepine, ecc.)
- Mannitolo (soluzione ipertonica di origine zuccherina EV)
- Barbiturici (paralisi muscolare)
- Cratomia decomplessiva (



VALUTAZIONE NEUROLOGICA

- Schema respiratorio (iperventilazione regolare protratta o respiro Cheyne Stokes)
- Stato pupillare e riflesso fotomotore
- Risposta verbale
- Risposta al dolore






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