Malattia ad andamento cronico caratterizzata da un alterato metatabolismo del glucosio.
CLASSIFICAZIONE
- DIABETE MELLITO (tipo 1)
Tipico dell’infanzia.
Determinato da un danno irreversibile delle isole del Langherans, con conseguente deficit della produzione di insulina.
La risposta autoimmune, responsabile della distruzione delle cellule beta, viene attivata da una infezione virale (virus Coxsackie), in individui geneticamente predisposti.
- DIABETE MELLITO (tipo 2)
Tipico dell’età adulta.
Dovuto alla incapacità delle cellule di utilizzare l’ormone (resistenza insulinica), per una riduzione del numero dei recettori.
Il pancreas non è in grado di compensare la resistenza insulinica con la produzione di maggiori quantità di ormone.
- DIABETE GESTAZIONALE
E’ una condizione temporanea che si manifesta durante la gravidanza.
La familiarità ed il sovrappeso svolgono un ruolo chiave per la sua insorgenza.
Oggi le donne in attesa di un figlio vengono sottoposte ad uno screening per il controllo della glicemia 1 ora dopo aver bevuto una soluzione di 50 grammi di glucosio.
FATTORI DI RISCHIO
- Obesità.
- Familiarietà.
- Storia di diabete gestazionale o parto di un bambino macrosomico (più grosso del normale).
- Ipertensione arteriosa (maggiore di 140/90 mm Hg).
- Colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità) minore a 35 mg/dl
- Trigliceridi maggiori a 250 mg/dl.
- Storia di IGT (alterata tolleranza al glucosio) negli esami precedenti.
- Storia di IFG (alterata glicemia a digiuno) negli esami precedenti.
CLINICA
- Perdita di peso.
- Molta fame.
- Molta sete.
- Eccessivo bisogno di urinare.
- Segni di disidratazione.
- Stanchezza, senso di affaticamento.
- Vista offuscata, sfocata.
- Glicemia alta (iperglicemia).
- Zucchero e corpi chetonici nelle urine.
Per gestire una qualunque forma di diabete è importante seguire un adeguato regime alimentare, una corretta terapia e un corretto schema di controlli per prevenirne le complicanze croniche.
COMPLICANZE
Le maggiori complicanze sono legate alla compromissione dei vasi sanguigni (grossi vasi = macroangiopatia; piccoli vasi = microangiopatia).
- Malattie Cardiovascolari e Ictus
I soggetti con diabete hanno un rischio di morire per problemi cardiaci da 2 a 4 volte superiore rispetto alle persone senza il diabete.
Inoltre, il diabete spesso si associa ad alterazioni del metabolismo lipidico che inducono un aumento nei livelli dei grassi circolanti nel sangue. E questa è una condizione che promuove i fenomeni aterosclerotici.
- Ipertensione
Più del 60% delle persone con diabete sono soggette a ipertensione che condiziona l'evoluzione delle complicanze a livello renale e retinico.
- Complicanze oculari
L'eccesso di zucchero nel sangue può provocare retinopatia diabetica. In alcuni casi può anche portare allo sviluppo della cataratta.
- Complicanze renali
Il diabete rappresenta una delle cause più frequenti di insufficienza renale che impone il trattamento dialitico. È possibile identificare un'iniziale compromissione renale in fase molto precoce mediante il dosaggio dell'albumina nelle urine (microalbuminuria).
Questo esame va effettuato periodicamente per poter intervenire prontamente con misure terapeutiche adeguate.
- Altre Complicanze
Disturbi della sensibilità, dolori agli arti inferiori o alle mani, digestione lenta o alterazioni dell'alvo, sindrome del tunnel carpale, impotenza sessuale.
La mancanza di sensibilità e le alterazioni della circolazione sanguigna sono i due fattori critici che promuovono infezioni anche gravi a livello cutaneo. La scarsa sensibilità cutanea fa sì che le persone con diabete non si accorgano di piccoli graffi o punture che possono prodursi accidentalmente, anche per semplice sfregamento del piede nella scarpa. I difetti di circolazione e l'alta concentrazione di zucchero nel sangue, associati alla malattia, promuovono l'estensione e l'infezione di queste piccole ferite che possono ulcerarsi e che, nei casi più gravi, possono rendere necessaria l'amputazione dell'arto.
