L’organizzazione dei Sistemi Sanitari di un paese è la Capacità di rispondere ai bisogni di salute.
Il complesso di persone e risorse strutturate nell’ambito di organizzazioni e istituzioni di diversa complessità che in modo interrelato e interdipendente contribuiscono al mantenimento degli stati di salute e al suo ristabilimento in caso di malattia.
Il buon funzionamento della organizzazione del SSN dipende da:
EFFICACIA
Capacità di raggiungere il risultato desiderato.
In ambito sanitario l’efficacia è riferita agli esiti del processo assistenziale e sarà tanto maggiore quanto minore sarà lo scarto tra i risultati ottenuti (outcome) e gli obiettivi (effetti attesi).
EFFICIENZA
Capacità di produrre migliori risultati qualitativi e quantitativi a parità di risorse (produrre gli stessi risultati con un minor impiego di risorse).
EQUITA'
Giustizia ed equità nella distribuzione sanitaria ai membri di una popolazione.
SISTEMI SANITARI
La configurazione dei sistemi sanitari sperimentati nelle diverse realtà nazionali varia in relazione alle tradizioni, alla cultura e alle forze politiche, economiche e sociali che caratterizzano ciascuna realtà.
1) Sistemi Sanitari Pluralistici
La salute è considerato un bene di consumo e un servizio caratterizzato dalla competizione tra produttori.
Lo Stato non interviene nel finanziamento dell’assistenza sanitaria, ad essa provvedono i cittadini attraverso assicurazioni commerciali.
In questi modelli lo Stato non è responsabile della produzione dei servizi, non possiede gli ospedali, non si occupa dei controlli di qualità.
La totalità dei meccanismi di programmazione, finanziamento, gestione e controllo è rimessa alla libera negoziazione e contrattazione tra soggetti utenti e strutture produttrici.
2) Sistemi Sanitari Mutualistici (o Modello Bismark)
E’ un sistema assicurativo obbligatorio a regolamentazione statale che garantisce l’intera società.
Per i ceti meno abbienti lo Stato garantisce una assistenza minima.
Il finanziamento si basa sulla compartecipazione dei datori di lavoro e dei lavoratori alla copertura finanziaria delle spese.
La proprietà delle strutture assistenziali è pubblica o privata.
In questo sistema il Governo si occupa della fase di controllo, quindi di verificare l’esito delle prestazioni assistenziali effettuate.
Il bene salute è considerato come un bene di consumo garantito e regolamentato da parte dell’autorità statale.
Lo Stato è responsabile per la politica sanitaria nazionale e procede alla programmazione a livello centrale per orientare l’offerta dei servizi sanitari.
Lo Stato ha funzione di controllo sui servizi offerti e sulle strutture erogatrici.
E’ applicato (Francia, Germania, Olanda e altri paesi europei).
3) Sistemi Sanitari Universalistici (o Modello Beveridge).
In tali sistemi, la salute è considerata diritto del cittadino e la tutela della stessa è assicurata alla totalità della popolazione. Tutti i cittadini hanno una copertura sanitaria pressoché totale.
Un sistema sanitario universalistico si propone di assicurare la promozione della salute, il suo mantenimento e il suo ristabilimento per tutti i cittadini in tutte le fasi della loro vita.
La copertura finanziaria nel modello Beveridge è assicurata dalla contribuzione generata dalla fiscalità generale.
Lo Stato si assume la responsabilità della strutturazione, della programmazione e della gestione oltre che del finanziamento del sistema sanitario.
La programmazione delle attività assicurate dal sistema ha tipicamente origine “centrale” (nazionale), le responsabilità di gestione hanno tipicamente una dislocazione regionale o locale.
Il settore pubblico è il principale proprietario e gestore delle strutture di assistenza.
Il nostro paese, a partire dal 1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, ha adottato un sistema sanitario di tipo universalistico, coerentemente con quanto previsto dall’art. 32 della Costituzione che considera la salute come diritto inalienabile del cittadino e la tutela della stessa come una responsabilità per lo Stato.
Con l’avvio del SSN lo Stato diveniva pienamente responsabile per la politica sanitaria nazionale e delle attività di programmazione, di produzione e di controllo dell’erogazione dei servizi sanitari.
