L'ambiente è:
1. Tutto ciò che ci circonda e con il quale veniamo direttamente o indirettamente in contatto
2. Insieme dei fattori ecologici capaci di esercitare una influenza significativa sulla vita di tutti gli organismi viventi
3. Insieme di quei fattori e di quelle influenze esterne (fisiche, chimiche, biologiche e sociali) che esercitano un effetto significativo ed apprezzabile sulla salute umana (OMS 1972).
Fattori attinenti l'ambiente:
- fisico/chimico: aria, acqua, suolo, clima, radiazioni ionizzanti.
- biologico: microrganismi, alimenti.
- sociale: abitazioni e ambienti di vita confinati, dinamiche demografiche.
Eliminare totalmente qualsiasi sostanza inquinante è impossibile. Quindi per ridurre il rischio è necessario agire sulla diminuzione, al massimo grado possibile, del livello di esposizione mediante il contenimento, entro limiti di sicurezza, della presenza di sostanze tossiche e/o dannose nelle matrici ambientali con le quali l'uomo viene quotidianamente a contatto, e cioè: aria, acqua e alimenti.
Le difficoltà maggiori nella dimostrazione dei rapporti ambiente/salute sono date dalla:
- Difficoltà nel montare ricerche epidemiologiche caso/controllo
- Lungo periodo di induzione degli inquinanti
- Aspecificità della risposta
- Imperfette conoscenze sul grado di tossicità dei prodotti inquinanti
- Possibilità di trasformazione e/o interrelazione tra i vari inquinanti (derivazione di sostanze diverse) effetti sinergici e/o antagonisti
GLI STUDI DI TOSSICITA'
I COMPOSTI CHIMICI CON CUI POTENZIALMENTE L’ UOMO VIENE A CONTATTO SONO INNUMEREVOLI: Oltre 60.000 prodotti di sintesi.
Gli studi di tossicità su questi composti seguono due fondamentali filoni:
- gli studi tossicologici su animali
(inquadrabili come studi di epidemiologia sperimentale)
- gli studi epidemiologici su popolazioni umane
(casi di intossicazione acuta o casi di esposizione cronica nel lavoratori)
LA PREVENZIONE NEL CAMPO DEGLI INQUINANTI AMBIENTALI DEVE ESSERE TEMPESTIVA ED EFFICACE
Ricorso a degli indicatori
Tali indicatori si ricavano dalle sperimentazioni su animali che consentono di lavorare su gruppi omogenei di individui esposti a quantità scalari e note di uno xenobiotico:
- per brevi periodi, quando si studia la tossicità acuta
- per tutta la vita dell'animale, quando si voglia valutare la tossicità cronica
I parametri fondamentali che si ricavano sono:
- Il NOEL (Not Observed Effect Level)
LIVELLO SENZA EFFETTI OSSERVABILI, espresso in mg/kg di peso corporeo. QUANTITA' MEDIA CHE NON DETERMINA ALCUN EFFETTO OSSERVABILE.
- ADI (Admissible Daily Intake)
DOSE GIORNALIERA AMMISSIBILE.
Dose giornaliera accettabile (o concentrazione massima ammissibile)
Quantità della sostanza in esame che può essere giornalmente assunta, da un uomo medio, per l’intera durata della vita, senza che si manifestino danni e/o alterazioni obiettivamente rilevabili. Questi limiti non sono assoluti ma possono variare anche frequentemente.
Bisogna ricordare che:
a) Non esiste la certezza che il dato ricavato dall'animale sia estrapolabile ad intere popolazioni umane specie per quanto riguarda patologie a lunga o lunghissima latenza come i tumori.
b) La qualità dei dati ricavati, inoltre è funzione delle conoscenze e delle tecniche disponibili nel periodo in cui sono condotti gli studi.
c) Le evidenze epidemiologiche finora raccolte depongono tuttavia per la sostanziale bontà dello strumento specie quando questo sia integrato da una validazione di tipo epidemiologico.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Ogni modificazione della composizione o stato fisico dell'aria atmosferica dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da:
- alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria;
- costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo;
- compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente;
- da alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati.
(D.P. R. 203/88, che recepisce 4 diverse direttive CEE)
L'inquinamento amosferico può essere determinato da:
- Sorgenti naturali
(Eruzioni vulcaniche, Movimentazione di sabbia, Trasporto di Sali marini dalle superfici acquatiche, Sostanza derivate da combustione di foreste)
- Sorgenti artificiali
(Traffico, Riscaldamenti domestici, Impianti industriali o di produzione industriali, Lavorazioni agricole)
Principali inquinanti atmosferici
BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2)
Effetto irritante sulle prime vie aeree e può causare costrizione dei bronchi in soggetti predisposti.
