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Legislazione in materia di lavoro

Cenni introduttivi
la medicina del lavoro è la disciplina che studia i rapporti tra la salute dell’uomo e il suo lavoro.

Due obiettivi principali:
La prevenzione delle malattie e degli infortuni derivanti dall’attività lavorativa.
La terapia e la riabilitazione del soggetto che ha subito un danno da lavoro.

Bisogna subito fare una sostanziala divisione tra:
Infortunio sul lavoro: è un danno alla persona, determinato da una causa lesiva di elevata intensità, concentrata nel tempo (assimilata ad un turno di lavoro).

Gli elementi che lo caratterizzano sono:
La causa che si esplica in un breve lasso di tempo e comunque non oltre un turno di lavoro.
L’occasione di lavoro (anche quando ci si reca o si torna dal lavoro –infortunio in itinere).
Il danno sul lavoratore con ripercussioni negative (temporanee o permanenti) sulla propria attitudine al lavoro.

Malattia professionale: malattia contratta a causa e nell’esercizio del lavoro, la quale causa lesiva agisce in maniera più diluita nel tempo.
L’ elemento che la caratterizza è quindi costituito dalla diluizione cronologica con la quale agisce.

La tutela preventiva e assicurativa dei lavoratori
La legislazione italiana prevede per il lavoratore due forme di tutela sui rischi derivanti dagli ambienti di lavoro:

La tutela preventiva: atta ad evitare che il lavoratore si infortuni e/o contragga malattia.

La tutela assicurativa: in grado di garantire adeguato trattamento economico nel caso in cui l’infortunio e/o la malattia professionale abbia determinato una riduzione permanente della capacità lavorativa generica.

Esiste una classificazione delle malattie professionali dove il sistema assicurativo si avvale delle cosiddette liste, divise in due tabelle:
una per l’industria (58 malattie) e una per l’agricoltura (27 malattie).

La gestione di tale sistema è affidata all’Istituto Nazionale contro gli Infortuni sul Lavoro e le Malattie Professionali (I.N.A.I.L.)

La legislazione italiana in merito è nutrita, ma disomogenea: non esiste un testo unico legislativo che raggruppi tutte le leggi sulla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, quelle di tutela assicurativa e quelle di igiene del lavoro, attualmente il testo legislativo di maggiore riferimento è il DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008 , n. 81

Principali riferimenti legislativi
D.P.R. 303 del 19 marzo 1956 “norme generali sull’igiene del lavoro” obbligo delle visita medica e relativa periodicità.

D.P.R. 1124 del 30 giugno 1965 “testo unico delle disposizioni per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali”

D.P.R. 482 del 9 giugno 1975 riporta la lista delle malattie professionali per cui vige il sistema assicurativo.

D.P.R. 336 del 13 aprile 1994 l’aggiornamento della lista delle malattie professionali

Legge 300 del 20 maggio 1970 “statuto dei lavoratori”- assicura ai lavoratori i diritti di libertà e dignità umana garantiti dalla Costituzione

Legge 833 del 23 dicembre 1978 “legge istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale” - attribuisce alle Regioni il compito di legiferare in materia di prevenzione e alle USL le funzioni operative e amministrative

Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 rappresenta l’attuazione di quanto previsto all’Art. 1 della Legge n° 123 del 2007 ed in particolare si pone l’obiettivo di attuare: “il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro, mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo”

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