Sostieni il nostro blog

Neurochirurgia e SNC

La neurochirurgia è la disciplina che si occupa delle malattie neurologiche di interesse chirurgico:
- Neoplasie (di cervello, midollo spinale, nervi periferici e dei loro involucri).
- Traumi (vertebro-midollari, cranio-encefalici).
- Emorragie (endocraniche, cerebrali, extracerebrali, subaracnoidee).
- Malformazioni del sistema nervoso (legate a fattori infettivi o genetici).
- Idrocefalo dell' infanzia e dell'età adulta.
- Malattie infiammatorie del sistema nervoso (es: meningiti, TBC).
- Chirurgia del dolore (interventi che permettono di dare sollievo al dolore da cancro o al
dolore cronico) e del sistema nervoso periferico.

ANATOMIA DEL SNC
Lobi cerebrali
Durante lo sviluppo dell'encefalo si formano numerose solcature dette scissure cerebrali che delimitano, sulla superficie degli emisferi, i lobi cerebrali. Nell'ambito dei diversi lobi sono quindi presenti dei rilievi (circonvoluzioni cerebrali) delimitati da scissure e da solchi (solcature meno profonde).

Questi elementi conferiscono alla superficie esterna degli emisferi una topografia particolare.
- Il solco di Rolando (o centrale) decorre grosso modo verticalmente a metà distanza circa tra il polo occipitale e quello frontale dell'emisfero.

- Lobo frontale,
sede delle funzioni motorie, anteriormente al solco di Rolando.
- Lobo parietale sede della percezione ed interpretazione delle sensazioni posteriormente al solco di Rolando.

- Il lobo occipitale
è sito posteriormente al lobo parietale; in esso sono localizzare le aree visive.
- Il lobo temporale è posto al di sotto dei lobi frontale e parietale ed è da essi separato dalla scissura del Silvio; in questo lobo è presente la corteccia uditiva.

- Il lobo dell'insula
, sito internamente al di sotto della scissura di Silvio, ha forma grossolanamente triangolare. Essa è la sede delle emozioni; ha funzione viscero sensitiva o viscero motoria.



Il sistema nervoso è suddiviso in sistema nervoso:

1) Centrale.
- Encefalo (nella scatola cranica)
- Midollo spinale (nel canale vertebrale e si estende dal corpo dell'atlante, al corpo della II vertebra lombare per una lunghezza complessiva di circa 45 cm).

2) Periferico.
- Gruppi di cellule nervose (gangli)
- Fibre nervose (soprattutto assoni e dendriti) di solito raccolte insieme a formare fasci che costituiscono i nervi.
- Strutture paragangli.

Sistema nervoso centrale
Encefalo
Costituito da:

1) Cervello (Prosencefalo)
L'insieme di:
- Telencefalo: La porzione più superficiale dell'encefalo, costituito dalla corteccia telencefalica, la sostanza bianca ed i nuclei della base. Posizionato all'interno della scatola cranica, esternamente al diencefalo. È suddiviso in due emisferi. Le funzioni principali: ricezione di stimoli esterni, elaborazione di risposta motoria, memoria e capacità decisionali.

- Diencefalo: Il diencefalo si trova al centro della scatola cranica, ed è delimitato rispetto al telencefalo dalla capsula interna, ed è in continuazione inferiormente con il mesencefalo tramite i due peduncoli cerebrali, è diviso in talamo e ipotalamo, presiede e controlla gli stimoli che arrivano dall’interno del nostro corpo stesso (stimolo della fame, bisogno di dormire, stanchezza ecc.) e regola il nostro comportamento istintivo (ansia, paura, aggressività ecc.).

2) Tronco Encefalico (Mesencefalo, Ponte e Bulbo)
Funzionalmente connesso con il cervelletto e costituito a sua volta da tre porzioni, in senso cranio caudale. È costituito da strutture molto complesse, deputate ai riflessi e al controllo di molti visceri, anche dei centri che regolano il respiro e la temperatura corporea.
Da qui partono i segnali che garantiscono gli automatismi respiratori e che mantengono costante la temperatura in modo da permettere tutti i processi biologici e chimici indispensabili per la vita.

