I pionieri della radiologia non conoscevano i danni che avrebbero prodotto l’interazione dei raggi x sulle cellule, infatti lavoravano senza alcuna protezione inconsapevoli della loro dannosità.
Oggi, grazie alle conoscenze acquisite le misure di sicurezza sono molte.
Gli stessi apparecchi (tubi a raggi x, portatili, amplificatori di brillanza, acceleratori lineari usati in radioterapia) costituiscono un rischio solo durante l’effettiva emissione di radiazione.
Il tecnico usa questi apparecchi per i fini del risultato, a dosi ragionevolmente basse e con (diaframmi piombati) riduce ulteriormente il fascio RX e li disattiva da fonti di energia onde evitare un uso improprio da personale non autorizzato.
Grazie al D.LGS 230/95 si ha in Italia un classificazione delle aree e dei lavoratori
L’individuazione e la classificazione delle aree e dei lavoratori sono effettuate esclusivamente da un esperto qualificato, sulla base delle informazioni fornite dai direttori e sottoscritte dal lavoratore.
CLASSIFICAZIONE DELLE AREE
uno dei criteri di protezione nell’uso delle sorgenti radiogene prevede il loro confinamento in aree soggette a sorveglianza e ad accesso regolamentato; per questo il d.lgs 230/95 definisce zone classificate gli ambienti sottoposti a regolamentazione per motivi di protezione contro le radiazioni ionizzanti. le zone classificate possono essere zone controllate e zone sorvegliate
FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
Medici, tecnici, infermieri e studenti vengono formati un responsabile delle attività di didattica o ricerca della struttura in cui si opera. Al responsabile, di concerto con il direttore della struttura, compete di informare e formare i collaboratori sui rischi specifici e sulle precauzioni da adottare.
L’informazione e formazione degli operatori prima dell’esposizione al rischio da radiazioni ionizzanti e prevede adeguate istruzioni in merito. L’informazione e la formazione vengono ripetute periodicamente e ogni qualvolta si verifichino cambiamenti sul grado del rischio.
Argomenti di formazione:
- generalità sulle radiazioni ionizzanti
- effetti delle radiazioni ionizzanti sull’uomo - sorveglianza medica
- principi fondamentali della radioprotezione e sorveglianza fisica - dosimetria
- dispositivi di sicurezza e mezzi di protezione
- norme interne di radioprotezione e norme specifiche di impianto
- rischi collegati con l’utilizzo delle apparecchiature e delle sorgenti radiogene con particolare riferimento a quelle presenti presso la struttura
- procedure di decontaminazione
- norme di comportamento in caso di emergenza
DOSIMETRI
Un ulteriore sistema di sicurezza è l'uso dei DOSIMETRI PERSONALI
- ciascun operatore è tenuto ad operare nelle zone controllate e sorvegliate, munito dei dosimetri personali prescritti dall’esperto qualificato;
- il dosimetro deve essere portato per tutto il tempo di permanenza nei locali interessati dalla esposizione alle radiazioni ionizzanti;
- il dosimetro è personale e non può essere né ceduto o prestato ad altre persone né utilizzato all’esterno della struttura di appartenenza.
l’operatore deve: portare il dosimetro personale, salvo diversa indicazione da parte dell’esperto qualificato:
- all’altezza del petto sul risvolto del colletto o sul taschino del camice;
- riporre, al termine del lavoro, il dosimetro in luogo ove non sussista possibilità alcuna di esposizione alle radiazioni;
- evitare di esporlo volontariamente a sorgenti di radiazioni ionizzanti;
- conservare accuratamente il dosimetro e non manometterlo in alcun modo;
- consegnare, secondo la periodicità stabilita, il dosimetro al preposto o alla persona incaricata di effettuare regolarmente il cambio;
- segnalare tempestivamente l'eventuale deterioramento o smarrimento del dosimetro, che provvederà alla sua sostituzione, nell’attesa della quale l’operatore non può frequentare la zona
controllata e la zona sorvegliata.
- il personale dotato di dosimetro individuale nel caso cessazione delle attività deve segnalare la stessa al responsabile i quali dovranno notificare l’informazione all’esperto qualificato, al fine di permettere la corretta compilazione delle schede dosimetriche personali.
ESPOSIZIONE INDEBITA
si definisco tali tutte le esposizioni che comportano la ripetizione di esposizione ai Rx, per negligenza, distrazioni, mancata anamnesi, smarrimenti di radiogrammi da parte di tutti gli operatori professionali. Mentre nelle procedure interventistiche vengono definite esposizione indebita la mancata disattivazione dei dispositivi di emissione di RX. Tali esposizioni e’ punibile dal codice di procedura penale per lesioni colpose.
