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Misure di frequenza

MISURE EPIDEMIOLOGICHE

La frequenza può essere rappresentata da:
-descrizione del numero di eventi
-rapporti
-proporzioni
-tassi

NUMERO EVENTI
Non fornisce particolari informazioni se non rapportato alla popolazione di riferimento.
Può essere utiile per fini di programmazione sanitaria.

RAPPORTO
Relazione tra 2 quantità indipendenti tra loro.
Es. Maschi/Femmine

PROPORZIONI
Rapporto in cui il numeratore è sempre incluso nel denominatore.
Es. Maschi/(Maschi+Femmine)

TASSO
Proporzione che introduce la variabile tempo per misurare qualsiasi accadimento di una popolazione in un intervallo di tempo.



COORTE

Coorte chiusa: Osservazione campione che non varia nel tempo, mantenendo numero totale.
Coorte aperta: Osservazione campione che varia nel tempo, mantenendo numero totale.



INCIDENZA

Incidenza
Il numero di nuovi casi di malattia in un determinato inervallo di tempo.
Formula:
I= (Numero nuovi casi nel tempo t/popolazione a rischio di malattia) * K

Incidenza comulativa
Esprime la probabilità di contrarre una determinata malattia in un determinato periodo.
Proporzioni di persone di una popolazione che sviluppa la malattia in un tempo t.
Formula:
IC= (Numero nuovi casi nel tempo t / popolazione a rischio di malattia tempo iniziale) * K

Densità di incidenza
Fornisce probabilità di nuovi casi nel tempo e la velocità con la quale essi si verificano.
Tasso con cui un nuovo evento si manifesta in una unità di tempo e si usa in corte aperta.
Formula:
DI= (Numero nuovi casi nel tempo t / numero totale persone * tempo di osservazione per ogni persona) * K




PREVALENZA

Prevalenza periodale

Il numero totale di casi di malattia in uno specifico punto di un intervallo di tempo.
Fotografia di un arco di tempo.
Form:
P=(Numero casi rilevati in un periodo t - tx / popolazione presente al momento t) * K

Prevalenza puntuale
Il numero totale di casi di malattia in un periodo lungo.
Fotografia di un dato momento.
Form:
P= (Numero casi presenti al momento t / popolazione presente al momento t) * K

Prevalenza malattie cronico degenerative
P= incidenza * durata della malattia

FATTORI CHE INFLUENZANO LA PREVALENZA
- Durata maggiore o minore della malattia
- Tasso di letalità
- Numeri casi (incidenza)
- Immigrazione o Emigrazione di casi
- Immigrazione o Emigrazione di soggetti suscettibili
- Miglioramento tasso di guarigione dei casi



DIFFERENZE INCIDENZA E PREVALENZA

Nella prevalenza vengono analizzati tutti i casi presenti in un dato intervallo mentre nell'incidenza solo i nuovi casi che si verificano in un dato intervallo.
La prevalenza, a differenza dell'incidenza, non richiede il follow-up dei componenti di una popolazione e è influenzata dalla durata della malattia.



TASSI (o quozienti)
Rappresentano il metodo di misura di uso più comune in epidemiologia. Consentono di eliminare, nella valutazione di un fenomeno, l’influenza confondente esercitata dalle variazioni socio-demografiche che possono verificarsi all’interno della popolazione o fra più popolazioni in cui il fenomeno si manifesta.
Sono utilizzati in epidemiologia per la definizione di tutti i fenomeni che interessano la vita
dell’uomo ed in particolare per lo studio, ai fini sanitari, di Nascite, Malattie e Morti.

Tasso = (Numero di casi osservati in un intervallo di tempo / Popolazione in cui i casi sono stati osservati nello stesso intervallo di tempo) * Costante di solito multiplo di 10


TASSO GREZZO
Esprime la misura di tutti gli eventi verificatisi, in un certo periodo di tempo, nell'intera popolazione.
Tassi grezzi più usati:

- Di morbosità
(Numero malati / popolazione residente) * 1000

- Di mortalità
(Numero morti l'anno/popolazione residente) * 1000

- Di natalità
(Numero nati vivi l'anno / popolazione residente) * 1000


TASSI SPECIFICI
Si riferiscono solo agli eventi che interessano particolari gruppi di soggetti selezionati (sesso, età, malattia, luogo, ecc..).

- Di morbosità per causa
(Numero malati di malattia x / popolazione residente) * 1000

- Di mortalità per causa
(Numero morti l'anno per malattia x / popolazione residente) * 1000

- Di mortalità per fascia d'età
(Numero morti l'anno nella fascia d'età X-Y anni / popolazione residente) * 1000


TASSI PROPORZIONALI
Consentono di calcolare la frazione del totale degli eventi ascrivibile ad un carattere particolare (es. mortalità proporzionale riferita ad una specifica malattia rapportata ai decessi totali).
Possono essere molto utili per valutare il peso relativo di una specifica malattia nell’ambito del tipo di patologia di sua appartenenza (es. morti per tumore polmonare vs morti per tutti i tipi di tumori).


TASSI STANDARDIZZATI
Standardizzazione
tecniche usate per correggere il più possibile l'effetto della diversa distribuzione dell'età o di un confondente (v.) in due o più popolazioni a confronto. Due sono le tecniche principali: la standardizzazione diretta e quella indiretta.

Standardizzazione diretta
tecnica di standardizzazione con la quale si ottiene il Tasso standardizzato.

Standardizzazione indiretta
tecnica di standardizzazione attraverso la quale si ottiene il Rapporto Standardizzato (Il rapporto standardizzato consente il confronto solo tra la singola popolazione in studio e la popolazione di riferimento, non tra diverse popolazioni, anche se standardizzate sulla stessa popolazione di riferimento).



TASSI PIU' USATI

- Mortalità infantile
(Numero morti nel primo anno di vita / Numero di nati vivi nello stesso anno) * 1000

- Mortalità perinatale
(Numero nati morti [es.: >27 sett.+I sett.] / Numero di nati [es.: vivi+morti] nello stesso anno) * 1000

- Letalità
(Numero morti dopo diagnosi malattia X / Numero casi diagnosticati della stessa malattia) * 1000

- Sopravvivenza
(Numero pazienti vivi dopo 5 anni dalla diagnosi di malattia X / Numero casi diagnosticati della stessa malattia) * 1000




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