- Mesencefalo: Struttura del cervello che connette il ponte (di Varolio) e il cervelletto al diencefalo. È una formazione anatomica piccola (un cubo di circa 2 cm di lato), dotata di una propria cavità, composta da fibre essenzialmente bianche, e può essere distinta in una porzione ventrale (peduncoli cerebrali) e una dorsale (lamina quadrigemina, o tubercoli quadrigemini).
Il mesencèfalo contiene poi i nuclei d’origine del III e IV paio di nervi cranici, è importante centro ottico e acustico e provvede alla regolazione di attività automatiche.

- Ponte di Valorio: Fondamentalmente costituito dai peduncoli cerebrali e da fasci di fibre nervose che collegano il cervelletto ad altri centri nervosi. Il ponte è attraversato da vie nervose piramidali, sensitive, acustiche e vie motorie destinate ai muscoli oculari. Esso include nel suo tessuto taluni nuclei nervosi di sostanza grigia, i principali dei quali sono quelli di origine di tre nervi cranici, l’abducente, il facciale, il trigemino.

- Bulbo: Dal bulbo passano le informazioni inerenti al gusto, al tatto e principalmente all'udito.
Vi hanno sede i centri bulbari della respirazione, bersaglio di svariate sostanze quali l'eroina e numerosi farmaci come gli antidepressivi, i sonniferi ed i tranquillanti che inibiscono i centri respiratori. Il midollo allungato, assieme al ponte di Varolio controlla il ph del sangue. Nel caso in cui questo dovesse diventare troppo basso (a causa dell'eccessiva formazione di acido carbonico, dovuta al legame tra anidride carbonica e acqua) queste due regioni del cervello inviano uno stimolo di contrazione ai muscoli intercostali e al diaframma.

3) Cervelletto: Situato nella fossa cranica posteriore sotto i due emisferi cerebrali è posto in posizione dorsale rispetto al tronco encefalico, con il quale è collegato tramite 3 coppie di peduncoli:

- peduncoli cerebellari superiori (che lo collegano con il mesencefalo)
- peduncolo cerebellari medi (i più voluminosi, che lo collegano con il ponte)
- peduncoli cerebellari inferiori (che lo collegano con il bulbo)

Presenta una struttura simile al cervello e ha il compito di regolare e coordinare i vari movimenti volontari e mantenere l’equilibrio.

4) Midollo spinale: Ha forma pressoché cilindrica, leggermente schiacciata in senso antero-posteriore. Il midollo spinale è posto nel canale vertebrale e si estende dal corpo dell'atlante, la prima vertebra cervicale, poco sotto il foro occipitale, al corpo della II vertebra lombare per una lunghezza complessiva di circa 45 cm.
In alto il midollo spinale è continuo con il midollo allungato, in basso si assottiglia nel cono midollare da cui origina il filo terminale. Questo è lungo circa 25 cm, ha un raggio di circa 1 mm e si fissa sul coccige, più precisamente sulla faccia posteriore del primo segmento, tramite il legamento coccigeo.



Sviluppo degli emisferi cerebrali e formazione dei ventricoli
Il telencefalo, durante il ripiegamento embrionale subisce una crescita a fungo. Esso è inizialmente costituito da una parte mediana e da due diverticoli laterali, le vescicole cerebrali, che rappresentano i futuri emisferi cerebrali.
Tali emisferi sono separati da una profonda fessura sagittale (fessura interemisferica) nella cui profondità vi è il corpo calloso, formazione grazie la quale i due emisferi comunicano. I due emisferi sono congiunti nella porzione centrale dai peduncoli cerebrali del mesencefalo.

Scavate internamente all'encefalo vi sono delle cavità che vengono denominate ventricoli cerebrali. Rappresentano, a livello encefalico il residuo del lume del primitivo tubo neurale. Vengono distinti in:

- primo e secondo detti ventricoli laterali, contenuti all'interno degli emisferi cerebrali;

- il terzo ventricolo impari e mediano contenuto nel diencefalo, comunica con i forami interventricolari di Monro con i due ventricoli laterali.

- il quarto ventricolo nel romboencefalo, comunica con il terzo attraverso il l'acquedotto mesencefalico del Silvio.



Il liquor è prodotto dai plessi corioidei e dai ventricoli laterali, mediante il foro del Monro, passa nel terzo ventricolo; da qui attraverso l'acquedotto del Silvio arriva nel quarto ventricolo, per poi passare nello spazio sottoaracnoidale.
Le cellule dell'epitelio corioideo sono provviste di microvilli al fine di aumentare la superficie di secrezione.