Oggi, grazie alle conoscenze acquisite le misure di sicurezza sono molte.
Gli stessi apparecchi (tubi a raggi x, portatili, amplificatori di brillanza, acceleratori lineari usati in radioterapia) costituiscono un rischio solo durante l’effettiva emissione di radiazione.
Il tecnico usa questi apparecchi per i fini del risultato, a dosi ragionevolmente basse e con (diaframmi piombati) riduce ulteriormente il fascio RX e li disattiva da fonti di energia onde evitare un uso improprio da personale non autorizzato.
Grazie al D.LGS 230/95 si ha in Italia un classificazione delle aree e dei lavoratori
L’individuazione e la classificazione delle aree e dei lavoratori sono effettuate esclusivamente da un esperto qualificato, sulla base delle informazioni fornite dai direttori e sottoscritte dal lavoratore.
CLASSIFICAZIONE DELLE AREE
uno dei criteri di protezione nell’uso delle sorgenti radiogene prevede il loro confinamento in aree soggette a sorveglianza e ad accesso regolamentato; per questo il d.lgs 230/95 definisce zone classificate gli ambienti sottoposti a regolamentazione per motivi di protezione contro le radiazioni ionizzanti. le zone classificate possono essere zone controllate e zone sorvegliate
FORMAZIONE DEGLI OPERATORI
Medici, tecnici, infermieri e studenti vengono formati un responsabile delle attività di didattica o ricerca della struttura in cui si opera. Al responsabile, di concerto con il direttore della struttura, compete di informare e formare i collaboratori sui rischi specifici e sulle precauzioni da adottare.
L’informazione e formazione degli operatori prima dell’esposizione al rischio da radiazioni ionizzanti e prevede adeguate istruzioni in merito. L’informazione e la formazione vengono ripetute periodicamente e ogni qualvolta si verifichino cambiamenti sul grado del rischio.
Argomenti di formazione:
- generalità sulle radiazioni ionizzanti
- effetti delle radiazioni ionizzanti sull’uomo - sorveglianza medica
- principi fondamentali della radioprotezione e sorveglianza fisica - dosimetria
- dispositivi di sicurezza e mezzi di protezione
- norme interne di radioprotezione e norme specifiche di impianto
- rischi collegati con l’utilizzo delle apparecchiature e delle sorgenti radiogene con particolare riferimento a quelle presenti presso la struttura
- procedure di decontaminazione
- norme di comportamento in caso di emergenza
DOSIMETRI
Un ulteriore sistema di sicurezza è l'uso dei DOSIMETRI PERSONALI
- ciascun operatore è tenuto ad operare nelle zone controllate e sorvegliate, munito dei dosimetri personali prescritti dall’esperto qualificato;
- il dosimetro deve essere portato per tutto il tempo di permanenza nei locali interessati dalla esposizione alle radiazioni ionizzanti;
- il dosimetro è personale e non può essere né ceduto o prestato ad altre persone né utilizzato all’esterno della struttura di appartenenza.
l’operatore deve: portare il dosimetro personale, salvo diversa indicazione da parte dell’esperto qualificato:
- all’altezza del petto sul risvolto del colletto o sul taschino del camice;
- riporre, al termine del lavoro, il dosimetro in luogo ove non sussista possibilità alcuna di esposizione alle radiazioni;
- evitare di esporlo volontariamente a sorgenti di radiazioni ionizzanti;
- conservare accuratamente il dosimetro e non manometterlo in alcun modo;
- consegnare, secondo la periodicità stabilita, il dosimetro al preposto o alla persona incaricata di effettuare regolarmente il cambio;
- segnalare tempestivamente l'eventuale deterioramento o smarrimento del dosimetro, che provvederà alla sua sostituzione, nell’attesa della quale l’operatore non può frequentare la zona
controllata e la zona sorvegliata.
- il personale dotato di dosimetro individuale nel caso cessazione delle attività deve segnalare la stessa al responsabile i quali dovranno notificare l’informazione all’esperto qualificato, al fine di permettere la corretta compilazione delle schede dosimetriche personali.
ESPOSIZIONE INDEBITA
si definisco tali tutte le esposizioni che comportano la ripetizione di esposizione ai Rx, per negligenza, distrazioni, mancata anamnesi, smarrimenti di radiogrammi da parte di tutti gli operatori professionali. Mentre nelle procedure interventistiche vengono definite esposizione indebita la mancata disattivazione dei dispositivi di emissione di RX. Tali esposizioni e’ punibile dal codice di procedura penale per lesioni colpose.
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