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Toyotismo

Negli anni 70 e 80 l'economia giapponese ebbe una esponenziale espansione.

Questo fenomeno è associato al sistema ideato dall'Ingegnere Meccanico Tajichi OHONO, padre del sistema di produzione Toyota (Toyota Production System).
Tajichi OHONO (nato nel 1912 in Cina) inizia la sua carriera come impiegato e la termina come vice­presidente con la famiglia Toyoda.

Negli anni 60 studia il processo Taylorista della Ford americana e lo raffina in un sistema che basa le sue fondamenta sull'impersonificazione del lavoratore con il Gruppo.

Negli anni '80 la Toyota diventa il secondo produttore di autoveicoli al mondo (3 milioni di autoveicoli l'anno contro meno di 12.000 del 1950), seconda solo alla General Motors (circa 4 milioni) e con 1/10 dei dipendenti GM.
Inoltre tutto il sistema giapponese produce più auto degli Stati Uniti (11 milioni contro 8).




PRINCIPI DI BASE DEL TOYOTISMO

La regola del zero
Zero:
- stock,
- difetti,
- conflitti,
- tempi morti,
- tempo d’attesa (per il cliente),
- cartacce.

Just in time
Sistema produttivo in simmetria tra l’offerta dei beni prodotti e la domanda che proviene dal mercato.

Autonomazione
L'uso delle macchine e il rapporto uomo­/macchina permette al sistema di produzione di retroagire nel caso di errori e correggerli in tempo reale, nell’esatto punto del ciclo lavorativo in cui si genera.

Coinvolgimento dei dipendenti.
Nelle decisioni riguardanti la produzione/erogazione del servizio (il sistema kanbam che veicola le informazioni dal basso all’alto). Il lavoratore si riappropria del pensiero e le competenze vengono estese.

Eliminazione di tutte le risorse ridondanti.

La partecipazione dei fornitori.

Zero scorte

Il controllo della Qualità Totale.



MERITI E LIMITI DEL TOYOTISMO

Razionalità processuale o flessibile
Il fordismo creava mercato e società in un ipotesi di illimitata crescita della domanda mentre il toyotismo può solo adattarsi al mercato.

Kanbam
Inversione del processo di comunicazione (non solo dall’operaio ai dirigenti, ma soprattutto dai clienti al marketing e commerciale).

Fabbrica come ambiente sociale
Tutti agiscono secondo obiettivi comuni in un comune senso di appartenenza al gruppo (riducendo i conflitti e alimentando la partecipazione ai processi decisionali sulla catena di produzione).

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