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Neoplasmi

Una qualunque crescita anomala di cellule. Vengono chiamati anche tumori o neoplasie. Possono essere masse circoscritte di cellule anomale o diffusi nel tessuto sanguigno.
Sono neoformazioni di tessuto caratterizzate dalla presenza di cellule atipiche e da un’accrescimento autonomo, afinalistico (senza un fine preciso) e progressivo per un’alterazione del DNA che porta alla perdita di controllo della proliferazione cellulare.

In rapporto al tessuto da cui originano sono classificati in:
- tumori epiteliali
- tumori del tessuto connettivo
- tumori misti



CLASSIFICAZIONE

- Benigni
Cellule ben differenziate che tendono a rimanere unite e spesso circondate da una capsula di tessuto denso. Questa neoplasia normalmente non rappresenta una minaccia per la vita, non invade altri tessuti e cresce lentamente.

Velocità di crescita: Lenta
Atipie citologiche: Assenti
Mitosi: Assente
Grado di differenziazione cellulare: Elevato
Capsula: Spesso presente
Tipo di sviluppo: Espansivo
Invasione nei vasi linfatici: Assente
Metastasi: Assenti
Recidività: Assente
Danno ai tessuti vicini: Per compressione
Effetti sui pazienti: Locali
Cachessia: Assente

- Maligni (cancro)
Caratterizzati da cellule indifferenziate, non incaspulate. Tendono ad invadere altre regioni del corpo migrando attraverso vasi linfatici e sanguigni (metastasi) o estendendosi rapidamente ai tessuti vicini. Sostituendo parte di un organo vitale con cellule anormali conducono alla morte dell'organismo.

Velocità di crescita: Rapida
Atipie citologiche: Presenti
Mitosi: Presente
Grado di differenziazione cellulare: Scarsa
Capsula: Assente
Tipo di sviluppo: Infiltrazione
Invasione nei vasi linfatici: Frequente
Metastasi: Possibili
Recidività: Possibile
Danno ai tessuti vicini: Per compressione
Effetti sui pazienti: Generali
Cachessia: Presente

Sono 4 le differenze sostanziali tra neoplasie benigne e maligne:

Velocità di crescita:
Le cellule maligne hanno un grado di crescita molto più veloce

Differenziazione cellulare:
Le cellule benigne sono cellule specializzate (cellule del cuore, del fegato) mentre le cellule maligne sono indifferenziate (non si conosce la loro reale origine).

Capacità di infiltrare i tessuti:
Le cellule maligne hanno la capacità di infiltrare i tessuti vicini.

Possibilità di metastatizzare:
La metastasi è la riproduzione a distanza, per migrazione, di agenti infettivi o cellule tumorali provenienti da un focolaio principale.


I tumori possono essere di vario genere ma trà i principali distinguiamo:

Tumori solidi - colpiscono organi e tessuti
Tumori non solidi - colpiscono il sangue



ORIGINE DEI TUMORI BENIGNI

Originati da tessuto epiteliale:
- papilloma (estroflessione digitiforme)
- adenoma (tumore ghiandolare)
- nevi (piccoli tumori pigmentati della pelle)

Originati da tessuto connettivo:
- lipoma (tumore adiposo)
- osteoma (tumore dell'osso)
- condroma (tumore della cartillagine)

Tumori misti:
- adenofibroma (neoplasma benigno derivante da tessuti epiteali e connettivi)



ORIGINE DEI TUMORI MALIGNI

Originati da tessuto epiteliale (carcinomi):
- melanomi (cancro delle cellule pigmentate della pelle)
- adenocarcinomi (cancro delle ghiandole)

Originati da tessuto connettivo (sarcomi):
- linfomi (cancro del tessuto linfatico)
- osteosarcomi (cancro delle ossa)
- fibrosarcomi (cancro del tessuto connettivo fibroso).

Tumori misti:
- neuroblastoma (tumore maligno derivante dal tessuto nervoso).



