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Anatomia e fisiologia

L'occhio è l'organo della vista, di forma sferica, ospitato e protetto all'interno della cavità orbitaria.
Ogni bulbo oculare è fissato saldamente all'interno della cavità orbitaria e allo stesso tempo può effettuare spostamenti in direzione alto-basso, interno-esterno e di rotazione, mediante l'azione di 6 muscoli oculari (4 retti: superiore, inferiore, laterale, mediale; e 2 obliqui).


L'occhio è avvolto da 3 tonache:

1- sclera o sclerotica, la più esterna e resistente.
Costituita da un fitto intreccio di fibre collagene che anteriormente forma la cornea (trasparente).

2- coroide o uvea, tonaca intermedia.
Ricca di vasi sanguigni. Forma il corpo ciliare, struttura muscolare che regola le variazioni di spessore del cristallino (lente dell'occhio), permettendo la messa a fuoco sulla retina. Anteriormente forma l'iride (anello di tessuto muscolare pigmentato che modifica il diametro dell'apertura anteriore, la pupilla).

3- retina, tonaca nervosa, più interna.
Formata da cellule fotosensibili raggiunte dalla luce attraverso la pupilla.
La retina è formata da 8 strati:
- coni e bastoncelli
- cellule bipolari
- cellule ganglionari
- nervo ottico

Dalle cellule della retina prende origine il nervo ottico che trasmette al cervello l'impulso visivo. Le fibre dei nervi ottici si incrociano in parte a livello del chiasma ottico (sopra l'ipofisi) per raggiungere le aree della corteccia celebrale nella regione occipitale.

La massa del bulbo oculare è riempita da un fluido, umor vitreo, mentre nello spazio anteriore al cristallino dal fluido detto umor acqueo.



STRUTTURE ACCESSORIE

Sopracciglio e ciglia
Proteggono da eventuali materiali estranei che possono entrare nell'occhio

Palpebre
Pieghe cutanee mobili che proteggono l’occhio dalla luce e dai corpi estranei e che con la loro apertura e chiusura diffondono sulla congiuntiva il secreto delle ghiandole lacrimali.

Apparato lacrimale
Strutture per la secrezione e il drenaggio delle lacrime (liquido che bagna la cornea):
Ghiandole lacrimali, Canali lacrimali, Sacco lacrimale, Dotto naso lacrimale.



MECCANISMI DELL'OCCHIO

- protettivi
Protezione da parte degli annessi:
(orbita, grasso orbitario, sopracciglio, ciglia, palpebre, lacrime)

- nutritivi e statici
Circolazione sanguigna: azione nutritiva
Circolazione acquosa: azione nutritiva di alcune strutture interne e azione tensionale (insieme al corpo vitreo e al flusso ematico coroideale assicura la normale forma e consistenza del bulbo).

- sensoriali
Ricezione ed elaborazione dello stimolo luminoso
La sensazione visiva (luminosa, cromatica e morfoscopica)

- motori
Motilità palpebrale
Motilità bulbare estriseca (duzioni e vergenze)
Motilità oculare intrinseca (rilessi pupillari e accomodazione: capacità di adattare la messa a fuoco di immagini a seconda della distanza )

- percettivi
Localizzazione spaziale
Percezione dei colori
Percezione della forma
Percezione dei movimenti
Visione binoculare
Percezione del rilievo



LA VISTA

Il sistema diottrico (sistema in grado di modificare la traiettoria dei raggi luminosi) dell’occhio segue le leggi fisiche della refrazione.
La refrazione è la deviazione, dalla sua traiettoria, di un raggio luminoso che passa da un mezzo trasparente (aria) ad un mezzo trasparente di densità diversa (acqua, vetro).




I raggi luminosi attraversano la cornea (parte esterna e trasparente), la pupilla posta al centro dell’iride (che si allarga o si restringe a seconda della quantità di luce presente) e il cristallino (lente naturale che, deformandosi, funge da meccanismo di messa a fuoco).

I raggi mediante questo sistema di lenti (sistema diottrico) raggiungono la retina che come la pellicola di un apparecchio fotografico, riceve i raggi luminosi mediante dei fotorecettori:
- i bastoncelli, che non forniscono immagini molto definite ma sensibili anche a bassa luminosità.
- i coni, fotorecettori attivi in condizioni di alta luminosità che forniscono immagini a colori, concentrati nella zona centrale della retina (macula o fovea).

Grazie a una serie di reazioni chimiche, trasmette gli impulsi al cervello attraverso il nervo ottico. Il cervello, rielaborando questi impulsi e ci permette di visualizzare le immagini.




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