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Test pretrasfusionali

I test pretrasfusionali hanno lo scopo di selezionare emocomponenti che non causino danni ai riceventi e che abbiano una sopravvivenza accettabile quando trasfusi.
Per questo, il donatore di sangue viene testato per determinare la sua idoneità alla trasfusione e la compatibilità con il ricevente.

I test comprendono la determinazione del gruppo ABO e Rh(D), lo screening per gli anticorpi e i test per la presenza di marker di malattie infettive e che comprendono la sifilide, l'antigene di superficie per l'epatite B, l'ALT, l'antigene HIV-1 e gli anticorpi contro il core dell'epatite B, i virus linfotropi per i linfociti T (HTLV-I e HTLV-II), il virus dell'epatite C, così come l'HIV-1 e l'HIV-2.



I TEST

La caratterizzazione AB0 del sangue del donatore e del ricevente
Eseguita per prevenire la trasfusione di Globuli Rossi incompatibili.
Il sangue per la trasfusione deve essere dello stesso tipo AB0 del ricevente. Nelle situazioni urgenti o quando il corretto tipo AB0 è in dubbio, Globuli Rossi di tipo 0 (non sangue intero) possono essere usati per pazienti di qualsiasi gruppo AB0.

La determinazione del fattore Rh

Determina la presenza (Rh-positivo) o meno (Rh-negativo) del fattore Rh0 (D) sui Globuli Rossi.
I pazienti Rh-negativi devono ricevere sempre sangue Rh negativo a esclusione delle situazioni di emergenza, in cui il paziente corre pericolo di vita e non si dispone di sangue Rh-negativo.
I pazienti Rh-positivi possono ricevere sangue Rh positivo o negativo.

Lo screening per gli anticorpi irregolari contro i Globuli Rossi
Eseguito sistematicamente su campioni pretrasfusionali del potenziale ricevente e in periodo prenatale su campioni materni.
Gli anticorpi irregolari sono specifici per gli antigeni eritrocitari diversi dal sistema AB0 (es. Rh0 (D), Kell (K) o Duffy (Fya)).
La scoperta precoce è importante poiché questi anticorpi possono causare l'insorgenza della malattia emolitica del neonato e gravi reazioni trasfusionali; essi possono complicare e ostacolare inoltre le prove crociate, ritardando così il reperimento di sangue compatibile.

Il test antiglobulinico indiretto (il test di Coombs indiretto)

Il test di Coombs indiretto viene spesso usato per determinare se nel sangue di un individuo circola un tipo particolare di anticorpi che, in caso di trasfusione ad un'altra persona, possono danneggiare il ricevente provocando la distruzione dei suoi globuli rossi.
Il test viene usato per esempio nelle banche del sangue.
Questi anticorpi possono essere responsabili, fra l'altro, di una malattia emolitica del neonato detta eritroblastosi fetale. Questa malattia si può manifestare nel neonato che ha il sangue Rh positivo (ereditato dal padre) e una madre Rh negativa: in questo caso si crea una incompatibilità fra i due tipi di sangue per cui la madre fabbrica anticorpi contro il sangue del proprio figlio i quali, passando attraverso la placenta distruggono i globuli rossi del bambino. Questa incompatibilità se viene riconosciuta in tempo con il test di Coombs può essere curata.
Il test di Coombs indiretto è un metodo usato per lo screening di anticorpi irregolari anti Globuli Rossi.
I GR del test sono aggiunti al siero del paziente, incubati, lavati, testati con globulina antiumana e osservati al fine di rilevare agglutinazione.
Questo esame può essere positivo in presenza di un anticorpo di gruppo sanguigno irregolare o quando l'anticorpo libero (non legato ai GR) è presente nelle anemie emolitiche autoimmuni.
Una volta che un anticorpo è stato rivelato, viene determinata la sua specificità. La conoscenza della specificità dell'anticorpo aiuta a determinare il significato clinico, a scegliere il sangue compatibile e a trattare la MEN.
Il Test di Coombs indiretto viene eseguito per la determinazione degli autoanticorpi anti-IgG nel siero del paziente in esame. In particolare per la ricerca di eventuali emolisine nel sangue materno in caso di gravidanza a rischio per malattia emolitica nel neonato.

Il test dell'antiglobulina (o test di Coombs diretto)
Il test di Coombs diretto si usa per scoprire autoanticorpi che possono danneggiare i globuli rossi della stessa persona che li trasporta nel sangue; viene richiesto essenzialmente per studiare alcune cause di anemia.
Gli autoanticorpi si possono formare per colpa di alcune infezioni (mononucleosi, sifilide), di farmaci o di malattie come leucemia, linfomi ed artrite reumatoide. Gli autoanticorpi distruggono i globuli rossi e provocano anemia con ittero (colorito giallo della pelle).
Il Test di Coombs diretto si esegue per evidenziare gli anticorpi incompleti legati alle emazie del soggetto, presenti in seguito a malattia emolitica nel neonato, anemia emolitica autoimmune, reazioni trasfusionali, sensibilizzazione a farmaci.

La titolazione anticorpale
Eseguita quando un anticorpo irregolare anti-Globuli Rossi clinicamente significativo è identificato nel siero di una donna in gravidanza o in un paziente con anemia emolitica da crio-autoanticorpo.

Cross match (o prove crociate)
Un cross-match in aggiunta alla determinazione di gruppo AB0/Rh e lo screening degli anticorpi aumenta la rivelazione di incompatibilità solo dello 0,01%.
In un ricevente con un anticorpo clinicamente significativo anti-GR, le unità di GR negative per il corrispondente antigene sono selezionate e ulteriormente testate per la compatibilità con un cross-match antiglobulinico utilizzando il siero del ricevente, i GR del donatore e globulina antiumana. Nei riceventi senza anticorpi anti-GR clinicamente significativi, un immediato spin cross-match, che omette la fase con antiglobulina, conferma la compatibilità AB0.



TEST ABBREVIATI

La trasfusione urgente può precludere un approfondito esame di compatibilità. Quando il tempo lo permette (occorrono circa 10 min), può essere fornita la determinazione specifica di gruppo ABO/Rh.

In circostanze più urgenti, GR di gruppo O sono trasfusi se il tipo ABO è incerto, mentre sangue Rh-negativo si trasfonde se il gruppo Rh è incerto.

La procedura "type and screen" può essere richiesta in circostanze in cui non è richiesta verosimilmente una trasfusione, come nella chirurgia elettiva. Si procede alla determinazione del gruppo sanguigno ABO/Rh e alla ricerca degli anticorpi. Se questa seconda determinazione risulta negativa e il paziente necessita di sangue, si può procedere alla trasfusione dei GR ABO/Rh specifici senza la fase delle prove crociate; se è presente un anticorpo irregolare, è necessario selezionare il sangue ed eseguire le prove crociate appropriate.

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