L'emorragia cerebrale è una sindrome neurologica acuta dovuta alla rottura di un vaso sanguigno cerebrale con seguente versamento di sangue in una zona del cervello.
L'emorragia può essere:
1) Extra-assiale (nella zona craniale fuori dal cervello) divisa in:
- ematoma sottodurale (tra la duramadre e la membrana aracnoide).
- ematoma epidurale (tra il cranio e la duramadre).
- emorragia subaracnoidea o ESA (attorno alla superficie di tutto il cervello).
- ematoma intracerebrale (entro i limiti della membrana piamadre)
2) Intra-assiale (dentro il cervello) divisa in:
- emorragia intraparenchimale (dentro le masse cerebrali grigia o bianca)
- emorragia intraventricolare (dentro le cisterne del sistema ventricolare cerebrale).
Le emorragie possono essere:
- Spontanee
Genesi imprecisa (da ipertensione arteriosa, da arteriosclerosi, ecc.)
- Sintomatiche
Genesi precisa individuabile in una malformazione artero-venosa (aneurisma, un angioma, fistola).
EMORRAGIE SINTOMATICHE
Eziologia:
- Aneurismi
(dilatazione progressiva di un segmento di un'arteria, causata da un'anomalia della parete del vaso sanguigno).
- Angiomi
(MAV - Malformazioni Atero Venose. Una comunicazione anomala tra un’arteria e una vena, attraverso un cicolo di mezzo, che costituirebbe di per sé il circolo arterioso capillare).
- Tumori
(Soprattutto tumori gliali, tumori maligni che si sviluppano in poco tempo. NB: Le cellule gliali sono cellule che nutrono e sostengono i neuroni, assicurano l'isolamento dei tessuti nervosi e la protezione da corpi estranei).
- Discrasie
(patologia del sangue o del midollo osseo).
ANEURISMI
Sono delle dilatazioni delle arterie cerebrali che si rendono manifeste quando hanno raggiunto una certa dimensione o quando sanguinano.
La parete vasale si dilata soprattutto a livello di giunzioni e biforcazioni, dove ci sono punti di minore resistenza.
Sedi più colpite:
- Poligono di Willis nella parte anteriore (circa il 90% dei casi) e nella parte posteriore (circa 10%)
- Aneurismi multipli
Il 95% degli aneurismi intracranici sono dislocati nel Circolo di Willis.
Il Poligono di Willis serve a far si che ci sia una uguale pressione tra circolo di destra e circolo di sinistra ed è formato dalle due carotidi interne, che, uscendo dal sifone carotideo, arrivano nella zona di confine tra parte anteriore della fossa cranica media e la parte posteriore della fossa cranica anteriore.
Poi si dividono in cerebrale anteriore e cerebrale media.
Le due arterie cerebrali anteriori sono unite dalla comunicante anteriore.
Posteriormente, il circolo cerebrale anteriore (carotideo) è in comunicazione con il circolo cerebrale posteriore tramite l’arteria comunicante posteriore, che lo collega alla arteria cerebrale posteriore. (l’arteria cerebrale posteriore deriva dalla biforcazione dell’arteria basilare, originata dall’unione delle due vertebrali).
L’aneurisma è costituito da:
- un colletto (che lo collega all’arteria di origine)
- un corpo
- un apice (solitamente quella che sanguina).
Causa della rottura degli aneurismi
La rottura dell’aneurisma avviene perché la parete, indebolita e non supportata dalla tonaca media, cede alla pressione.
L’aneurisma così si fessura causando una emorragia.
L’ipertensione arteriosa aumenta il rischio di emorragia ma non è determinante.
Casistica:
- 31% dei casi
Senza concomitanti fenomeni ipertensivi
(senza cause apparenti, durante il sonno).
- 54% dei casi
Durante aumento della pressione arteriosa
(movimenti di flesso/estensione, defecazione/minzione, rapporti sessuali).
- 15% dei casi
Durante probabile aumento della pressione arteriosa
(lavoro in cucina, durante la tolette).
SINTOMATOLOGIA
La cefalea è il sintomo più tipico riferito come un colpo di pugnale, talvolta solo ad un emicranio (lato dell’aneurisma).
La cefalea può mancare all’inzio, se l’emorragia si fa strada tra il parenchima cerebrale causando perdita di coscienza, prima di avere provocato distensione aracnoidea.
