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Cateterismo vescicale

Il cateterismo vescicale è il complesso di manovre strumentali che permette, l’introduzione di cateteri per raggiungere la vescica urinaria, per motivi di tipo diagnostico, terapeutico e preventivo.

Cateterismo a scopo diagnostico
questo tipo di cauterizzazione viene usato per:
- effettuare un prelievo sterile di urina
- per determinare l’urina residua in vescica popola minzione
- per il controllo della diuresi oraria

Cateterismo a scopo terapeutico
questo tipo di cauterizzazione viene effettuata per:
- irrigazione vescicale: è l’introduzione di una corrente di liquido medicamentoso nella cavità vescicale, viene usata nelle infezioni delle vie urinarie e dopo interventi sulla prostata.
- istillazioni vescicali: è l’introduzione di una soluzione concentrata di un medicamento in vescica, tramite una siringa da 20-30 ml.

Cateterismo a scopo preventivo
questo tipo di cauterizzazione si effettua quando, pur non essendoci i presupposti di indicazione diagnostica o terapeutica, è necessario per prevenire complicanze:
- prima di ogni intervento in anestesia generale, per evitate che il paziente perda urina durante l’intervento o che si istauri una ritenzione di urina post-operatoria.
- in pazienti che non urinano spontaneamente.
- in pazienti totalmente dipendenti ed immobilizzati.



GENERALITA' SUI CATETERI

Il catetere è uno strumento tubulare cavo di forma, consistenza e calibro vari.

Lunghezza
la lunghezza dei cateteri è molto varia,e va da 20 centimetri (in genere per la donna) circa ai 40 centimetri (in genere per l’uomo) la lunghezza ha in genere rapporto con il calibro

Calibro
i cateteri sono numerati da 1 a 30, in riferimento ad una unità detta charrièr che equivale ad 1/3 di mm (il diametro in mm viene individuato dividendo il numero indicato sul catetere ad es: 18 e si divide per 3.)

Forma
un catetere è composto da tre parti, una parte prossimale a forma svasata detta padiglione, una parte media a forma tubulare a calibro costante e una parte distale o a punta.
Le variazioni di forma interessano soprattutto la punta.

Consistenza
deriva dai vari materiali dei quali i cateteri sono costituiti, in base alla consistenza vengono distinti molli, semirigidi e rigidi.


Cateteri molli
Sono costituiti di lattice di gomma o di gomma sintetica e sono:

- Nelaton
un catetere dritto usato nel cateterismo transitorio per qualunque scopo.

- Nelaton punta mercier
punta inclinata di 30-40°per permettere lo scorrimento del catetere nella parte anteriore dell’uretra.

- Nelaton punta tiemann-pasteau
ha la punta conica ad oliva con angolazione di 30° consente di superare facilmente eventuali restringimenti dell’uretra (ipertrofia prostatica)

- Foley
è un catetere dritto che presenta a circa 2-3 cm dall’apice, un palloncino collegato all’esterno, riempiendo il palloncino con fisiologica si permette l’ancoraggio in vescica.

- Foley punta mercier
rispetto al foley, precedentemente descritto ha la punta un po’ inclinata per facilitare l’introduzione

- Foley punta tiesmann-pasteau
anche questo, rispetto al foley normale ha la punta ad oliva

- Foley a tre vie
oltre alla caratteristiche di un normale foley è dotato di una terza via per effettuare irrigazioni continue.

- Foley a tre vie con bocca di flauto
oltre alla caratteristiche del foley normale a tre vie ha la punta a becco di flauto, è usato in presenza di coaguli nella vescica.


Cateteri semirigidi
Sono costituiti da un sostegno di seta tessuta rivestito di gomma, o da gomma dura o da materiali sintetici. Questi cateteri sono usati laddove un catetere molle non riesce a superare determinati ostacoli. Sono:

- Couvelair
è un catetere dritto con punta a becco di flauto

- Mercier
è un catetere con punta angolata di 30-40°

- Tiemann-pasteau
catetere con punta conica ad oliva terminale piena e vulcanizzata con un’inclinazione rispetto all’asse di 30°

- Dufour
ha tre vie e quindi la possibilità di lavaggio vescicole permanente.
La punta è a becco di flauto inclinata,ma la caratteristica rilevante è quella di avere un palloncino della capacità di 20-50 ml, che quando viene gonfiato và a riempire il lume della vescica urinaria.
È generalmente utilizzato dopo interventi sulla prostata e la vescica, in quanto facilita l’emostasi per l’azione compressiva.