Il livello centrale assume la responsabilità per la raccolta dei fondi attraverso la tassazione generale governando l’allocazione delle risorse in base alla programmazione sanitaria.
In questa tipologia di sistemi sanitari lo Stato possiede la maggioranza delle strutture erogatrici e provvede sia alla gestione operativa che al controllo di qualità chiaramente attraverso le sue articolazioni strutturali.
Questo sistema si caratterizza per una “presa in carico globale” dei bisogni della popolazione per soddisfare tutti i bisogni di salute.
Giustizia ed equità nella distribuzione sanitaria ai membri di una popolazione.
SISTEMI SANITARI
La configurazione dei sistemi sanitari sperimentati nelle diverse realtà nazionali varia in relazione alle tradizioni, alla cultura e alle forze politiche, economiche e sociali che caratterizzano ciascuna realtà.
1) Sistemi Sanitari Pluralistici
La salute è considerato un bene di consumo e un servizio caratterizzato dalla competizione tra produttori.
Lo Stato non interviene nel finanziamento dell’assistenza sanitaria, ad essa provvedono i cittadini attraverso assicurazioni commerciali.
In questi modelli lo Stato non è responsabile della produzione dei servizi, non possiede gli ospedali, non si occupa dei controlli di qualità.
La totalità dei meccanismi di programmazione, finanziamento, gestione e controllo è rimessa alla libera negoziazione e contrattazione tra soggetti utenti e strutture produttrici.
2) Sistemi Sanitari Mutualistici (o Modello Bismark)
E’ un sistema assicurativo obbligatorio a regolamentazione statale che garantisce l’intera società.
Per i ceti meno abbienti lo Stato garantisce una assistenza minima.
Il finanziamento si basa sulla compartecipazione dei datori di lavoro e dei lavoratori alla copertura finanziaria delle spese.
La proprietà delle strutture assistenziali è pubblica o privata.
In questo sistema il Governo si occupa della fase di controllo, quindi di verificare l’esito delle prestazioni assistenziali effettuate.
Il bene salute è considerato come un bene di consumo garantito e regolamentato da parte dell’autorità statale.
Lo Stato è responsabile per la politica sanitaria nazionale e procede alla programmazione a livello centrale per orientare l’offerta dei servizi sanitari.
Lo Stato ha funzione di controllo sui servizi offerti e sulle strutture erogatrici.
E’ applicato (Francia, Germania, Olanda e altri paesi europei).
3) Sistemi Sanitari Universalistici (o Modello Beveridge).
In tali sistemi, la salute è considerata diritto del cittadino e la tutela della stessa è assicurata alla totalità della popolazione. Tutti i cittadini hanno una copertura sanitaria pressoché totale.
Un sistema sanitario universalistico si propone di assicurare la promozione della salute, il suo mantenimento e il suo ristabilimento per tutti i cittadini in tutte le fasi della loro vita.
La copertura finanziaria nel modello Beveridge è assicurata dalla contribuzione generata dalla fiscalità generale.
Lo Stato si assume la responsabilità della strutturazione, della programmazione e della gestione oltre che del finanziamento del sistema sanitario.
La programmazione delle attività assicurate dal sistema ha tipicamente origine “centrale” (nazionale), le responsabilità di gestione hanno tipicamente una dislocazione regionale o locale.
Il settore pubblico è il principale proprietario e gestore delle strutture di assistenza.
Il nostro paese, a partire dal 1978 con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, ha adottato un sistema sanitario di tipo universalistico, coerentemente con quanto previsto dall’art. 32 della Costituzione che considera la salute come diritto inalienabile del cittadino e la tutela della stessa come una responsabilità per lo Stato.
Con l’avvio del SSN lo Stato diveniva pienamente responsabile per la politica sanitaria nazionale e delle attività di programmazione, di produzione e di controllo dell’erogazione dei servizi sanitari.
Il livello centrale assume la responsabilità per la raccolta dei fondi attraverso la tassazione generale governando l’allocazione delle risorse in base alla programmazione sanitaria.
In questa tipologia di sistemi sanitari lo Stato possiede la maggioranza delle strutture erogatrici e provvede sia alla gestione operativa che al controllo di qualità chiaramente attraverso le sue articolazioni strutturali.
Questo sistema si caratterizza per una “presa in carico globale” dei bisogni della popolazione per soddisfare tutti i bisogni di salute.
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