Altri effetti: Naso-faringiti, alterazione del senso del gusto e del l'olfatto, alta acidità urinaria e senso di stanchezza. L'esposizione cronica determina: polmonite, bronchiti, tracheiti, incremento di istamina nei polmoni, etc.
BIOSSIDO DI AZOTO (NO2)
Può provocare un'irritazione del compartimento profondo dell'apparato respiratorio.
Decremento nella funzione polmonare in persone asmatiche sottoposte a sforzo.
MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)
Nel sangue compete con l'ossigeno nella formazione dell'emoglobina, formando carbossiemoglobina (HbCO).
In base alle raccomandazioni della Commissione Tossicologica Nazionale, non dovrebbe essere superata una concentrazione di HbCO del 4%, corrispondente ad una concentrazione di CO di 35 mg/m3 per un'esposizione di 8 ore. Anche esposizioni minori possono essere considerate influenti per particolari soggetti a rischio, quali individui con malattie cardiovascolari e donne in gravidanza.
POLVERI SOSPESE
Effetti sulla respirazione, alterazioni del sistema immunitario, il danno al tessuto polmonare, l'aumento dell'incidenza di patologie tumorali e la morte prematura.
BENZENE
Composto cancerogeno ad elevata tossicità.
Viene facilmente inalato ed assorbito e trasferito a tutti gli organi e tessuti ricchi di lipidi.
In particolar modo esso colpisce il sistema nervoso centrale, con effetti di tipo inebriante e anestetico .
GLOSSARIO
Obiettivi di qualità
Indicano valori verso i qual i tendere progressivamente nel tempo in modo da migliorare la qualità dell'aria .
Livelli di attenzione e di allarme
Per situazioni acute di inquinamento.
Valore limite e valore guida
Livello fissato sulla base delle conoscenze scientifiche, allo scopo di evitare, prevenire o ridurre effetti dannosi per la salute umana e/o per l’ ambiente nel suo complesso.
1. Tutto ciò che ci circonda e con il quale veniamo direttamente o indirettamente in contatto
2. Insieme dei fattori ecologici capaci di esercitare una influenza significativa sulla vita di tutti gli organismi viventi
3. Insieme di quei fattori e di quelle influenze esterne (fisiche, chimiche, biologiche e sociali) che esercitano un effetto significativo ed apprezzabile sulla salute umana (OMS 1972).
Fattori attinenti l'ambiente:
- fisico/chimico: aria, acqua, suolo, clima, radiazioni ionizzanti.
- biologico: microrganismi, alimenti.
- sociale: abitazioni e ambienti di vita confinati, dinamiche demografiche.
Eliminare totalmente qualsiasi sostanza inquinante è impossibile. Quindi per ridurre il rischio è necessario agire sulla diminuzione, al massimo grado possibile, del livello di esposizione mediante il contenimento, entro limiti di sicurezza, della presenza di sostanze tossiche e/o dannose nelle matrici ambientali con le quali l'uomo viene quotidianamente a contatto, e cioè: aria, acqua e alimenti.
Le difficoltà maggiori nella dimostrazione dei rapporti ambiente/salute sono date dalla:
- Difficoltà nel montare ricerche epidemiologiche caso/controllo
- Lungo periodo di induzione degli inquinanti
- Aspecificità della risposta
- Imperfette conoscenze sul grado di tossicità dei prodotti inquinanti
- Possibilità di trasformazione e/o interrelazione tra i vari inquinanti (derivazione di sostanze diverse) effetti sinergici e/o antagonisti
GLI STUDI DI TOSSICITA'
I COMPOSTI CHIMICI CON CUI POTENZIALMENTE L’ UOMO VIENE A CONTATTO SONO INNUMEREVOLI: Oltre 60.000 prodotti di sintesi.