CATETERI RIGIDI
Sono costituiti da vetro, metallo e materiali sintetici, vengono usati pochissimo, per questo ci limiteremo a dire che prendono la forma di quelli precedentemente descritti.



EFFETTUARE UN CATETERISMO

Il catarismo deve essere fatto:
- almeno da due operatori
- bisogna informare il paziente sulla procedura
- tutelare la privace

Preparazione del materiale
- due o tre cateteri sterili di giusta misura
- reniforme con tamponi
- guanti sterili
- soluzione disinfettante
- calice per urina e provette(se dobbiamo eseguire esame delle urine)
- sacco dei rifiuti
- due pinze nel cateterismo maschile
- compresse sterili
- lubrificante sterile
- siringa con fisiologica sterile

Esecuzione
- paravento o tenda al letto del paziente
- la parte superiore coperta da un lenzuolo
- una buona posizione soprattutto nella donna facilita l’esecuzione
- per gli esami batteriologici si lascia scorrere prima un po’ di urina raccogliendo quella intermedia

Esecuzione nella donna:
- preparare la paziente in posizione dorsale con il bacino leggermente rialzato, con i piedi al lato a circa 30 cm dai glutei
- indossare i guanti sterili (l’operatore che effettua il cateterismo vescicole esegue le manovre in campo completamente sterile)
- effettuare la toilette intima, imbevendo i tamponi con soluzione disinfettante
- ogni tampone viene usato una sola volta, con una mano si disinfetta mentre con l’altra si aprono le labbra della vagina, disinfettando prima le grandi labbra poi le piccole, l’orifizio uretrale e l’orifizio vaginale
- aprire il catetere facendosi aiutare dal secondo operatore che lo porgerà in maniera sterile all’operatore che effettua il cateterismo, agganciare la sacca di raccolta delle urine al catetere.
- afferrare il catetere a circa 4 cm dalla punta, lubrificarlo con la pomata apposita.
- aprire le labbra e introdurlo nell’uretra fino a quando non vediamo comparire l’urina
- gonfiare il palloncino e retrarre leggermente il catetere fino a quando lo sentiremo ben ancorato
- rimettere la paziente nella posizione comoda e riordinare il materiale

Esecuzione nell’uomo:
- preparare il paziente sdraiato sulla schiena, con il bacino rialzato
- iniziare la toilette intima
- indossare i guanti sterili
- ritirare il prepuzio fino dietro la corona del glande
- disinfettare il glande con un tampone imbevuto di disinfettante
- afferrare il catetere come nella donna e inserirlo nel meato urinario fino a quando non fuoriesce l’urina
- gonfiare il palloncino e retrarre il catetere fino a quando non lo sentiamo ancorato
- rimettere il paziente nella posizione comoda e riordinare il materiale

Compiti
Dell'infermiere esecutore e dell'aiutante:
- Preparazione oggetti
- Informazione al paziente
- Posizionare il paziente

Dell'infermiere esecutore:
- Indossa i guanti sterili
- Afferra il catetere
- Introduca il catetere
- Ritira il palloncino verso il fondo della vescica una volta che è stato gonfiato

Dell'infermiere aiutante:
- Indossa guanti monouso
- Porge il catetere
- Riempie il palloncino
- Effettua manovre per porre il materiale sterili all’infermiere esecutore



RISCHI DEL CATETERISMO

I rischi possono essere di carattere settico e traumatico.
I rischi settici sono legati da una errata introduzione in vescica che non tenga conto della sterilità, con conseguente introduzione in vescica e in uretra di germi che possono portare ad infezioni di ordine locale.
I rischi traumatici sono sempre legati ad una errata manovra che può provocare emorragie uretrali e false strade di introduzione.



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