La maggior parte dei pazienti soffre in precedenza di segni premonitori:
- Cefalea lieve,
- Disturbi vegetativi (nausea, vomito),
- Dolenza e rigidità al collo,
- Episodi sincopali,
- Disturbi visivi o sensitivi fugaci.
I segni di irritazione meningea compaiono non immediatamente, in seguito alla distensione dell’aracnoide:
- Fotofobia.
- Dolore sott’occipitale.
- Rigidità nucale.
- Irritabilità con reazioni di fastidio rumori (iperacusia) e stimoli cutanei (iperestesia).
- Febbricola.
- Confusione.
- Torpore.
- Sonnolenza.
- Segni neurologici focali (25% dei pazienti) per compressione del sangue su aree specifiche del cervello.
- Crisi epilettiche (15% dei pazienti).
- Disturbi dello stato di coscienza.
DIAGNOSI
- Rachicentesi
- TAC (per vedere: area ischemica, recidiva di emorragia, idrocefalo)
- Angiografia celebrale per via transfemorale
COMPLICANZE
- Risanguinamento
Incidenza massima entro le 2 settimane ma possibile anche a distanza di anni.
- Vasospasmo
Determina un’ischemia che causa la perdita di sostanza cerebrale.
Complicanza frequente con maggiore incidenza dopo 7-10 giorni.
- Idrocefalo
Complicanza precoce o tardivo frequente nel 30-50% dei casi.
TRATTAMENTO
Medico
- Riposo a letto.
- Idratazione (e.v.).
- Sedativi.
- Anticonvulsivanti (per prevenire un attacco epilettico).
- Cortisonici.
- Antifibrinolitici.
- Nimodipina (calcio-antagonista per evitare e prevenire il vasospasmo).
- Antipsicotici.
Endoscopico
Trattamento di elezione mediante piccole spiraline in titanio che, tramite cateterismo femorale, possono essere introdotte all’interno dell’aneurisma dove immerse nel sangue causano una diminuzione del flusso.
Non sempre è possibile attuare questa procedura.
Terapia chirurgica diretta
Consiste nel Clippaggio dell’aneurisma (posizionare una piccola clip a livello del colletto dell’aneurirma, isolandolo dai vasi vicini ed escludendolo dal circolo).
Ciò permette:
- Prevenzione del risanguinamento.
- Prevenzione del vasospasmo o possibilità di trattarlo meglio.
L'emorragia può essere:
1) Extra-assiale (nella zona craniale fuori dal cervello) divisa in:
- ematoma sottodurale (tra la duramadre e la membrana aracnoide).
- ematoma epidurale (tra il cranio e la duramadre).
- emorragia subaracnoidea o ESA (attorno alla superficie di tutto il cervello).
- ematoma intracerebrale (entro i limiti della membrana piamadre)
2) Intra-assiale (dentro il cervello) divisa in:
- emorragia intraparenchimale (dentro le masse cerebrali grigia o bianca)
- emorragia intraventricolare (dentro le cisterne del sistema ventricolare cerebrale).
Le emorragie possono essere:
- Spontanee
Genesi imprecisa (da ipertensione arteriosa, da arteriosclerosi, ecc.)
- Sintomatiche
Genesi precisa individuabile in una malformazione artero-venosa (aneurisma, un angioma, fistola).
EMORRAGIE SINTOMATICHE
Eziologia:
- Aneurismi
(dilatazione progressiva di un segmento di un'arteria, causata da un'anomalia della parete del vaso sanguigno).
- Angiomi
(MAV - Malformazioni Atero Venose. Una comunicazione anomala tra un’arteria e una vena, attraverso un cicolo di mezzo, che costituirebbe di per sé il circolo arterioso capillare).
- Tumori
(Soprattutto tumori gliali, tumori maligni che si sviluppano in poco tempo. NB: Le cellule gliali sono cellule che nutrono e sostengono i neuroni, assicurano l'isolamento dei tessuti nervosi e la protezione da corpi estranei).
- Discrasie
(patologia del sangue o del midollo osseo).
ANEURISMI
Sono delle dilatazioni delle arterie cerebrali che si rendono manifeste quando hanno raggiunto una certa dimensione o quando sanguinano.
La parete vasale si dilata soprattutto a livello di giunzioni e biforcazioni, dove ci sono punti di minore resistenza.
Sedi più colpite:
- Poligono di Willis nella parte anteriore (circa il 90% dei casi) e nella parte posteriore (circa 10%)
- Aneurismi multipli
Il 95% degli aneurismi intracranici sono dislocati nel Circolo di Willis.
