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Terapia trasfusionale

PRELIEVO DI SANGUE

Per il prelievo di sangue intero devono essere prelevati 450 ml per singola donazione ed il numero di donazioni annuo non deve essere per l'uomo superiore a quattro con un intervallo minimo, fra due donazioni, non inferiore a novanta giorni.
L’età del donatore deve essere compresa tra 18 e 65 anni e il peso non inferiore ai 50 kg.

Nella donazione standard il sangue viene raccolto in un sistema di sacche sterili, sottoposto a filtrazione e centrifugazione per permettere la rimozione dei globuli bianchi e delle piastrine e la separazione di globuli rossi (emazie concentrate) e plasma.
Le procedure di aferesi sono estremamente vantaggiose perchè sono selettivamente raccolti i singoli componenti del sangue: plasma, piastrine e cellule staminali.


AFARESI
Le aferesi sono procedure mediante le quali il sangue prelevato dal donatore viene frazionato nei suoi componenti con l'ausilio di macchine dette separatori cellulari; sono poi trattenuti gli elementi che servono e si reinfondono al donatore tutti gli altri.


PLASMAFERESI

Il prelievo di plasma (plasmaferesi produttiva) non può superare i 650 ml per singola donazione, 1,5 litri al mese e 10 litri l’anno.
I requisiti richiesti per il donatore sono gli stessi per le trasfusioni di sangue intero.

Nel caso della Plasmaferesi ciò che viene raccolto è un'unità di plasma che varia da 500 a 650 ml; i componenti restanti del sangue intero vengono "restituiti" al donatore in un processo continuo, attraverso un unico (o secondario) accesso venoso.
E' auspicabile che ogni donatore effettui almeno una plasmaferesi all'anno; questo metodo è più lungo di una normale donazione anche se la perdita complessiva di tempi sarà spesso minore perché si effettua su appuntamento.

Dal plasma si ottengono EMODERIVATI importanti:

- Albumina
E' una proteina utilizzata nel trattamento di alcune malattie del fegato e dei reni (cirrosi, nefrosi, ecc.) per la cura di stati patologici gravi come lo shock da ustioni, da trauma, ecc.
Secondo le direttive della legislazione italiana è pastorizzata a 60°C per 10 ore.
Non contiene anticorpi e fattori della coagulazione.
Può essere infusa indipendentemente dal gruppo sanguigno del ricevente.
Sono in commercio preparazioni al 5%, al 20% e al 25%.
L’emivita dell’albumina è di circa 3 settimane, con un tasso di degradazione proporzionale alla
concentrazione plasmatica.
Le soluzioni di albumina umana al 5% hanno una pressione osmotica che è pressappoco equivalente a quella del plasma normale. Quelle al 20-25% sono iperosmotiche.
Entrambe ritengono liquidi nello spazio intravascolare e contribuiscono ad un aumento delle concentrazioni di albumina negli spazi intra ed extravascolari.
I preparati di Albumina Umana sono conservate a temperatura ambiente e trasfuse al bisogno.

- Immunoglobuline (Ig) specifiche e non
Sono sostanze protettive o anticorpi che usate in forma concentrata proteggono le persone prive di anticorpi specifici per una determinata malattia. Costituiscono un aiuto prezioso nel caso di persone la cui resistenza alla infezioni sia diminuita o in alcune patologie immunologiche.
Sono disponibili in due distinte preparazioni e formulazioni:
1 - contenente circa il 16% di proteine è usato per l’immunizzazione passiva somministrato per via intramuscolare.
2 - contenente dal 3 al 12% di proteine è usata soprattutto nei deficit anticorpali primitivi per via endovenosa.

I preparati sono conservati in frigoemoteca (+ 4°C) e utilizzati al bisogno .


- Concentrati dei fattori della coagulazione (Procoagulanti o Anticoagulanti)
Sono fondamentali per i pazienti affetti da emofilia A e B che hanno una forte carenza nel sangue di fattore VIII o IX. Negli ultimi anni l'uso di questi preparati altamente purificati e assai efficaci ha permesso una vita quasi normale a chi soffre di emofilia.
Sono conservati in frigoemoteca (+4°C) e utilizzati al bisogno.


PIASTRINOAFERESI

La donazione di piastrine (piastrinoaferesi) richiede gli stessi requisiti per l’idoneità alla donazione di sangue intero, con un numero di piastrine non inferiore a 150.000/μl.

La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine: un'apposita apparecchiatura separa dal plasma la parte corpuscolata del sangue, da cui vengono estratte automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita sacca.
Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei globuli rossi e dei globuli bianchi.
Tutto il procedimento dura circa un'ora (massimo 90 minuti).
Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l'anno; l'intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi e tra una piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di quattordici giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una piastrinoaferesi è di un mese.

Le piastrine raccolte verranno utilizzate entro 5 giorni dal prelievo:
• per la terapia di alcune gravi malattie (per esempio le leucemie)
• per i pazienti oncologici in chemioterapia
• come supporto fondamentale nei trapianti di midollo osseo


LEUCOAFARESI

La leucoaferesi (donazioni di leucociti) richiede gli stessi requisiti di sopra ma i leucociti non devono essere inferiori a 6000/μl.