EZIOLOGIA DEL CANCRO

I fattori causali, della divisione di cellule indifferenziate anormali (anaplasia) e/o dell'aumento numerico delle cellule (iperplasia), non sono certi ma sono classificabili i fattori che contribuiscono attivamente:

- Fattori genetici
Molte forme di cancro sono direttamente ereditate attraverso geni carcerogeni (oncogeni) o per mancanza di un gene detto gene soppressore del tumore.
Le forme di cancro con fattori di rischio genetico comprendono ad oggi il carcino delle cellule basali (cancro cutaneo), il cancro della mammella, il neuroblastoma (cancro del tessuto nervoso).

- Carcinogeni
Sono induttori del cancro che influiscono negativamente sull'attività genetica, inducendo una divisione cellulare anomala. Generalmente il tumore è dato da agenti cancerogeni di vario tipo.
Il fumo è una delle cause principali di tumore perché si inalano delle sostanze chimiche che innescano la trasformazione sulle cellule. Non sono coinvolte solo le vie aeree ma le sostanze entrano nel torrente circolatorio e arrivano agli organi.
Alcuni carcinogeni sono mutogeni (induttori di mutazioni) agendo sulla struttura del DNA.
Oltre a prodotti industriali, alcune sostanze naturali e le radiazioni, anche i virus sono indicati come possibili cause di cancro. I virus della verruca papillomatosa sono stati considerati responsabili di certe forme di cancro della cervice uterina nella donna.

- Età
Il fattore età può essere conseguenza di cambiamenti nel tempo dell'attività genetica delle cellule. C’è da considerare che non su tutti hanno lo stesso effetto, infatti il tumore può manifestarsi in soggetti in maniera diversa. Per il fattore età si può osservare una predisposizione nei giovani alla formazione di alcune forme di cancro come la leucemia mentre negli anziani di altre forme come il cancro del colon.




CICLO CELLULARE

Replicazione cellulare fisiologica


1 - La cellula si trova ad uno stato di quiete.

2 - Arriva lo stimolo a replicarsi (ad opera dei protompogeni)

3 - La cellula cresce e si prepara a replicarsi, replicando il DNA e si ha la mitosi (regolata questo dal patrimonio genetico).

Ci sono due tipi di geni:
Protompogeni: stimolano la replicazione cellulare
Oncosoppressori: inibiscono la replicazione cellulare


Questi geni sono controllati da ciò che serve al nostro organismo se si ha bisogno di replicazione vengono attivati i protompogeni, nel momento in cui la replicazione deve cessare vengono stimolati gli oncosoppressori.


Nelle neoplasie questo meccanismo tra i due geni si altera e gli oncosoppressori sono completamente spenti.
Per poter crescere le cellule tumorali falsificano il segnale di crescita, quando una cellula si espande spinge sul tessuto adiposo che manda dei segnali per bloccare la crescita, le cellule tumorali ignorano questi segnali per via degli oncosoppressori che non funzionano.




INIBIZIONE DEI MECCANISMI DI DIFESA

La cellula tumorale deve superare tutta una serie di meccanismi di difesa, messi in atto dal nostro organismo, per sopravvivere.

Inibizione dei meccanismi di autodistruzione

La morte cellulare detta anche apoptosi è un fenomeno che porta la cellula stessa all’autodistruzione se si rende conto che il suo DNA è alterato.
Nelle cellule neoplastiche questo meccanismo non funziona perché i geni dell’apoptosi sono alterati.

Immortalità delle cellule tumorali

Nelle cellule normali esiste un meccanismo di riproduzione cellulare per il quale una cellula può riprodursi solo per un definito numero di volte (50-70 volte) questo avviene grazie ad una struttura detta telomero che si trova nel cromosoma. Il telomero dopo le varie replicazioni và incontro a regressione, si consuma e non alimenta più la cellula.
La cellula tumorale contiene un enzima che si chiama telemerasi che ricostruisce continuamente il telomero. A questo punto la cellula diventa immortale.

