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Il monitoraggio

Può capitare che durante l'intervento si verifichino eventi indesiderati, inattesi, talora caratterizzati da conseguenze anche drammatiche, talora estreme.
Tali eventi vengono definiti “incidenti”,(avvenimento indipendente dalla volontà umana conseguente sia all’improvvisa azione di una causa esterna sia per responsabilità della vittima),e molte volte continuano a ripetersi inevitabilmente a causa della ripetitività.
Gli incidenti non sono avvenimenti puramente fortuiti, semplici frutti del caso, in genere in ognuno si può risalire ad una serie di cause che spesso sarebbero evitabili:

-Carenze organizzative(mancato controllo del campo operatorio);
-Malfunzionamento di attrezzature;
-Inesperienza, imperizia, ignoranza, fatica del medico specialista;
-Effetti indesiderati dei farmaci(a volte questi errori sono dovuti alle confezioni simili di farmaci diversi);

Uno studio effettuato nel 1989 dall'A.S.A. ha portato alla conclusione che l’adozione di adeguati sistemi di monitoraggio avrebbe portato ad una riduzione di circa il 70 % ed oltre delle complicanze, da allora si è cominciato a rendere obbligatorio il monitoraggio multiparametrico intraoperatorio:
Vengono adoperate allo scopo apparecchiature di vario genere dotate di allarmi acustici e visivi, che possono essere impiegate con tecniche cruente od incruente di rilevazione.
Nel 1996 la Società Italiana di Anestesia e Rianimazione ha elaborato delle proprie linee guida per il monitoraggio del paziente da effettuare controllando:

Ossigenazione:si ricorre ad un analizzatore della quantità di ossigeno erogato dal ventilatore automatico ed alla misurazione della ossigenazione del paziente (pulsossimetria e capnometria mi dicono se c'e' stata un'errata intubazione con tutti gli effetti conseguenti come ipotensione,shok e ipotermia);

Ventilazione:si ricorre all’adozione di uno spirometro (sul ventilatore) per la misurazione dei volumi del paziente, di un capnometro per la determinazione della quantità di anidride carbonica (CO2) presente nell’espirato del paziente e di un allarme di apnea (una eventuale deconnessione del paziente dal circuito viene segnalata dopo alcuni secondi)

Funzione Cardiocircolatoria: mediante rilevazione del tracciato elettrocardiografico e della frequenza cardiaca.

Temperatura Corporea

Trasmissione Neuromuscolare

In questi anni sui monitor è possibile osservare anche altre funzioni utili in sala operatoria, come:

Funzione cerebrale: (EEG,TC e RMN),si utilizza una macchina che misura la profondità dell’anestesia che si chiama B.I.S. (bispectral index score) mediante un elettrodo posto sulla fronte del paziente invia impulsi ad un computer che mostra poi un numero che sarebbe l’indice della profondità dell’anestesia,(30,il paziente dorme,>40 il paz. superficializza);

Funzione emodinamica: mediante la rilevazione dell’E.C.G., della frequenza, della pressione arteriosa; della pressione venosa centrale;

Funzione respiratoria:oltre a quello già citato nell'ossigenazione,si può ricorrere anche ad esami radiologici ed alla emogasanalisi;

Funzione epatica e renale : indagabili con esami ematochimici o ecografici(colorito & diuresi);

Funzione neuromuscolare: oltre che con il B.I.S. è indagabile mediante l’uso di piccoli stimolatori elettrici, in caso di mancata o diminuita risposta muscolare alla stimolazione si constata la presenza di un blocco neuromuscolare più o meno intenso ottenuto mediante la iniezione endovenosa di curari(elettromiografia);

Temperatura corporea : si ricorre a rilevazioni della temperatura mediante l’uso di elettrodi disposti in varie sedi (cutanea, timpanica, esofagea, vescicale, intravascolare).

Il monitoraggio può essere:

Incruento:cioè non invasivo
Cruento:più impegnativo,in quanto si fa un piccolo intervento per misurare certi parametri(p. intracardiaca)minuto per minuto.


Il rischio del monitoraggio

Quando si parla di monitoraggio,incidenti si deve parlare anche del rischio.
E' definito come la condizione in cui c'è la possibilità che possa accadere qualcosa di sgradevole per il paziente legati all'azione umana,questi errori sono dovuti:

-azione umana: mancato controllo campo operatorio,errori con i farmaci e attrezzature,intubazione difficile e deconnessione del ventilatore.

-guasti:derivati dal possibile errore umano.

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