PREPARATI PER LE TRASFUSIONI

SANGUE INTERO

Viene utilizzato per ripristinare la volemia e per aumentare il trasporto di O2 nei soggetti che hanno avuto un’emorragia acuta con perdite di sangue superiori al 30%.
Il sangue intero, oggi, dovrebbe essere impiegato raramente in clinica e sostituito dalla trasfusione con gli emocomponenti che consentono di trattare più pazienti con una sola donazione, fornendo loro dosi più elevate dello specifico componente di cui necessitano.



EMOCOMPONENTI


Globuli rossi concentrati (GRC)

Vengono impiegati per aumentare il trasporto di O2 ai tessuti nei soggetti anemici.
I limiti per l’indicazione alla trasfusione sono valori Hb uguali o inferiori a 7 g/dl se il paziente è normovolemico ed è in grado di aumentare la gittata cardiaca.
Soggetti con quadro clinico più severo, soprattutto se anziani, possono richiedere trasfusioni anche a livelli più elevati di Hb.
Normalmente una concentrazione di Hb superiore a 10 g/dl non richiede trasfusione.
Un’unità di emazia concentrate aumenta la concentrazione emoglobinica di 1 g/dl e l’ematocrito del 3%.
I rischi della trasfusione di emazie concentrate sono quelli legati alla trasmissione di malattie infettive e alla formazione di alloanticorpi, clinicamente significativi contro antigeni eritrocitari assenti nel ricevente.

Non sono indicati:
• per espandere il volume ematico
• in caso di carenza marziale e/o vitaminica in condizioni cliniche stabili

Particolari tipi di globuli rossi concentrati sono i seguenti:

- GRC lavati con soluzione fisiologica per la rimozione di piastrine, di parte dei leucociti e di quasi tutto il plasma.
Questo preparato fornisce una minore massa eritrocitaria rispetto alle sole emazie concentrate; è il prodotto di elezione per i pazienti con un’immunodeficienza da IgA, con gravi e ricorrenti reazioni trasfusionali da proteine plasmatiche o con emoglobinuria parossistica notturna.

- GRC filtrati
Sono indicati nei soggetti che hanno avuto un’alloimmunizzazione da trasfusione, da gravidanza o da trapianto.
La filtrazione riduce il numero di leucociti a meno di 5x106 e previene l’alloimunizzazione da trasfusione.


- GRC irradiati
Sono utilizzate per prevenire la malattia del trapianto verso l’ospite. Le emazie vengono irradiate con una dose >20 Gray. A causa dell’insulto da radiazione, le unità di GRC raddoppiano il loro contenuto di potassio; questo deve essere tenuto presente nella terapia trasfusionale in neonatologia.


Piastrinoafaresi

Trasfusione indicata per i pazienti con diminuzione della quantità di piastrine.
Per i pazienti affetti da patologie di tipo medico in condizioni stabili e senza complicazioni il valore soglia è di 10.000/microlitro. In presenza di sanguinamento (che talora essendo inapparente va attivamente indagato, ad esempio con la ricerca del sangue nelle feci e urine), di conteggio piastrinico rapidamente decrescente, febbre, infezione, anomalie della coagulazione e in corso di chemioterapia è consigliabile trattare il paziente se il conteggio piastrinico scende al di sotto delle 20.000/microlitro. Livelli di soglia superiori sono indicati solo in casi particolari. Per i pazienti chirurgici il valore soglia è 50.000/ microlitro.

Anche le piastrine vengono sottoposte a trattamenti simili a quelli usati per i GRC ottenendo piastrinoafaresi leucodeplete, irradiate o lavate.


Plasma Fresco Congelato (PFC)

Viene utilizzato per fornire proteine, fattori della coagulazione ed albumina.

E’ indicato:
- Per la correzione di coagulopatie (ad es. coagulazione intravascolare disseminata.)
- Nel trattamento dell’emorragia o in alcuni casi di pre-intervento chirurgico
- Nei deficit congeniti o acquisiti di singoli fattori della coagulazione in presenza di emorragie
quando non si possono utilizzare i concentrati degli specifici fattori
- Nel trattamento della microangiopatia trombotica (TTP HUS)
- Come antagonista degli anticoagulanti orali in presenza di manifestazioni emorragiche
- Trasfusioni massive in presenza di PT e/o PTT alterati

Non è indicato:
• per espandere il volume plasmatico
• come apporto nutritivo
• nei deficit congeniti o acquisiti della coagulazione non accompagnati da emorragia
• come profilassi in caso di circolazione extracorporea o trasfusione massiva
• nelle epatopatie croniche a scopo emostatico, se non sono state messe in atto misure di
contenimento dell’emorragia

Complicazioni Possibili:
- Da leucociti contaminanti (poco probabile)
Refrattarietà alla trasfusione piastrinica, Reazione febbrile non emolitica, Trasmissione di cytomegalovirus (CMV), Graft versus host disease (GVHD)
- Da emazie contaminanti
Alloimmunizzazione Rh o altri antigeni eritrocitari, Infezione parassitica (malaria)
- Da plasma
Infezione da batteri, virus e parassiti, Reazioni allergiche, soprattutto in caso di con deficit di IgA, Emolisi nel ricevente dovuta ad anticorpi AB0





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