DIAGNOSI
Glicemia a digiuno
La misura della glicemia a digiuno rappresenta il test diagnostico preferenziale in quanto predice esiti avversi.
- Normale glicemia = inferiore a 110
- Diabete Mellito = tra 110 a 126
- Alterata Omeostasi del Glucosio = maggiore a 126
OGTT carico orale di 75 grammi di glucosio (seconda ora)
- Normale glicemia = inferiore a 140
- Diabete Mellito = tra 140 a 200
- Alterata Omeostasi del Glucosio = maggiore a 200
TERAPIA
Diabete tipo 1
Richiede la assunzione di insulina secondo schemi con 2 o più somministazioni giornaliere ed in forma sia pronta che ritardo.
-Insulina Pronta
-Insulina Intermedia
-Insulina Lenta
Solitamente l’insulina viene somministrata per via sottocutanea.
Diabete tipo 2
Può essere controllato con l’uso di ipoglicemizzanti orali.
- Sulfaniluree
Stimola la secrezione di insulina e Agisce sui recettori periferici della insulina rendendo le cellule più sensibili a questo ormone.
- Biguanidi
Riducono la produzione epatica di glucosio e stimolano l’utilizzazione periferica del glucosio.
PREVENZIONE
Si basa sulla promozione di un corretto stile di vita:
- Attività fisica (regolare di tipo aerobico)
- Alimentazione (adeguato regime alimentare per il controllo del peso corporeo).
- Bevande alcoliche consumare con moderazione sempre assunte non a stomaco vuoto.
EPIDEMIOLOGIA
Attualmente ci sono più di 170 milioni di persone nel mondo affette da diabete (Secondo l’ OMS, 300 milioni nel 2025) a causa di:
- Aumento della popolazione.
- Invecchiamento.
- Urbanizzazione.
- Abitudini alimentari sbagliate.
- Stile di vita sedentario.
Globalmente l’incremento previsto sul pianeta è del 110% di cui:
- Il 40% nelle nazioni industrializzate
- Il 70% nelle nazioni in via di sviluppo.
In Italia vi sono non meno di 3.000.000 di diabetici (una prevalenza del 3 - 4% nella popolazione generale)
- Il 90% = DM tipo 2.
- Il 10% = DM tipo 1.
CLASSIFICAZIONE
- DIABETE MELLITO (tipo 1)
Tipico dell’infanzia.
Determinato da un danno irreversibile delle isole del Langherans, con conseguente deficit della produzione di insulina.
La risposta autoimmune, responsabile della distruzione delle cellule beta, viene attivata da una infezione virale (virus Coxsackie), in individui geneticamente predisposti.
- DIABETE MELLITO (tipo 2)
Tipico dell’età adulta.
Dovuto alla incapacità delle cellule di utilizzare l’ormone (resistenza insulinica), per una riduzione del numero dei recettori.
Il pancreas non è in grado di compensare la resistenza insulinica con la produzione di maggiori quantità di ormone.
- DIABETE GESTAZIONALE
E’ una condizione temporanea che si manifesta durante la gravidanza.
La familiarità ed il sovrappeso svolgono un ruolo chiave per la sua insorgenza.
Oggi le donne in attesa di un figlio vengono sottoposte ad uno screening per il controllo della glicemia 1 ora dopo aver bevuto una soluzione di 50 grammi di glucosio.
FATTORI DI RISCHIO
- Obesità.
- Familiarietà.
- Storia di diabete gestazionale o parto di un bambino macrosomico (più grosso del normale).
- Ipertensione arteriosa (maggiore di 140/90 mm Hg).
- Colesterolo HDL (lipoproteine ad alta densità) minore a 35 mg/dl
- Trigliceridi maggiori a 250 mg/dl.
- Storia di IGT (alterata tolleranza al glucosio) negli esami precedenti.
- Storia di IFG (alterata glicemia a digiuno) negli esami precedenti.
CLINICA
- Perdita di peso.
- Molta fame.
- Molta sete.
- Eccessivo bisogno di urinare.
- Segni di disidratazione.
- Stanchezza, senso di affaticamento.
- Vista offuscata, sfocata.
- Glicemia alta (iperglicemia).
- Zucchero e corpi chetonici nelle urine.
Per gestire una qualunque forma di diabete è importante seguire un adeguato regime alimentare, una corretta terapia e un corretto schema di controlli per prevenirne le complicanze croniche.
