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Flebotrombosi

Occlusione trombotica delle vene, ad evoluzione lenta si instaura indipendentemente da una lesione infiammatoria del vaso.
La conseguenza più grave è la possibilità di un distacco di particelle di trombo che agiscono in senso embolizzante.


Eziopatogenesi
I fattori che predispongono alla trombosi venosa profonda si possono sintetizzare nella Triade di Virchow:
- IPERCOAGULABILITA' (incremento della viscosità del sangue)
- RIDUZONE DEL FLUSSO EMATICO (stasi)
- DANNO ENDOTELIALE (modificazione della parete vascolare)


Anatomia patologica
Il punto di partenza è a livello delle vene comunicanti della pianta del piede e del polpaccio, sono costituiti da un fitto reticolo fibrinoso.
Il trombo aderisce con la sua base a livello di una vena comunicante, mentre la sua coda oscilla nel flusso della vena profonda.
Da qui può bastare un movimento dell'arto o una brusca variazione del flusso perchè il trombo si stacchi e lungo la vena illiaca e la cava vada a tamponare l'arteria polmonare e provochi un'embolia polmonare.



Segni e sintomi
- Dolore violento ad un polpaccio o ad un piede
- Viene risvegliato dalla pressione del polpaccio o dalla flessione del piede
- Modesto edema del piede e dei malleoli


Phlegmasia coerulea dolens
E' una forma di flebotrombosi con caratteristiche peculiari:
- colpisce l'arto inferiore.
- è dovuta all'occlusione massiva dell'asse venoso principale illiaco-femorale.
- 50 % dei casi evolve in gangrena (o cancrena: necrosi più o meno estesa di tessuti o di organi).

La diffusa trombosi venosa determina abbondante trasudazione plasmatica con riduzione del gradiente pressorio tra sangue arterioso ed interstizio con possibile ischemia.


Trattamento
- Riposo a letto
- Antiaggreganti
- Anticoagulanti
- Trombectomia
- Stent ombrello cavali



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