Capaci di rendere fluorescenti alcuni composti (platino-cianuro di bario, Solfuro di zinco) e di impressionare le pellicole fotografiche.
In medicina i raggi X hanno trovato numerose applicazioni.
La radiologia rappresenta un vero e proprio settore medico, caratterizzato da specifiche tecniche diagnostiche e tarapeutiche.
L'importanza dei raggi X nel campo della diagnostica si deve al loro elevato potere di penetrazione.
Oggi i metodi diagnostici radiologici comprendono indagini estremamente precise, come la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica nucleare (NMR) mentre l'uso dei raggi X a scopo terapeutico rientra nei trattamenti di radioterapia.
L’immagine RX è resa visibile solo quando viene fissata su un mezzo di registrazione.
Oggi, questo può avvenire in 3 modi :
1) come immagine transitoria su uno schermo fluorescente.
2) come immagine permanente su una particolare pellicola fotografica.
3) come immagine digitale (Radiologia digitale = immagine di alta qualità, altissima risoluzione, e immediatamente visibile su monitor).
I raggi x o radiazione elettromagnetica è il movimento dell’energia attraverso lo spazio senza alcun trasferimento o movimento di massa.
I raggi X o di RONTGEN sono considerati secondo la teoria ondulatoria della luce, onde elettromagnetiche ad alta frequenza, e quanti di energia raggiante (Fotoni) che si propagano in direzione rettilinea alla velocità della luce.
Per generare raggi X è necessario accelerare un fascio di elettroni, dirigendolo contro una placca,
(di solito tungsteno), per la brusca decelerazione si producono Raggi X dette anche radiazioni di
frenamento o di Bremsstrahlung.
RADIAZIONE
è il termine descrittivo del trasporto di energia della propagazione di un onda elettromagnetica tra le quali i raggi x , e senza induzione di macroscopica quantità di materia, sono utilizzati a scopi diagnostici e terapeutici.
Viaggiano alla velocita’ della luce, sono inodori, invisibili, penetrano la materia, e rilevabili solo con appositi contatori.
Interagendo con la materia crea l’effetto della ionizzazione.
IONIZZAZIONE
è il processo per il quale l’atomo a seguito della interazione con la radiazione, da origine a coppie di ioni.
La penetrazione delle radiazioni nella materia determina fenomeni di interazione che si risolvono nell’assorbimento dei fotoni incidenti per cessione di energia al mezzo irradiato.
Nell’effetto fotoelettrico il fotone incidente cede tutta la sua energia ad un elettrone che viene accelerato ed espulso dalla sua orbita verificandosi così una ionizzazione, detta anche eccitazione. L’elettrone orbitale con cui impatta il fotone incidente acquista energia pari alla differenza fra l’energia propria del fotone e quella di legame con la sua orbita.
Per effetto fotoelettrico l’elettrone espulso è sostituito nella sua orbita da un elettrone di livello energetico superiore.
A livello organico, la carica elettrica di uno ione può portare a reazioni chimiche anormali dentro le cellule.
Uno degli altri effetti è che la carica può rompere le catene del DNA. Una cellula con un filamento di DNA danneggiato può morire o sviluppare una mutazione.
Se molte cellule del corpo muoiono si possono sviluppare diversi tipi di malattie.
Se il DNA di una cellula viene mutato questa può diventare cancerosa, e questo cancro si può diffondere.
Se la mutazione avviene in uno spermatozoo o in un ovulo, ciò può portare ad anomalie congenite.
Nonostante questi rischi la scansione a raggi X è ancora opzione più sicura nel campo della diagnostica medica.
TUBI A RAGGI X
La radiazione normalmente viene prodotta con tubi a raggi X (tubi di Coolidge), il cui funzionamento si basa su un fascio di elettroni che viene accelerato ad elevato voltaggio contro un anodo metallico. L'energia viene principalmente dissipata come calore e in parte minore utilizzata per l'emissione di radiazioni X.
Il funzionamento del tubo a raggi X si basa su tre elementi: Anodo, Catodo, Filamento.
Schema di un tubo a raggi X. (Fonte: Dipartimento di Fisica - Università di Bologna)
Il numero degli elettroni è controllato dalla temperatura del filamento catodico.
Questo controllo si fa variando la corrente del filamento per mezzo del suo circuito elettrico
a bassa tensione. Più il filamento è caldo più numerosi sono gli elettroni per il flusso all’interno del tubo a raggi X. .
I raggi x si irradiano dalla sorgente in linea retta in tutte le direzioni. Per questo è necessario sistemare il tubo in una cuffia metallica protettiva e diaframmi mobili per poter ulteriormente collimare i raggi x .
