VALORI
Il valore è il bene che l’uomo percepisce e mira a raggiungere.
E' universale quando è riconosciuto da più persone da una collettività.
I valori sono una realtà o un’ideale positivo universale riconosciuto come tale, ciò che dà senso all’esistenza umana. Il valore è tale perché c’è un essere che lo considera tale.
I valori sono classificati in diversi gruppi:
-valori vitali: quali il cibo, il sonno, la casa
-valori estetico-razionali: quali la scienza, le arti e tutte le attività razionali dell’uomo
-valori spirituali: che impregnano di sé e condizionano tutte le azioni dell’uomo
I valori non sono fissati rigidamente e mutano continuamente.
Appare quindi chiaro che il valore è tutto ciò che:
- permette l’esistenza umana
- aiuta a dare il significato all’esistenza
- permette all’uomo di essere veramente umano e di esprimere la sua umanità.
I valori non sono solo ciò che permette di soddisfare un bisogno un desiderio, bensì tutto ciò che permette all’uomo di realizzare la sua esistenza e di conferirle un significato.
I valori non sono mai solo personali perchè l’uomo ha la capacità di capire che hanno importanza anche per gli altri.
È in dubbio che i valori si inseriscono anche nella cultura, ma non solo in essa, perché l’aspetto intersoggettivo dei valori è più profondo, è quello che fa scattare in noi l’attenzione.
L’impegno per ognuno è riconoscere l’altro come un valore: questo riconoscimento sta alla base della realizzazione umana, dà significato alla vita ed è espressione della solidarietà.
Quali valori?
I valori morali hanno carattere personale, cioè hanno senso per l’uomo e non esistono senza l’uomo. Ogni valore ha la proprietà di incoraggiare le azioni, di suscitare atteggiamenti nei suoi confronti o di provocare e regolare delle interazioni tra esseri umani.
Si ribadisce che il valore esiste perché riconosciuto dall’uomo: ne consegue che ognuno attribuisce ad un valore più importanza che ad altri, costruendosi una propria scala gerarchica dei valori.
Ognuno può variare questa gerarchia in base alle condizioni sociali, culturali, emozionali, storiche.
L’esercizio di tale facoltà introspettiva si può chiamare coscienza.
Alla coscienza spetta il compito di identificare:
- il valore in gioco
- le azioni necessarie a conseguirlo, promuoverlo, rispettarlo
- la situazione contingente
- l’azione da effettuare in quella particolare evenienza
In questo ambito particolare il suo compito più delicato è quello di identificare quella dovere sia prevalente tra i molti in genere implicati in azione.
La coscienza può scegliere di dare la priorità ad un valore che in quella situazione è più importante del rispetto di una norma che non consentirebbe la salvaguardia del valore stesso.
Il valore è il bene che l’uomo percepisce e mira a raggiungere.
E' universale quando è riconosciuto da più persone da una collettività.
I valori sono una realtà o un’ideale positivo universale riconosciuto come tale, ciò che dà senso all’esistenza umana. Il valore è tale perché c’è un essere che lo considera tale.
I valori sono classificati in diversi gruppi:
-valori vitali: quali il cibo, il sonno, la casa
-valori estetico-razionali: quali la scienza, le arti e tutte le attività razionali dell’uomo
-valori spirituali: che impregnano di sé e condizionano tutte le azioni dell’uomo
I valori non sono fissati rigidamente e mutano continuamente.
Appare quindi chiaro che il valore è tutto ciò che:
- permette l’esistenza umana
- aiuta a dare il significato all’esistenza
- permette all’uomo di essere veramente umano e di esprimere la sua umanità.
I valori non sono solo ciò che permette di soddisfare un bisogno un desiderio, bensì tutto ciò che permette all’uomo di realizzare la sua esistenza e di conferirle un significato.
I valori non sono mai solo personali perchè l’uomo ha la capacità di capire che hanno importanza anche per gli altri.
È in dubbio che i valori si inseriscono anche nella cultura, ma non solo in essa, perché l’aspetto intersoggettivo dei valori è più profondo, è quello che fa scattare in noi l’attenzione.
L’impegno per ognuno è riconoscere l’altro come un valore: questo riconoscimento sta alla base della realizzazione umana, dà significato alla vita ed è espressione della solidarietà.
Quali valori?
I valori morali hanno carattere personale, cioè hanno senso per l’uomo e non esistono senza l’uomo. Ogni valore ha la proprietà di incoraggiare le azioni, di suscitare atteggiamenti nei suoi confronti o di provocare e regolare delle interazioni tra esseri umani.
Si ribadisce che il valore esiste perché riconosciuto dall’uomo: ne consegue che ognuno attribuisce ad un valore più importanza che ad altri, costruendosi una propria scala gerarchica dei valori.
Ognuno può variare questa gerarchia in base alle condizioni sociali, culturali, emozionali, storiche.
L’esercizio di tale facoltà introspettiva si può chiamare coscienza.
Alla coscienza spetta il compito di identificare:
- il valore in gioco
- le azioni necessarie a conseguirlo, promuoverlo, rispettarlo
- la situazione contingente
- l’azione da effettuare in quella particolare evenienza
In questo ambito particolare il suo compito più delicato è quello di identificare quella dovere sia prevalente tra i molti in genere implicati in azione.
La coscienza può scegliere di dare la priorità ad un valore che in quella situazione è più importante del rispetto di una norma che non consentirebbe la salvaguardia del valore stesso.
I DIRITTI
Il diritto è ciò che qualcuno possiede e può rivendicare.
"la vera filosofia dei diritti si fonda sulla legge naturale” (Maritan)
La legge naturale è scritta nel cuore dell’uomo è la conoscenza che aumenta con l’aumentare della coscienza umana.
Diritti universali dell’uomo:
(dichiarazione ONU del 10 dicembre 1948)
Diritto alla vita, alla libertà, condurre la propria vita come padroni di sé stessi.
Diritti del malato:
(carta del malato)
-Diritto di accedere ai servizi ospedalieri
-Diritto di essere curato nel rispetto della dignità umana
-Diritto del malato di accettare o rifiutare le prestazioni mediche
-Diritto di essere informato
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