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Raccolta dati (ricerca qualitativa)

Nella ricerca qualitativa la raccolta dati è effettuata tramite:
-intervista
-osservazione

Colloquio non strutturato/non direttivo (intervista) che può essere:

-colloqui individuali
-colloqui con “testimoni privilegiati/chiave”
-storie di vita
-intervista di gruppo
-focus group

L’intervista: è uno scambio verbale tra due o più persone durante il quale un ricercatore (l’Intervistatore) cerca, ponendo domande più o meno rigidamente prefissate, di raccogliere informazioni su dati personali, comportamenti, opinioni e atteggiamenti, di uno o più soggetti (intervistato/i), su un tema particolare.

La modalità di conduzione può essere:
Intervista di gruppo (domande ad un gruppo in cui ognuno può rispondere)
Intervista in gruppo (domande ad un gruppo in cui solo l’intervistato può rispondere)
In situazione formale (il ricercatore intervista l’insegnante a scuola)
In situazione informale (il ricercatore intervista l’insegnante al bar)

Intervista semi-strutturata
Tipo di intervista guidata da una scaletta strutturata secondo determinati criteri:
La sequenza delle domande deve andare dal generale al particolare (addentrarsi gradualmente negli argomenti dell’intervista)
La scaletta deve essere internamente coerente
La scaletta deve contenere domande 'stimolanti‘, tese a sondare, a indagare più a fondo

Intervista libera o non direttiva
La scaletta è costituita dalla sola domanda iniziale e da possibili domande sonda
L’intento, più che raccogliere dati e fatti, è far parlare liberamente l’intervistato.
È fondamentale che l’Iintervistatore non mostri alcun tipo di autorità, non offra alcun tipo di monito morale o consiglio, non discuta con l’intervistato.

L’intervista biografica
È una Intervista libera o non direttiva fondata sulla storia di vita, che viene riportata in forma spontanea o pilotata.
Il ricercatore si limiterà a dare degli input per stimolare l’intervistato a parlare delle proprie esperienze e ricordi.

Intervista di gruppo
Nell’intervista di gruppo, si pone domande a più di un soggetto e questi possono rispondere direttamente o interagire fra loro aprendo un dibattito.

Focus group
Il focus group (termine deriva da “intervista focalizzata”. è detto anche intervista o colloquio di gruppo) è una tecnica in cui la raccolta del materiale verbale avviene tramite la “conduzione” di un gruppo di individui di piccole dimensioni, stimolato a discutere degli argomenti oggetto di ricerca.

Gli aspetti tecnici di queta raccolta dati presuppongono che:

-5-10 (6-12) partecipanti (in genere 8)
-durata media circa 2 ore (1,5 - 3,5 ore)
-sempre registrato e spesso video-registrato
-gestito da conduttore aiutato da recorder
-condotto sulla base di una traccia di conduzione che orienta gli stimoli da fornire

Essi possono essere:
-esplorativi: esplorare problemi per formulare ipotesi da sottoporre a verifica

-fenomenologici: comprendere esperienze e rapporti causali

-clinici: scoprire elementi del subconscio e non verbalizzati

Oltre il ricercatore, c’è bisogno di un moderatore fondamentale per:
-guidare la discussione rispetto alla traccia

-riconoscere segnali importanti

-percepire comunicazione non verbale tra partecipanti tra partecipanti e moderatore

-riassumere e ristrutturare le risposte per ulteriori discussioni

-verificare durante la sessione eventuali aspettative e ipotesi

-creare un’atmosfera rilassata e propositiva

Osservazione
Questa tecnica risale a Malinowski (1922) ed è il metodo impiegato dagli antropologi per raccogliere informazioni, vivendo il più possibile a contatto con i portatori della cultura studiata e partecipando alla loro vita.
Può essere di vari tipi:

Palese: dove il ricercatore ha la possibilità di adottare più ruoli, coinvolgendo le persone con il rischio, però, di non essere accettato e con alterazione della realtà da parte del ricercatore

Non palese: i vantaggi sono che il ricercatore non viene rifiutato, non altera la situazione osservata e ha una conoscenza completa del ruolo; contro il ricercatore si deve attenere al ruolo,

Partecipante: Completa immersione nel proprio oggetto di studio, empatia, contesto naturale, partecipazione e dialogo, assunzione di un ruolo (risocializzazione).
Il limite di questa osservazione è: la s oggettività, non generalizzabilità dei risultati, non replicabilità della ricerca, difficoltà di realizzazione

Non Partecipante: attività esclusivamente oculare, netta separazione tra osservatore e osservato
Impersonalità, contesto naturale.

Tipi di osservazione
Osservazione descrittiva: (può essere il primo step) descrizione ampia della cultura nella quale la ricchezza di particolari viene sacrificata a vantaggio di una visione d’insieme.

Osservazione focalizzata: descrizione più specifica e dettagliata, che si basa sulla scelta dell’etnografo di:

-approfondire un particolare tema (per es. un rito, una festa);
-analizzare un aspetto specifico della cultura ospite, come ad esempio una danza, intendendola come espressione del tutto, con il rischio però di passare dall’interpretazione alla sovra-interpretazione della cultura.

Osservazione strutturata: viene realizzata quando diviene necessario rilevare la frequenza dei comportamenti, magari anche per poi analizzare i risultati ricorrendo a procedure statistiche.

Diario dell’osservazione
Memorizzazione: è utilizzata quando l’osservazione partecipante non permette altre tecniche di registrazione.

Annotazione: consiste nello scrivere, durante un’intervista o un’osservazione, note rapide, chiare e concise o addirittura solo parole chiave. Annotazioni più complete comporterebbero una perdita di informazioni.

Annotazione strutturata: velocizza e omogenizza il processo osservativo. Si basa su schemi di osservazione tipo questionari che vengono “somministrati” all’osservazione. O griglie predisposte allo scopo.

Registrazione sonora: il ricercatore utilizza il registratore durante l’intervista e/o l’osservazione riducendo le operazioni di scrittura ai pochi elementi essenziali o evitando ogni descrizione annotativa

Tecnica audiovisiva: i vantaggi che si ottengono con l’utilizzo di questa tecnica sono:
-la possibilità di riosservare le sequenze comportamentali in qualsiasi momento

-la possibilità di vedere a rallentatore dei movimenti troppo veloci per l’occhio umano;

-la possibilità di registrare senza la selettività derivante dalla stanchezza o dalle aspettative;

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