Dobbiamo distinguere due situazioni:
Ipotermia: comprende un abbassamento della temperatura di tutto il corpo.
Congelamento: comprende un`abbassamento locale della temperatura.
Ipotermia
Possiamo distinguere situazioni diverse:
Ipotermia lieve: 35-32 °
Ipoteermia moderata:32-28°
Ipotermia grave: <28°
Fisiopatologia
L`iter fisiopatologico, nell`ipotermia, è molto preciso, abbiamo:
Brivido per compenso, seguito da una intensa vasocostrizione con presenza di formicolio, diminuzione, da parte delle cellule di utilizzare l`O2, con danni parenchimali.
I danni parenchimali possono portare a:
Edema polmonare acuto
Fibrillazione ventricolare
Asistolia
Arresto respiratorio
Segni e sintomi
Brivido
Vasocostrizione
Ipertonosimpatico
Apatia, obnubilamento, stupore
PA indeterminabile con polso centrale presente
Trattamento pre-ospedaliero
Rimuovere gli abiti umidi
Sacco a pelo o coperte (riscaldamento passivo lento)
Bevande calde e cibi zuccherini
Esercizi muscolari
Se il paziente non appare cosciente BLS
Trattamento ospedaliero
Riscaldamento attivo lento, puo essere:Esterno: bagno caldo (40°)
Interno: sonda gastrica o dialisi peritoneale (circolazione extracorporea)
Controllo acidosi e squilibri
Congelamento
Prima fase: cute pallida, dolore urente per il riscaldamento,in seguito parestesia
Seconda fase: edema della zona per acidosi metabolica, con presenza di vescicole che diventa rosso chiara o scura con tendenza alla suppurazione e si trasforma in escara
Terza fase: necrosi tissutale con interessamento dei tessuti profondi che evolve verso la mummificazione e la gangrena.
Dopo il riscaldamento si avrà dolore intenso per settimane, perchè favorisce il rilascio dei cataboliti
Quarta fase: arresto della circolazione e morte cellulare.
Trattamento
Allontanare gli indumenti che creano costrizione
No massaggio e mobilizzazione
Non rompere le vscicole
Riscaldamento a 37° per 30-60 minuti
Analgesici
Ospedalizzazione
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