Fasi di trasformazione (carcerogenesi) e superamento della risposta immunitaria
Le cellule neoplastiche hanno una serie di trasformazioni prima di diventare maligne che constano di tre fasi:

Iniziazione:
La cellula subisce una o più trasformazioni genetiche che la trasformano da normale a neoplastica latente. In queste condizioni sopravvive senza moltiplicarsi
Promozione:
Si verificano ulteriori trasformazioni e si ha la comparsa del tumore vero e proprio
Progressione:
Ulteriori trasformazioni fanno acquisire alle cellule altre caratteristiche quali la capacità di dare metastasi e comunque tendono a svilupparsi i cloni più dannosi per l’organismo.


Se le cellule tumorali non avessero la capacità di metastatizzare potrebbero essere combattute isolandole, ciò che le rende veramente dannose è proprio la loro capacità di metastatizzare.

La metastasi di una cellula tumorale è una parte di cellula che oltrepassa la membrana basale della cellula stessa e che si immette nel torrente circolatorio.
La cellula tumorale nel momento in cui si stacca deve riuscire a sopravvivere in genere quando si stacca muore perché non gli arrivano i messaggi chimici per la sopravvivenza, riesce a fare questo perché nel momento dell’abbandono dalla cellula madre gli arrivano dei messaggi chimici che le fanno credere di essere ancora ancorata.
Dopo essere entrata nel torrente circolatorio deve superare prima di tutto la risposta immunitaria, per fare questo si lega alle piastrine che la nascondono dal sistema immunitario e che producono i fattori di crescita che le servono per continuare a sopravvivere, per poi infiltrarsi in un altro tessuto dove continuare la sua proliferazione.




DIAGNOSI

Alcuni dei metodi usati per scoprire la presenza del cancro sono:

- L'autopalpazione

metodo di auto diagnosi dei primi segni (autopalpazione del seno o dei testicoli)


- Tecniche di imaging

tecniche per la visualizzazione dei tessuti:

- radiografia (foto a raggi X)
- mammografia (foto a raggi della mammella)
- topografia computerizzata (scansione a raggi X)
- topografia a risonanza magnetica nucleare (scansione elettromagnetica)
- ecografia (scansione a ultrasuoni)


- Analisi del sangue

Consiste nella determinazione della concentrazione di alcune sostanze, definite marker tumorali, che alcuni tumori (es. cancro della prostata) possono produrre direttamente o indirettamente.

- Biopsia

Consiste nel prelievo e esame di una parte di tessuto vivente.



Le informazioni ottenute possono essere usate per definire stadio (classificazione in base a dimensione e diffusione) e classificazione (valutazione dell'evoluzione del tumore basata sul grado di anormalità delle cellule) dei tumori.





CACHESSIA

Sindrome caratterizzata da:

Dimagrimento

A causa di mancata introduzione di alimenti o accentuato metabolismo delle cellule neoplastiche.

Nausea e vomito

A causa delle sostanze tossiche prodotte dalle neoplasie che conducono al dimagrimento e all'anoressia.

Febbricola

A causa delle sostanze tossiche prodotte dalle neoplasie comportando un aumento del catabolismo generale dell'organismo.



TRATTAMENTI

Quando il cancro viene identificato si interviene per trattarlo in modo da impedirne o ritardarne lo sviluppo.

La rimozione, per via chirurgica, non è sempre possibile ed è caratterizzata dal rischio di recidività dovuta ad una mancata asportazione completa o alla neoformazione del tumore. Per eliminare eventuali cellule maligne rimaste dopo l'asportazione o per i casi trattabili senza intervento chirurgico, si interviene con tecniche di:

chemioterapia

terapia chimica che usa composti citotossici (che uccidono le cellule) o farmaci neoplastici.

radioterapia

terapia con radiazioni (raggi X o Gamma) usata da sola o insieme alla chemioterapia.

laserterapia

terapia mediante raggio luminoso (laser).

immunoterapia

recente trattamento che aiuta le difese proprie del corpo contro le cellule tumorali.

farmaci inteligenti

derivati dalle ricerche di oncologia molecolare che applica processi di genetica e biologia molecolare per lo sviluppo di farmaci che mirino esclusivamente molecole specifiche e colpiscano il cancro, risparmiando le cellule normali (es. anticorpi monoclinali, agenti antiangiogenesi, inibitori della tirosin-kinasi)









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