Nel terzo e quarto ventricolo, e nei ventricoli laterali, si trovano i plessi vascolari, che sono grovigli di vasi che si occupano della produzione del liquor che ricolma le cavità. Tali plessi sono denominati plessi corioidei. Ogni plesso è formato da una massa di capillari che si proiettano nel ventricolo, rivestita da cellule ependimali modificate.

I capillari sono fenestrati mentre le giunzioni occludenti delle cellule ependimali formano la barriera emato-liquorale.
A livello dei vasi cerebrali esiste una barriera emato-encefalica, formata dalle giunzioni strette delle cellule endoteliali, che permette il passaggio selettivo di alcune sostanze e che impedisce ai metaboliti prodotti di entrare in circolo nell'organismo.

Perché un farmaco agisca a livello del SNC, è necessario che oltrepassi questa barriera. Un’altra barriera meno selettiva esiste, come si è detto, a livello delle cellule ependimali dei plessi corioidei. Se il liquor, durante lo sviluppo, non viene riassorbito a livello delle granulazioni aracnoidali, si verificano delle terribili alterazioni che portano ad una situazione patologica detta idrocefalo, che si manifesta con l'aumento della circonferenza cranica.

Le meningi
Le meningi sono involucri connettivali che avvolgono il nevrasse.
Le meningi sono tre:
- la dura madre: è la meninge più esterna, essa ha un carattere fibroso e resistente.

- l'aracnoide: è la meninge intermedia, simile ad una tela di ragno ed è bagnata dal liquido cefalo-rachidiano, contenuto nello spazio subaracnoideo tra aracnoide e pia madre.

- la pia madre: è la più interna delle meningi ed è a contatto diretto con il nevrasse. Essa è ricca di vasi sanguigni.



Nell’Uomo sono presenti tre cervelli funzionali:
- Raziocinante (caratteristico dell’Uomo): sede delle funzioni intellettive superiori, è rappresentato dalla neocortex ed in particolare dalla corteccia prefrontale.

- Limbico (caratteristico dei mammiferi macrosmatici): è costituito da un anello di circonvoluzioni posto intorno al terzo ventricolo. Esso è coinvolto negli aspetti istintivi del comportamento e nelle risposte emotive agli stimoli esterni.

- Complesso R (caratteristico dei Rettili): è formato dal tronco encefalico e dal cervelletto e presiede al movimento automatico viscerale e somatico e alla regolazione delle funzioni vitali: fame, termoregolazione, difesa del territorio, combattimento e fuga, etc.

La circolazione cerebrale
La vascolarizzazione del midollo spinale e dell'encefalo, così come quella cardiaca, è definita di tipo terminale, cioè oltre un certo livello non esistono anastomosi efficienti. Ciò significa che, nel caso di una lesione a carico di un ramo terminale, si ha la comparsa della cosiddetta necrosi ischemica o infarto.

Vascolarizzazione del midollo spinale
Il midollo spinale è irrorato dalle arterie vertebro-midollari che originano dall'arteria vertebrale nel tratto cervicale e dalle arterie intercostali e lombari nel tratto toracico e lombare.

Ogni arteria vertebro-midollare penetra nel canale vertebrale accompagnata da un nervo spinale e si divide in un ramo vertebrale e in un ramo midollare. Quest'ultimo, a sua volta, si divide in arteria radicolare anteriore e arteria radicolare posteriore.

Il tratto anastomotico arterioso anteriore ed i due tratti anastomotici arteriosi postero-laterali sono collegati tra loro da numerosissime arterie anastomotiche che formano sulla superficie del midollo spinale, nello spessore della pia madre, la rete arteriosa perimidollare, dalla quale si dipartono le arterie perforanti che si affondano entro il midollo spinale. I rami lunghi di queste arterie innervano la sostanza grigia, quelli corti la sostanza bianca. In alto le arterie spinali anteriore e quelle posteriori ricevono sangue dalla vertebrale.