In medicina i raggi X hanno trovato numerose applicazioni.
La radiologia rappresenta un vero e proprio settore medico, caratterizzato da specifiche tecniche diagnostiche e tarapeutiche.
L'importanza dei raggi X nel campo della diagnostica si deve al loro elevato potere di penetrazione.
Oggi i metodi diagnostici radiologici comprendono indagini estremamente precise, come la tomografia computerizzata (TC) e la risonanza magnetica nucleare (NMR) mentre l'uso dei raggi X a scopo terapeutico rientra nei trattamenti di radioterapia.
L’immagine RX è resa visibile solo quando viene fissata su un mezzo di registrazione.
Oggi, questo può avvenire in 3 modi :
1) come immagine transitoria su uno schermo fluorescente.
2) come immagine permanente su una particolare pellicola fotografica.
3) come immagine digitale (Radiologia digitale = immagine di alta qualità, altissima risoluzione, e immediatamente visibile su monitor).
I raggi x o radiazione elettromagnetica è il movimento dell’energia attraverso lo spazio senza alcun trasferimento o movimento di massa.
I raggi X o di RONTGEN sono considerati secondo la teoria ondulatoria della luce, onde elettromagnetiche ad alta frequenza, e quanti di energia raggiante (Fotoni) che si propagano in direzione rettilinea alla velocità della luce.
Per generare raggi X è necessario accelerare un fascio di elettroni, dirigendolo contro una placca,
(di solito tungsteno), per la brusca decelerazione si producono Raggi X dette anche radiazioni di
frenamento o di Bremsstrahlung.
RADIAZIONE
è il termine descrittivo del trasporto di energia della propagazione di un onda elettromagnetica tra le quali i raggi x , e senza induzione di macroscopica quantità di materia, sono utilizzati a scopi diagnostici e terapeutici.
Viaggiano alla velocita’ della luce, sono inodori, invisibili, penetrano la materia, e rilevabili solo con appositi contatori.
Interagendo con la materia crea l’effetto della ionizzazione.
IONIZZAZIONE
è il processo per il quale l’atomo a seguito della interazione con la radiazione, da origine a coppie di ioni.
La penetrazione delle radiazioni nella materia determina fenomeni di interazione che si risolvono nell’assorbimento dei fotoni incidenti per cessione di energia al mezzo irradiato.
Nell’effetto fotoelettrico il fotone incidente cede tutta la sua energia ad un elettrone che viene accelerato ed espulso dalla sua orbita verificandosi così una ionizzazione, detta anche eccitazione. L’elettrone orbitale con cui impatta il fotone incidente acquista energia pari alla differenza fra l’energia propria del fotone e quella di legame con la sua orbita.
Per effetto fotoelettrico l’elettrone espulso è sostituito nella sua orbita da un elettrone di livello energetico superiore.
A livello organico, la carica elettrica di uno ione può portare a reazioni chimiche anormali dentro le cellule.
Uno degli altri effetti è che la carica può rompere le catene del DNA. Una cellula con un filamento di DNA danneggiato può morire o sviluppare una mutazione.
Se molte cellule del corpo muoiono si possono sviluppare diversi tipi di malattie.
Se il DNA di una cellula viene mutato questa può diventare cancerosa, e questo cancro si può diffondere.
Se la mutazione avviene in uno spermatozoo o in un ovulo, ciò può portare ad anomalie congenite.
Nonostante questi rischi la scansione a raggi X è ancora opzione più sicura nel campo della diagnostica medica.
TUBI A RAGGI X
La radiazione normalmente viene prodotta con tubi a raggi X (tubi di Coolidge), il cui funzionamento si basa su un fascio di elettroni che viene accelerato ad elevato voltaggio contro un anodo metallico. L'energia viene principalmente dissipata come calore e in parte minore utilizzata per l'emissione di radiazioni X.
Il funzionamento del tubo a raggi X si basa su tre elementi: Anodo, Catodo, Filamento.
Schema di un tubo a raggi X. (Fonte: Dipartimento di Fisica - Università di Bologna)
Il numero degli elettroni è controllato dalla temperatura del filamento catodico.
Questo controllo si fa variando la corrente del filamento per mezzo del suo circuito elettrico
a bassa tensione. Più il filamento è caldo più numerosi sono gli elettroni per il flusso all’interno del tubo a raggi X. .
I raggi x si irradiano dalla sorgente in linea retta in tutte le direzioni. Per questo è necessario sistemare il tubo in una cuffia metallica protettiva e diaframmi mobili per poter ulteriormente collimare i raggi x .
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