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Elementi dell'ECG

Le onde registrate sono : L’onda P, il complesso QRS e l’onda T.


Onda P
Indica la depolarizzazione atriale.
(Morfologia arrotondata e rivolta verso l’alto).

Intervallo PR
Indica il tempo che impiega un impulso dal nodo SA alle due branche del fascio di His, fino alle fibre del Purkinje. (Solitamente una linea piatta).

Complesso QRS
Depolarizzazione ventricolare.

Segmento ST (o tratto ST)
Rappresenta la fine della depolarizzazione ventricolare e l’inizio della ripolarizzazione ventricolare.

Onda T
Rappresenta il periodo di ripolarizzazione ventricolare, momento in cui le cellule sono particolarmente vulnerabili.
La deflessione può essere positiva o negativa a seconda delle derivazioni.

Intervallo QT
Rappresenta il tempo necessario per il ciclo di depolarizzazione – ripolarizzazione.




FREQUENZA
L’ECG registra l’attività elettrica del cuore su carta millimetrata, che scorre alla velocità di 25 mm/secondo.
Ciascun quadratino rappresenta 0,04 secondi.
Cinque quadratini formano la base di un blocco più grande, delimitato da linee più spesse che invece rappresenta 0,20 secondi.
La durata di un onda, di un segmento o intervallo è determinata contando il numero di quadratini dall’inizio alla fine dell’onda, del segmento o dell’intervallo.
Per determinare la frequenza cardiaca si misura la distanza tra un’onda R e l’altra
- 3 quadrati grandi = 100
- 4 quadrati grandi = 75
- 5 quadrati grandi = 60
- 6 quadrati grandi = 50
Affinchè un ritmo sia regolare, gli intervalli P – P devono essere tutti uguali.

nota Velocità di scorrimento della carta = 25mm/sec (1mm=40msec; 5mm=200msec)



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