L'ansia è una reazione normale allo stress che aiuta la persona a raggiungere un obiettivo ma quando risulta eccessiva ed irrazionale diventa un disturbo debilitante.
L'ansia patologica, in psichiatria, è un fenomeno riscontrabile in svariate situazioni (demenze, disturbi schizofrenici, depressione, manie, disturbi della personalità, sessuali e dell'adattamento).
I quadri clinici dei disturbi d'ansia corrispondono storicamente alle cosidette nevrosi, definite tali (sofferenze del sistema nervoso, senza rilevabili segni somatici di compromissione), per la prima volta, nella seconda metà del settecento dallo scozzese Cullen.
Dal punto di vista psicologico, l'ansia è considerata una risposta ad agenti stressanti ambientali mentre dal punto di vista biologico, le cause potrebbero essere associate ad alterazioni del sistema nervoso autonomo (aumento del tono simpatico) o di alcuni neurotrasmettitori (per lo più: Noradrenalina, Seratonina, GABA).
Inoltre i disturbi d'ansia possono essere dovuti anche a disturbi fisici come l'ipertiroidismo o all'uso di sostanze come corticosteroidi o cocaina.
Nella categoria dei disturbi d'ansia:
- Disturbo di Panico e/o Agorafobia.
(VEDI DI SEGUITO)
- Disturbi Ossessivi Compulsivi (DOC).
(VEDI DI SEGUITO)
- Fobie Specifiche o Sociali.
La Fobia Specifica consiste nella paura intensa, persistente e infondata di un oggetto o di una situazione.
Mentre quella Sociale consiste nel timore di manifestare, a seguito di ansia, comportamenti che evochino il giudizio negativo dei presenti.
- Disturbi Post-Traumatici (DPTS) ed Acuti (DAS) da Stress.
Il DPTS è un disturbo in cui un evento traumatico opprimente viene rivissuto, causando paura intensa, senso di impotenza e di orrore ed evitamento degli stimoli associati al trauma.
Simile è il DAS definito tale quando inizia entro 4 settimane dall'evento traumatico e dura tra le 2 e le 4 settimane presentando sintomi dissociativi (come: amnesia e alterazione di conseapevolezza e realtà).
- Disturbo d'Ansia Generalizzato.
Ansia e preoccupazione eccessive, quotidiane per almeno 6 mesi, nei confronti di numerose attività o eventi.
- Disturbo d'Ansia dovuto a Condizioni Mediche o Indotto da Sostanze.
L'ansia può essere secondaria a disturbi fisici, come disturbi neurologici (come traumi cerebrali), cardiovascolari (come le aritmie), endocrini (come l'iperattività della tiroide) e respiratori (come l'asma).
Oppure può essere causata anche dall'uso di sostanze come alcol, stimolanti, caffeina, cocaina, svariati farmaci prescrivibili. Inoltre, l'astinenza da sostanze si associa di solito ad ansia.
DISTURBO DI PANICO E/O AGORAFOBIA
L'Attacco di Panico è un improvviso stato acuto di ansia (o crisi di angoscia) della durata media di 20 o 30 minuti che si manifesta a livello:
- Psichico.
Con Paura di morire, Sensazione di morte imminente e Impressione di perdita di controllo.
- Somatico.
Con Palpitazioni, Sensazione di Soffocamento, Vertigini, Offuscamento della vista, Tremori, Nausea e Diarrea.
- Comportamentale.
Con Agitazione o Inibizione.
Il disturbo di panico può associarsi o meno all'Agorafobia (Timore irrazionale dei grandi spazi con paura angosciosa di cadere in preda a malore. Questo disturbo è caratterizzato da comportamenti di evitamento di alcuni luoghi o necessità di un accompagnatore).
Statisticamente, il Disturbo di Panico sembra esordire più frequente intorno alla media di 25 anni di età, nel sesso femminile, con almeno un parente affetto da simile patologia (50% dei casi) e in relazione a eventi traumatici (fattore favorente anche nell'Agorafobia) come separazioni e divorzi.
Sono entrambe talvolta presenti, in coesistenza con depressioni maggiori e disturbi della personalità.
Una teoria sulle basi biologiche della malattia ipotizza che nei soggetti con Disturbo da Attacchi di Panico ci sia un’aumento del livello di noradrenalina e di serotonina e una diminuzione di GABA.
I farmaci utilizzati per il trattamento di questa patologia agiscono ristabilendo i livelli fisiologici di questi neurotrasmettitori.
Tra i farmaci più usati: gli antidepressivi e le benzodiazepine che possono prevenire o ridurre grandualmente l'ansia.
Le benzodiazepine hanno un effetto più rapido degli antidepressivi ma hanno maggiore probabilità di indurre dipendenza fisica ed effetti collaterali, come sonnolenza, atassia e problemi di memoria.
DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC)
Disturbo caratterizzato da OSSESSIONI (idee, immagini o impulsi ricorrenti, involontari e intrusivi che appaiono inappropriati, cattivi od orribili) e da COMPULSIONI (impulso a fare qualcosa per ridurre la sofferenza causata dalle ossessioni).
Le ossessioni più comuni sono:
- il pensiero dello sporco, della contaminazione, della pulizia, del dubbio e della perdita.
- l'impulso all'aggressività o al gridare oscenità.
- le immagini di tipo osceno o blasfemo.
Le compulsioni più comuni sono:
- l'azione di lavarsi le mani, mettere in ordine, controllare oggetti.
- azione mentale di contare, ripetere parole o formule e pregare.
Frequente, la concomitanza di depressione nel paziente affetto da DOC.
La maggior parte dei soggetti con DOC conserva la consapevolezza, per quanto limitata, della mancanza di rischi reali nelle proprie ossessioni e che i comportamenti messi in atto per alleviare le proprie preoccupazioni sono irrealistici ed eccessivi. Ciò differenzia il DOC dai disturbi psicotici, in cui il contatto con la realtà viene perso.
Molti specialisti ritengono che l'associazione di terapia comportamentale e farmacologica (come gli inibitori della ricaptazione della serotonina potenziati dall'uso combinato di Aloperidolo) sia il trattamento migliore.
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