Il Poligono di Willis serve a far si che ci sia una uguale pressione tra circolo di destra e circolo di sinistra ed è formato dalle due carotidi interne, che, uscendo dal sifone carotideo, arrivano nella zona di confine tra parte anteriore della fossa cranica media e la parte posteriore della fossa cranica anteriore.
Poi si dividono in cerebrale anteriore e cerebrale media.
Le due arterie cerebrali anteriori sono unite dalla comunicante anteriore.
Posteriormente, il circolo cerebrale anteriore (carotideo) è in comunicazione con il circolo cerebrale posteriore tramite l’arteria comunicante posteriore, che lo collega alla arteria cerebrale posteriore. (l’arteria cerebrale posteriore deriva dalla biforcazione dell’arteria basilare, originata dall’unione delle due vertebrali).
L’aneurisma è costituito da:
- un colletto (che lo collega all’arteria di origine)
- un corpo
- un apice (solitamente quella che sanguina).
Causa della rottura degli aneurismi
La rottura dell’aneurisma avviene perché la parete, indebolita e non supportata dalla tonaca media, cede alla pressione.
L’aneurisma così si fessura causando una emorragia.
L’ipertensione arteriosa aumenta il rischio di emorragia ma non è determinante.
Casistica:
- 31% dei casi
Senza concomitanti fenomeni ipertensivi
(senza cause apparenti, durante il sonno).
- 54% dei casi
Durante aumento della pressione arteriosa
(movimenti di flesso/estensione, defecazione/minzione, rapporti sessuali).
- 15% dei casi
Durante probabile aumento della pressione arteriosa
(lavoro in cucina, durante la tolette).
SINTOMATOLOGIA
La cefalea è il sintomo più tipico riferito come un colpo di pugnale, talvolta solo ad un emicranio (lato dell’aneurisma).
La cefalea può mancare all’inzio, se l’emorragia si fa strada tra il parenchima cerebrale causando perdita di coscienza, prima di avere provocato distensione aracnoidea.
La maggior parte dei pazienti soffre in precedenza di segni premonitori:
- Cefalea lieve,
- Disturbi vegetativi (nausea, vomito),
- Dolenza e rigidità al collo,
- Episodi sincopali,
- Disturbi visivi o sensitivi fugaci.
I segni di irritazione meningea compaiono non immediatamente, in seguito alla distensione dell’aracnoide:
- Fotofobia.
- Dolore sott’occipitale.
- Rigidità nucale.
- Irritabilità con reazioni di fastidio rumori (iperacusia) e stimoli cutanei (iperestesia).
- Febbricola.
- Confusione.
- Torpore.
- Sonnolenza.
- Segni neurologici focali (25% dei pazienti) per compressione del sangue su aree specifiche del cervello.
- Crisi epilettiche (15% dei pazienti).
- Disturbi dello stato di coscienza.
DIAGNOSI
- Rachicentesi
- TAC (per vedere: area ischemica, recidiva di emorragia, idrocefalo)
- Angiografia celebrale per via transfemorale
COMPLICANZE
- Risanguinamento
Incidenza massima entro le 2 settimane ma possibile anche a distanza di anni.
- Vasospasmo
Determina un’ischemia che causa la perdita di sostanza cerebrale.
Complicanza frequente con maggiore incidenza dopo 7-10 giorni.
- Idrocefalo
Complicanza precoce o tardivo frequente nel 30-50% dei casi.
TRATTAMENTO
Medico
- Riposo a letto.
- Idratazione (e.v.).
- Sedativi.
- Anticonvulsivanti (per prevenire un attacco epilettico).
- Cortisonici.
- Antifibrinolitici.
- Nimodipina (calcio-antagonista per evitare e prevenire il vasospasmo).
- Antipsicotici.
Endoscopico
Trattamento di elezione mediante piccole spiraline in titanio che, tramite cateterismo femorale, possono essere introdotte all’interno dell’aneurisma dove immerse nel sangue causano una diminuzione del flusso.
Non sempre è possibile attuare questa procedura.
Terapia chirurgica diretta
Consiste nel Clippaggio dell’aneurisma (posizionare una piccola clip a livello del colletto dell’aneurirma, isolandolo dai vasi vicini ed escludendolo dal circolo).
Ciò permette:
- Prevenzione del risanguinamento.
- Prevenzione del vasospasmo o possibilità di trattarlo meglio.
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