Gli studi di tossicità su questi composti seguono due fondamentali filoni:
- gli studi tossicologici su animali
(inquadrabili come studi di epidemiologia sperimentale)
- gli studi epidemiologici su popolazioni umane
(casi di intossicazione acuta o casi di esposizione cronica nel lavoratori)
LA PREVENZIONE NEL CAMPO DEGLI INQUINANTI AMBIENTALI DEVE ESSERE TEMPESTIVA ED EFFICACE
Ricorso a degli indicatori
Tali indicatori si ricavano dalle sperimentazioni su animali che consentono di lavorare su gruppi omogenei di individui esposti a quantità scalari e note di uno xenobiotico:
- per brevi periodi, quando si studia la tossicità acuta
- per tutta la vita dell'animale, quando si voglia valutare la tossicità cronica
I parametri fondamentali che si ricavano sono:
- Il NOEL (Not Observed Effect Level)
LIVELLO SENZA EFFETTI OSSERVABILI, espresso in mg/kg di peso corporeo. QUANTITA' MEDIA CHE NON DETERMINA ALCUN EFFETTO OSSERVABILE.
- ADI (Admissible Daily Intake)
DOSE GIORNALIERA AMMISSIBILE.
Dose giornaliera accettabile (o concentrazione massima ammissibile)
Quantità della sostanza in esame che può essere giornalmente assunta, da un uomo medio, per l’intera durata della vita, senza che si manifestino danni e/o alterazioni obiettivamente rilevabili. Questi limiti non sono assoluti ma possono variare anche frequentemente.
Bisogna ricordare che:
a) Non esiste la certezza che il dato ricavato dall'animale sia estrapolabile ad intere popolazioni umane specie per quanto riguarda patologie a lunga o lunghissima latenza come i tumori.
b) La qualità dei dati ricavati, inoltre è funzione delle conoscenze e delle tecniche disponibili nel periodo in cui sono condotti gli studi.
c) Le evidenze epidemiologiche finora raccolte depongono tuttavia per la sostanziale bontà dello strumento specie quando questo sia integrato da una validazione di tipo epidemiologico.
INQUINAMENTO ATMOSFERICO
Ogni modificazione della composizione o stato fisico dell'aria atmosferica dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da:
- alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria;
- costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo;
- compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente;
- da alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati.
(D.P. R. 203/88, che recepisce 4 diverse direttive CEE)
L'inquinamento amosferico può essere determinato da:
- Sorgenti naturali
(Eruzioni vulcaniche, Movimentazione di sabbia, Trasporto di Sali marini dalle superfici acquatiche, Sostanza derivate da combustione di foreste)
- Sorgenti artificiali
(Traffico, Riscaldamenti domestici, Impianti industriali o di produzione industriali, Lavorazioni agricole)
Principali inquinanti atmosferici
BIOSSIDO DI ZOLFO (SO2)
Effetto irritante sulle prime vie aeree e può causare costrizione dei bronchi in soggetti predisposti.
Altri effetti: Naso-faringiti, alterazione del senso del gusto e del l'olfatto, alta acidità urinaria e senso di stanchezza. L'esposizione cronica determina: polmonite, bronchiti, tracheiti, incremento di istamina nei polmoni, etc.
BIOSSIDO DI AZOTO (NO2)
Può provocare un'irritazione del compartimento profondo dell'apparato respiratorio.
Decremento nella funzione polmonare in persone asmatiche sottoposte a sforzo.
MONOSSIDO DI CARBONIO (CO)
Nel sangue compete con l'ossigeno nella formazione dell'emoglobina, formando carbossiemoglobina (HbCO).
In base alle raccomandazioni della Commissione Tossicologica Nazionale, non dovrebbe essere superata una concentrazione di HbCO del 4%, corrispondente ad una concentrazione di CO di 35 mg/m3 per un'esposizione di 8 ore. Anche esposizioni minori possono essere considerate influenti per particolari soggetti a rischio, quali individui con malattie cardiovascolari e donne in gravidanza.
POLVERI SOSPESE
Effetti sulla respirazione, alterazioni del sistema immunitario, il danno al tessuto polmonare, l'aumento dell'incidenza di patologie tumorali e la morte prematura.
BENZENE
Composto cancerogeno ad elevata tossicità.
Viene facilmente inalato ed assorbito e trasferito a tutti gli organi e tessuti ricchi di lipidi.
In particolar modo esso colpisce il sistema nervoso centrale, con effetti di tipo inebriante e anestetico .
GLOSSARIO
Obiettivi di qualità
Indicano valori verso i qual i tendere progressivamente nel tempo in modo da migliorare la qualità dell'aria .
Livelli di attenzione e di allarme
Per situazioni acute di inquinamento.
Valore limite e valore guida
Livello fissato sulla base delle conoscenze scientifiche, allo scopo di evitare, prevenire o ridurre effetti dannosi per la salute umana e/o per l’ ambiente nel suo complesso.
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