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Evoluzione delle strutture sanitarie

Prima del 1978
- Casse Mutue
Il sistema sanitario si basava sulle CASSE MUTUE
(INAM, ENPAS, ENPALS, CASSA MUTUA ARTIGIANI, ECC.)
Il diritto alla tutela della salute nasceva quindi dall’essere lavoratore e non dall’essere cittadino, con enormi differenze e disuguaglianze tra casse ricche e casse più povere.


1948
- L’articolo 32 della Costituzione Italiana
Rappresenta le fondamenta del nostro sistema sanitario:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.


1968
- Legge 132 (detta Legge Mariotti)
Gli ospedali subiscono un processo di profonda trasformazione e vengono riconosciuti come enti ospedalieri, invece di far capo ad enti di assistenza e beneficenza.

Istituizione Enti Ospedalieri
Riconosciuta agli ospedali pubblici una soggettività di diritto pubblico
Disciplinata:
- l’organizzazione strutturale degli ospedali.
- la distinzione in categorie.
- la funzione nell’ambito della programmazione nazionale e regionale.
- il finanziamento della spesa ospedaliera.


1974
- Legge 386
Estinti i debiti degli Enti mutualistici nei confronti degli Enti ospedalieri.
Sciolti i Consigli di amministrazione degli Enti Mutualistici.
Commissariamento del sistema mutualistico.
Istituzione del Fondo nazionale per l’Assistenza ospedaliera.
Trasferiti alle Regioni i compiti in materia di assistenza ospedaliera.


1977
Liquidazione degli enti mutualistici quali gestori di attività sanitarie


1978
- Legge 180
Favorisce il recupero e il reinserimento sociale dei soggetti affetti da disturbi psichici e vieta la costruzione di nuovi ospedali psichiatrici.

- Legge 833
La prima vera e grande riforma sanitaria che istituisce il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Principi:
* di universalità: garantite prestazioni sanitarie a tutti.
* di uguaglianza: tutti hanno diritto alle medesime prestazioni a parità di bisogno.
* di globalità: presa in considerazione la persona in generale.


1992/93
- D.lgs 502/92 e 517/93 (seconda riforma sanitaria)
La mancanza di una vera cultura della programmazione e l'indebitamento portarono alla necessità all’inizio degli anni 90 di una seconda riforma sanitaria.
Vengono istituite le Aziende sanitarie (Aziende USL e ospedaliere) dotate di personalità giuridica pubblica, di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica.
Il numero delle Usl si riduce da 600 a 200.
Il cittadino può scegliere dove andare a curarsi (pubblico o privato) poiché la prestazione viene pagata secondo un tariffario nazionale individuato dal ministero e integrato dalle regioni.
Istituite le figure del Direttore Sanitario Aziendale e del Direttore Amministrativo, nominati direttamente dal Direttore Generale.
Introduzione del sistema dell’accreditamento.
Adozione sistematica del metodo di verifica e revisione della qualità e della quantità delle prestazioni.

Il primo piano sanitario nazionale viene emanato nel 1993.


1996
Ministero della sanita’ affidato a Rosy Bindi.


1999
- D.lgs 229/99 (terza riforma sanitaria)
Viene confermata l’importanza del SSN come strumento di tutela della salute e ribaditi principi e obiettivi della prima riforma sanitaria.
Completamento del sistema di aziendalizzazione e regionalizzazione del sistema e delle strutture sanitarie.
Potenziamento del ruolo dei Comuni.
Abbassamento dell’età pensionabile.

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