Sostieni il nostro blog

Il fabisogno del personale

La letteratura è ricca di proposte di strumenti, anche molto dettagliati e articolati per la rilevazione delle necessità assistenziali.
Non esistono però evidenze della loro efficacia, infatti, l’utilizzo di diversi strumenti sugli stessi pazienti ha prodotto risultati diversi, inoltre, è stato evidenziato che i risultati ottenuti dalle rilevazioni non differiscono in maniera sostanziale dalle stime fatte da infermieri esperti.

In riferimento all’art. 6 del Codice deontologico degli infermieri, possono considerarsi improprie tutte le attività non sanitarie che ricadono su tali professionisti, escluse le funzioni “di carattere strumentale” o le attività “di compensazione alle carenze della struttura, in via eccezionale” quali ad esempio:

- registrazioni su supporto informatico di dati non collegabili all’assistenza infermieristica
- attività di segreteria
- attività domestico-alberghiere

La stima del fabbisogno viene effettuata dalle direzioni infermieristiche sulla base del giudizio professionale ed esperto, dei dati storici e del budget.

Le norme
In Italia, per stabilire la quantità di personale da assegnare alle diverse strutture sanitarie sono stati emanati numerosi provvedimenti che, per motivi diversi, difficilmente hanno trovato applicazione:

- DPR 128/1969 - Ordinamento interno dei servizi ospedalieri – superato da successive norme legislative;

- Decreto 13/9/1988 - Determinazione degli standard del personale ospedaliero, contestato e non applicato dalle regioni.

Successivamente, il fabbisogno di personale (dotazione organica) è stato correlato ai carichi di lavoro (DL n. 29/93 e successive modificazioni).

Fattori che incidono sul carico di lavoro ospedaliero
È stata indagata la correlazione tra presenza di personale infermieristico ed esiti (cadute, infezioni ospedaliere, mortalità, trombosi venose, danni cerebrali, soddisfazione dei pazienti,) ma, anche in questo caso, le evidenze sono molto deboli.

Alcuni studi dimostrano che i migliori esiti, soprattutto in termini di livelli di burn-out, turnover e soddisfazione degli operatori e degli assistiti, si registrano nelle situazioni con una maggiore disponibilità di personale e/o in presenza di competenze infermieristiche specialistiche diversificate.
A volte, si ritiene che tutti, o buona parte, dei problemi organizzativi potrebbero essere superati adeguando le dotazioni organiche.

Non potendo disporre di dati di letteratura validati dalla ricerca e/o di riferimenti normativi vincolanti, spesso la discussione su come determinare i carichi di lavoro del personale costituisce uno degli elementi di conflittualità all’interno del sistema.

Le difficoltà di definire standard certi e riproducibili deriva essenzialmente dalla molteplicità e complessità delle variabili che influenzano il fenomeno.

In letteratura sono indicate le seguenti variabili:

- la tipologia di formazione, le competenze specialistiche presenti e le esperienze professionali maturate dal gruppo;

- autonomia gestionale: la possibilità di assumere decisioni assistenziali, la distribuzione dei pazienti in rapporto all’intensità assistenziale;

- caratteristiche dei pazienti: la tipologia dei bisogni assistenziali, il numero di prescrizioni diagnostico e terapeutiche, la durata della degenza.

- intensità del lavoro: la mancanza di apparecchiature e materiali sanitari, l’organizzazione caotica del lavoro.

- struttura architettonica: la disposizione degli spazi, l’ubicazione dei materiali, la necessità di percorsi ripetuti;

- ulteriori risorse: la disponibilità di altro personale di assistenza strutturato o volontario;

Considerata la difficoltà di attribuire un peso a ciascuna di queste variabili, si è scelto di non indicare standard “consigliati” ma di limitarsi a quelli “minimi” che tengono conto solamente delle caratteristiche degli assistiti.

Ciascuna realtà potrà così ridefinire uno standard ottimale che consideri l’influenza delle diverse variabili e la possibilità di intervenire con modifiche organizzative.

Nessun commento:

Visitatori

Seguimi su Libero Mobile

Canale Video di PocketStudy