COMPLICANZE
Le maggiori complicanze sono legate alla compromissione dei vasi sanguigni (grossi vasi = macroangiopatia; piccoli vasi = microangiopatia).
- Malattie Cardiovascolari e Ictus
I soggetti con diabete hanno un rischio di morire per problemi cardiaci da 2 a 4 volte superiore rispetto alle persone senza il diabete.
Inoltre, il diabete spesso si associa ad alterazioni del metabolismo lipidico che inducono un aumento nei livelli dei grassi circolanti nel sangue. E questa è una condizione che promuove i fenomeni aterosclerotici.
- Ipertensione
Più del 60% delle persone con diabete sono soggette a ipertensione che condiziona l'evoluzione delle complicanze a livello renale e retinico.
- Complicanze oculari
L'eccesso di zucchero nel sangue può provocare retinopatia diabetica. In alcuni casi può anche portare allo sviluppo della cataratta.
- Complicanze renali
Il diabete rappresenta una delle cause più frequenti di insufficienza renale che impone il trattamento dialitico. È possibile identificare un'iniziale compromissione renale in fase molto precoce mediante il dosaggio dell'albumina nelle urine (microalbuminuria).
Questo esame va effettuato periodicamente per poter intervenire prontamente con misure terapeutiche adeguate.
- Altre Complicanze
Disturbi della sensibilità, dolori agli arti inferiori o alle mani, digestione lenta o alterazioni dell'alvo, sindrome del tunnel carpale, impotenza sessuale.
La mancanza di sensibilità e le alterazioni della circolazione sanguigna sono i due fattori critici che promuovono infezioni anche gravi a livello cutaneo. La scarsa sensibilità cutanea fa sì che le persone con diabete non si accorgano di piccoli graffi o punture che possono prodursi accidentalmente, anche per semplice sfregamento del piede nella scarpa. I difetti di circolazione e l'alta concentrazione di zucchero nel sangue, associati alla malattia, promuovono l'estensione e l'infezione di queste piccole ferite che possono ulcerarsi e che, nei casi più gravi, possono rendere necessaria l'amputazione dell'arto.
DIAGNOSI
Glicemia a digiuno
La misura della glicemia a digiuno rappresenta il test diagnostico preferenziale in quanto predice esiti avversi.
- Normale glicemia = inferiore a 110
- Diabete Mellito = tra 110 a 126
- Alterata Omeostasi del Glucosio = maggiore a 126
OGTT carico orale di 75 grammi di glucosio (seconda ora)
- Normale glicemia = inferiore a 140
- Diabete Mellito = tra 140 a 200
- Alterata Omeostasi del Glucosio = maggiore a 200
TERAPIA
Diabete tipo 1
Richiede la assunzione di insulina secondo schemi con 2 o più somministazioni giornaliere ed in forma sia pronta che ritardo.
-Insulina Pronta
-Insulina Intermedia
-Insulina Lenta
Solitamente l’insulina viene somministrata per via sottocutanea.
Diabete tipo 2
Può essere controllato con l’uso di ipoglicemizzanti orali.
- Sulfaniluree
Stimola la secrezione di insulina e Agisce sui recettori periferici della insulina rendendo le cellule più sensibili a questo ormone.
- Biguanidi
Riducono la produzione epatica di glucosio e stimolano l’utilizzazione periferica del glucosio.
PREVENZIONE
Si basa sulla promozione di un corretto stile di vita:
- Attività fisica (regolare di tipo aerobico)
- Alimentazione (adeguato regime alimentare per il controllo del peso corporeo).
- Bevande alcoliche consumare con moderazione sempre assunte non a stomaco vuoto.
EPIDEMIOLOGIA
Attualmente ci sono più di 170 milioni di persone nel mondo affette da diabete (Secondo l’ OMS, 300 milioni nel 2025) a causa di:
- Aumento della popolazione.
- Invecchiamento.
- Urbanizzazione.
- Abitudini alimentari sbagliate.
- Stile di vita sedentario.
Globalmente l’incremento previsto sul pianeta è del 110% di cui:
- Il 40% nelle nazioni industrializzate
- Il 70% nelle nazioni in via di sviluppo.
In Italia vi sono non meno di 3.000.000 di diabetici (una prevalenza del 3 - 4% nella popolazione generale)
- Il 90% = DM tipo 2.
- Il 10% = DM tipo 1.
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