Vascolarizzazione dell'encefalo
L'encefalo riceve sangue dall'arteria carotide interna e dall'arteria vertebrale. Quest'ultima, ramo della succlavia, passando per delle vertebre cervicali, penetra nella scatola cranica attraverso il forame occipitale. Sulla faccia vetrale del ponte le due vertebrali confluiscono nell'arteria basilare, dalla quale originano le arterie cerebellari e le due arterie cerebrali posteriori, che vascolarizzano i lobi occipitali del telencefalo.

L'arteria carotoide interna entra nel forame carotico dell'osso temporale, percorre il canale carotico e sbocca entro la scatola cranica ai lati dell'ipofisi. Da essa nascono le due arterie cerebrali medie, che vascolarizzano i lobi temporali e parietali, oltre che il diencefalo.
Poco dopo l'origine, le cerebrali medie danno due rami posteriori che le collegano alle cerebrali posteriori (arterie comunicanti posteriori) e due rami anteriori (arterie cerebrali anteriori) che vascolarizzano tutto il lobo frontale. Le due cerebrali anteriori sono collegate dall'arteria comunicante anteriore.

Si è venuto così a formare il poligono anastomotico del Willis, che distribuisce sangue arterioso con pressione uniforme a tutto l'encefalo. Le arterie cerebrali e i loro rami sono arterie di tipo terminale, per cui la loro occlusione determina la morte del tessuto sotto il loro controllo (infarto cerebrale), non essendo vicariate da altri rami.


Poligono di Willis
È formato da:
arterie cerebrali anteriori, arteria comunicante anteriore, arterie comunicanti, arterie cerebrali posteriori.
Dal poligono di Willis, che rappresenta un importantissimo sistema anastomotico tra i due circoli carotidei (attraverso la comunicante anteriore) e tra il circolo carotideo e quello vertebro-basilare (attraverso la comunicante posteriore), originano le arterie destinate ad irrorare il cervello.




Arteria cerebrale anteriore
L'arteria cerebrale anteriore fa parte del poligono di Willis e si unisce a quella eterolaterale tramite la comunicante anteriore. Essa passa sulla base degli emisferi, e si porta medialmente a circondare il corpo calloso. Dopo aver percorso la faccia mediale dell'emisfero cerebrale, questa arteria fornisce l'arteria frontale interna anteriore e termina con l'arteria frontale interna posteriore.

Arteria cerebrale media
L'arteria cerebrale media o silviana è il più grande dei rami della carotide interna che irrorano l'encefalo. Dalla sua origine essa si porta lateralmente all'interno della parte inferiore del lobo temporale, da cui raggiunge la scissura laterale del Silvio, ne segue l'andamento e termina con l'arteria del giro angolare, che irrora i centri della comprensione e del linguaggio

Arteria corioidea anteriore
È un ramo della carotide interna che non fa parte del poligono di Willis. Nel suo decorso irrora i plessi corioidei, parte del talamo e della capsula interna (porzioni del braccio posteriore, del segmento retrolenticolare e del segmento sottolenticolare) e coda del nucleo caudato.

Vene
Il sistema venoso encefalico non segue il percorso delle arterie, ma origina da vasi più piccoli che man mano confluiscono nel sistema dei seni venosi della dura madre, grandi vene che decorrono nello spessore della dura meninge.
Il seno sagittale superiore, impari, decorre nel margine superiore della scissura interemisferica, dalla crista galli dell'etmoide fino all’osso occipitale, dove si congiunge con il seno retto e i due seni trasversi.

Il seno sagittale inferiore decorre sul fondo della scissura interemisferica, al di sopra del corpo calloso, e si apre posteriormente nel seno retto. Quest’ultimo è diretto dall’avanti all’indietro, arriva fino all’incrocio della grande falce cerebrale con il tentorio del cervelletto e prosegue lateralmente con i due già citati seni trasversi. Questi decorrono lungo le braccia dell’eminenza crociata dell’occipitale, raggiungono il forame giugulare e proseguono nelle vene giugulari interne. Dalla base del cranio un plesso di seni anastomizzati tra loro attorno all’ipofisi, i seni della base, si congiunge a sua volta con i seni trasversi. Tutto il sangue refluo dall'encefalo si raccoglie dunque nelle vene giugulari interne che, scendendo nel collo appaiate alle arterie carotidi, confluiranno nelle vene anonime.

Nessun commento:

Visitatori

Seguimi su Libero Mobile

Canale Video di PocketStudy